Redazione GreenRetail
Anno 2021
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SanVitis ottiene la certificazione biologica
I vini dell’ultima vendemmia saranno ufficialmente vini biologici.
La scelta del biologico è sempre stata una linea guida nella produzione di SanVitis, una scelta che ha tracciato la strada fin dall’inizio nella valorizzazione del territorio e dei vitigni autoctoni su cui hanno puntato. “Da quando abbiamo intrapreso questa avventura non abbiamo mai tradito la nostra filosofia, quella vinificazione naturale senza compressi, fondata sulla cura delle piante e dove come protagonisti principali e unici ingredienti del lavoro svolto in vigna sono sempre stati terra, sole, acqua e vento. Abbiamo scelto la strada dello “Zero chimica” in vigna e in cantina e dopo qualche anno di attesa il nostro impegno è stato premiato con una certificazione riconosciuta che ci dà la possibilità di confermare ancora di più il nostro modo di fare il vino e ci obbliga a essere sempre più rispettosi della natura”.
Questo il pensiero dei soci della cantina che hanno sempre puntato a far conoscere il territorio del Lazio e in particolare di Oelvano Romano, con il suo Cesanese, il Bellone e la Passerina. Pochi ettari di vigna, solo sette, curati con passione e attenzione, seguendo il ciclo della natura, il suo clima e le sue difficoltà. “L’obiettivo di tutti noi è proprio quello di mettere in bottiglia un’identità territoriale – continuano i tre titolari della cantina di San Vito Romano - un’idea di vino sano e nel pieno rispetto delle caratteristiche di questi vigneti storici, secondo un processo lavorativo naturale, che asseconda la tradizione, ma la racconta con modernità”.
Le nuove annate dei vini in programma per la primavera 2021, avranno in etichetta il marchio della certificazione biologica. Un marchio che concretizza con soddisfazione il lavoro di questi anni e l’impegno verso un prodotto pulito e sostenibile.
Sanvitis - Giovane azienda vinicola tra San Vito Romano e Olevano Romano nata dalla passione contemporanea per il vino e la sua condivisione a tavola di tre amici, Sergio, Massimo e Riccardo, provenienti da diversi settori ed esperienze lavorative. Una passione che unisce il metodo scientifico all’amore nel fare il vino così da interpretare in chiave moderna ed evoluta questo antico e affascinante mestiere. SanVitis è un progetto nel panorama vinicolo che ha come obiettivo la riscoperta e la valorizzazione di un territorio, quello del Lazio poco conosciuto e considerato, e dei suoi vitigni autoctoni. E lo fa scegliendo basse rese e una viticoltura naturale e sostenibile, fatta di terra, sole, acqua e vento, protagonisti principali del lavoro svolto in vigna unici ingredienti capaci di restituire alle uve le loro qualità peculiari
I vini SanVitis
A Olevano Romano c’è il centro produttivo di SanVitis. Qui si coltiva nella vecchia vigna in Contrada La Torre, tramandata da generazioni, un ettaro di Cesanese impiantato più di cinquant’anni fa e sullo stesso appezzamento si trovano piante più giovani di Bellone, Passerina insieme ad una piccola parte di Cabernet e Petit Verdot. La produzione di Malvasia di Candia e Trebbiano giallo del Lazio è sugli altri 7 ettari di vigna siti nella zona dei Castelli Romani. L’obiettivo di SanVitis è quello di mettere in bottiglia un’identità territoriale forte, un’idea di vino sano secondo un processo lavorativo naturale, che asseconda la tradizione, ma la racconta con modernità. In cantina nessuna chimica aggiunta, lieviti indigeni e fermentazioni spontanee con pochissimi solfiti per vini puliti, eleganti e con una precisa personalità.