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Green Retail  - Dall'intuizione pionieristica al modello europeo: quarant'anni di economia circolare nella filiera carta
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Successi & Strategie A cura di: Redazione GreenRetail.news

Dall'intuizione pionieristica al modello europeo: quarant'anni di economia circolare nella filiera carta

Il sistema italiano di raccolta e riciclo degli imballaggi cellulosici raggiunge il 90% di tasso di recupero, generando un moltiplicatore economico di 1:7. Comieco celebra quattro decenni tracciando l'evoluzione da sperimentazione visionaria a infrastruttura strategica per la transizione ecologica del Paese.

La trasformazione dell'Italia in uno dei mercati più avanzati d'Europa per l'economia circolare degli imballaggi ha radici lontane. Nel 1985, quando Comieco - Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli imballaggi cellulosici - avviava le prime sperimentazioni di raccolta differenziata di carta e cartone, separare i flussi di rifiuto appariva un'anomalia nel sistema di gestione urbana. Quarant'anni dopo, l'Italia registra oltre il 90% di imballaggi cellulosici riciclati e un sistema consortile che ha generato competenze, tecnologie e modelli organizzativi esportabili.

I numeri quantificano l'evoluzione di un'infrastruttura che ha saputo adattarsi ai cambiamenti nei modelli di consumo: dalle 500.000 tonnellate raccolte negli anni '90 agli attuali 3,8 milioni di tonnellate nel 2024. Una crescita che non rappresenta solo un risultato ambientale, ma delinea un percorso di creazione di valore economico misurabile attraverso metriche precise: per ogni euro investito nella filiera se ne attivano sette, un moltiplicatore che conferma il business case dell'economia circolare.

L'architettura del sistema: dal Decreto Ronchi al modello Conai-Consorzi

La celebrazione dei quarant'anni di Comieco diventa occasione per ricostruire la genesi di un modello organizzativo che ha anticipato le direttive europee sull'economia circolare. Il riconoscimento ai "pionieri del riciclo" – figure che tra gli anni '80 e '90 hanno costruito il quadro normativo e operativo del sistema – restituisce la complessità di una trasformazione che ha richiesto convergenza tra istituzioni, industria e società civile.

Tra i premiati: Edo Ronchi, autore del decreto legislativo che nel 1997 ha istituito il sistema Conai-Consorzi ridefinendo la responsabilità estesa del produttore; Innocenzo Cipolletta, che da direttore generale di Confindustria ha facilitato l'adesione del sistema industriale al modello consortile; Ermete Realacci, storico leader di Legambiente e oggi presidente della Fondazione Symbola; Gianni Squitieri, già presidente dell'Osservatorio Nazionale Rifiuti; Maurizio Pernice, già direttore generale del Ministero dell'Ambiente; Antonio Cianciullo, giornalista che ha documentato l'evoluzione del settore; Walter Ganapini, tra i fondatori di Legambiente e protagonista della prima raccolta differenziata metropolitana a Milano.

Il dividendo relazionale: metriche di impatto oltre l'ambiente

La "circolarità della carta" genera impatti misurabili su dimensioni multiple. Il concetto di dividendo relazionale – introdotto da Comieco per quantificare i benefici sistemici della filiera – integra le metriche ambientali tradizionali con indicatori economici e sociali: riduzione delle emissioni climalteranti attraverso il minor ricorso a materie prime vergini, creazione di occupazione qualificata nella logistica e nel trattamento dei materiali, contenimento dei costi di smaltimento per le amministrazioni locali.

Il sistema consortile ha costruito nel tempo una rete di oltre 7.000 comuni convenzionati, sviluppando competenze nella raccolta multi-materiale e negli impianti di selezione che hanno permesso al Paese di anticipare gli obiettivi europei di riciclo fissati per il 2030. La collaborazione strutturata tra produttori di imballaggi, comuni e operatori della filiera del riciclo ha generato economie di scala e standard qualitativi che rendono il modello italiano un riferimento per altri Stati membri.

Sfide evolutive: dalla quantità alla qualità del recupero

Raggiunto il traguardo quantitativo del 90% di raccolta, il sistema affronta la transizione verso obiettivi qualitativi più complessi: incrementare la purezza merceologica dei flussi raccolti, ottimizzare la logistica inversa riducendo l'impatto ambientale del trasporto, sviluppare tecnologie per il riciclo di frazioni attualmente critiche come i poliaccoppiati cellulosici.

L'evoluzione della domanda di imballaggi – con la crescita dell'e-commerce che ha modificato i volumi e le tipologie di packaging – richiede adattamenti continui del sistema. Il consolidamento della raccolta differenziata come infrastruttura matura permette ora di concentrare gli investimenti sull'innovazione di processo e sulla valorizzazione delle frazioni più difficili da recuperare.

Posizionamento europeo e prospettive normative

Il modello italiano di responsabilità estesa del produttore per gli imballaggi cellulosici rappresenta un caso di studio nell'evoluzione della governance ambientale europea. Mentre la revisione del Packaging and Packaging Waste Regulation ridefinisce gli obiettivi di riciclo e le modalità di calcolo, l'esperienza quarantennale del sistema Conai-Consorzi offre evidenze empiriche sulla scalabilità di modelli collaborativi tra pubblico e privato.

La sfida per il prossimo decennio riguarda l'integrazione tra prevenzione (riduzione del packaging) e riciclo, un equilibrio che richiede coordinamento lungo tutta la filiera: dalla progettazione degli imballaggi alla gestione dei flussi post-consumo. Il sistema italiano, costruito quando la priorità era creare l'infrastruttura di raccolta, deve ora evolvere verso logiche di eco-design e simbiosi industriale che massimizzino il valore del materiale recuperato.

La celebrazione dei quarant'anni di Comieco documenta un percorso che ha trasformato un'intuizione pionieristica in infrastruttura strategica, generando competenze e modelli replicabili. Un caso di studio su come l'economia circolare, oltre a rappresentare un imperativo ambientale, possa strutturarsi come sistema generatore di valore economico e occupazionale misurabile.

       
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