Alla Festa del BIO di Bologna soluzioni sostenibili per la crisi climatica

Durante la Festa del BIO che si terrà a Bologna il 19 ottobre 2024 presso Palazzo Re Enzo, agricoltori biologici e biodinamici del territorio condivideranno le loro esperienze nel talk “La parola ai testimoni: come affrontiamo la crisi climatica a colpi di bio”.

Questo incontro, sostenuto dal progetto Being Organic in EU, evidenzia le storie di resilienza di chi lavora ogni giorno la terra, affrontando sfide climatiche sempre più difficili per proteggere la biodiversità e tutelare le risorse naturali.

Tra i partecipanti spiccano diverse realtà virtuose che coniugano innovazione e tradizione. Luca Berti, con la sua Azienda Agricola La Cartiera dei Benandanti, illustra come la coltivazione di cereali antichi e ortaggi nel verde dell’Appennino tosco-emiliano rappresenti un esempio perfetto di integrazione tra agricoltura sostenibile e rigenerativa, con particolare attenzione alla tutela del suolo e delle risorse naturali. Il suo approccio olistico si basa sulla creazione di reti locali e il contrasto agli sbalzi climatici, fondamentali per garantire la continuità produttiva in contesti difficili.

Andrea Ferrarini, dell'Azienda Agricola Bio Ferrarini, ha scelto un approccio tecnologico e innovativo per affrontare la crisi climatica. Integrando tecnologie moderne e pratiche sostenibili, come la rotazione delle colture e l’uso di macchinari a basso impatto ambientale, Ferrarini dimostra come sia possibile proteggere la fertilità del suolo, risparmiare risorse idriche e ridurre le emissioni di gas serra.

Anche l'Azienda Agraria Stuard, rappresentata dall’agronomo Lorenzo Marini, si distingue per il suo impegno nella ricerca scientifica. Questa azienda, eccellenza nell’agricoltura sperimentale, collabora con enti scientifici per sviluppare tecniche agricole resilienti e a basso impatto, che contribuiscono a ridurre le emissioni di gas serra e a salvaguardare specie rare e autoctone.

Una particolare attenzione è dedicata al mondo delle api selvatiche, grazie a Viola Servi dell’azienda Api Selvatica. L'apicoltura biologica e rigenerativa di Viola mira a proteggere le api, considerate fondamentali per il mantenimento della biodiversità. Le sue pratiche sostenibili rispondono direttamente alle sfide climatiche, garantendo la sopravvivenza di questi preziosi impollinatori.

Altre storie di impegno sostenibile vengono da Carla Zanarini del Bio Orto Zanarini, che coltiva ortaggi biologici nel rispetto dei cicli naturali, promuovendo al contempo l'importanza di un'alimentazione sana e sostenibile. Infine, Matteo Scarpellini, dell’Azienda Agricola Ca' de Cesari, racconta il suo progetto di recupero dei terreni abbandonati, che valorizza le tradizioni locali e promuove prodotti biologici non trattati, come il rinomato Carciofo Violetto di San Luca.