Retex ottiene la certificazione per la parità di genere

E' tra le prime aziende MarTech in Italia a ottenere l’attestazione ai sensi dell’Uni PdR 125:2022 prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. A certificarla è l’ente indipendente Dasa-Rägister.

A poche settimane dalla pubblicazione del suo primo Report d’Impatto, Retex Società Benefit, la MarTech company che accelera le connessioni tra i brand e i propri clienti in ambito retail, ottiene la certificazione per la parità di genere. Prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), questa misura volontaria punta ad attestare le politiche e le azioni concrete messe in campo dalle singole aziende per ridurre in modo significativo il divario di genere. Rilasciata dall’ente indipendente Dasa-Rägister, specializzato in servizi di ispezione, verifica di conformità e certificazione, l’attestazione è motivo di grande orgoglio per Retex, in quanto dimostra nei fatti un percorso di responsabilità sociale d’impresa e di impegno etico già parte integrante del Dna aziendale.

Per potersi certificare, è necessario dimostrare di avere un sistema di gestione per la parità di genere orientato al miglioramento continuo e, al tempo stesso, soddisfare una serie di KPI piuttosto stringenti, raggiungendo un punteggio pari o superiore al 60%. Sei i maxi-capitoli passati al setaccio dai certificatori, ciascuno con un proprio «peso» rispetto al punteggio finale: Cultura e Strategia (15%) Governance (15%) Processi in ambito Human Resources (10%) Crescita e Inclusione delle Donne (20%) Equità Remunerativa per Genere (20%) Tutela della Genitorialità e Conciliazione Vita-Lavoro (20%)

“Siamo particolarmente fieri di avere ottenuto la certificazione per la parità di genere e di essere tra i precursori nella nostra industry di riferimento. — interviene Fausto Caprini, Ceo di Retex Società Benefit — Ci auguriamo che altri possano seguire il nostro esempio perché solo insieme potremo davvero fare la differenza”. E aggiunge: “Lo scorso marzo, in occasione della nostra adesione a Valore D, il primo network di imprese in Italia nato con l’obiettivo preciso di promuovere una cultura inclusiva per la crescita delle aziende e del Paese, avevamo dichiarato la nostra volontà di certificarci ai sensi dell’UNI PdR 125:2022. Siamo riusciti nell’intento, consapevoli che ottenere questo attestato non rappresenta un punto d’arrivo, bensì un punto di partenza e uno stimolo ulteriore per lo sviluppo futuro della nostra azienda”.

Ridurre le disuguaglianze e promuovere un ambiente di lavoro nel quale ciascun talento, senza alcuna distinzione, abbia accesso a pari opportunità di crescita e sviluppo è fondamentale per l’azienda. Come sottolinea anche Zornitza Kratchmarova (nella foto), ESG Lead di Retex: “Il tema della parità di genere, che per noi si inserisce in una visione più ampia di Diversity, Equity & Inclusion (DE&I), è prima di tutto una questione etica, di diritti individuali da rispettare in modo «organico». Ma non solo. È anche un motore di crescita concreto, perché le aziende più inclusive e basate sulla meritocrazia sono in grado di creare un valore maggiore e più duraturo nel tempo”.

Non a caso i conti in casa Retex tornano. Dopo un 2021 in cui ha registrato ricavi per 76,9 milioni di euro e 7,2 di Ebitda, l’azienda con quartiere generale a Milano e un team di quasi 600 talenti provenienti da 32 Paesi, ha chiuso il 2022 a quota 91 milioni di euro di ricavi e 9,4 milioni di Ebitda, con una progressione a doppia cifra. E per l’anno in corso punta ai 100 milioni di euro di ricavi. Con un mantra su tutti: la grande attenzione dedicata alle persone, al loro benessere psico-fisico, all’equilibrio vita-lavoro, alla crescita professionale dei singoli e alla valorizzazione del talento di ciascuno. La certificazione sulla parità di genere rappresenta un nuovo, importante tassello.