Fabrizio Vallari
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Assosementi: "Il Green Deal rischia di far perdere il 20% della produzione agricola europea"
L’allarme è stato lanciato nel corso del Congresso internazionale della filiera del frumento duro "From Seed to Pasta".
Da qui al 2030, l’Europa rischia di perdere il 20% della produzione agricola se le proposte contenute nelle due strategie del New Green Deal (Farm to Fork e Biodiversity), come taglio di agrofarmaci e fertilizzanti, aumento della superficie a biologico e terreni messi a riposo, fossero integralmente applicate così come oggi declinate.
Diversi studi hanno dimostrato come il miglioramento genetico abbia sino ad oggi fornito un fondamentale contributo allo sviluppo sostenibile dei nostri sistemi produttivi, confermando come indispensabile il contributo che lo stesso può garantire per il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi fissati per i prossimi 10-20 anni. Per fare ciò è però necessario che i ricercatori possano utilizzare le moderne tecniche di miglioramento genetico.
“La contrazione dei raccolti che si attende dalle scelte politiche europee deve far riflettere - ha sottolineato Silvia Giuliani di Assosementi nel suo intervento nel corso del Congresso, alla presenza dei massimi esperti mondiali in materia di grano duro e tenero perché il fondamentale contributo fornito negli ultimi 20 anni utilizzando i metodi tradizionali di miglioramento genetico, non sarà sufficiente a compensare le perdite di produzione agricola che è previsto si verificheranno nei prossimi anni in seguito all’adozione dei sistemi produttivi descritti dalle nuove strategie comunitarie. La situazione è ancora più allarmante se si considera lo scenario di cambiamenti climatici in netto e continuo peggioramento”.
Assosementi confida quindi che il confronto in atto a livello comunitario possa evolversi verso la possibilità di un utilizzo, ancorché controllato, delle nuove tecniche di miglioramento genetico che ne consenta l’impiego anche da parte delle piccole e medie imprese, che costituiscono l’ossatura del tessuto produttivo nazionale e comunitario.
Il congresso internazionale ‘From seed to pasta’ che riunisce a Bologna, acadenza periodica, massimi esperti mondiali della filiera del frumento per fare il punto dello stato dell’arte del settore, è stato realizzato dall’Università di Bologna (prof. Roberto Tuberosa), in partnership con Wheat Initiative; CIMMYT, International Maize and wheat improvement center; ICARDA, Science for resilient livelihoods in dry areas; CREA, Consiglio nazionale delle ricerche in Agricoltura e l’analisi dell’economia agraria; Crop Development Center - USASK; con il supporto organizzativo di Avenue Media.