Fabrizio Vallari
Innovazione & Ricerca
Fabrizio Vallari
Innovazione & Ricerca
- Information
- Innovazione & Ricerca
Il mercato italiano dello smart building vale 130 miliardi di euro
Un'analisi della Community Smart Building di The European House - Ambrosetti quantifica il mercato dello smart building in termini di fatturato, imprese attive, lavoratori e moltiplicatore economico e occupazionale.
Per la prima volta in Italia, The European House – Ambrosetti ha mappato la filiera estesa dell’Edificio Intelligente, una rete del valore complessa e articolata, che coinvolge 35 settori e 180 sotto-settori economici, per un totale di 350 mila aziende attive. Considerando esclusivamente le relative attività economiche collegate alla dimensione dell’edificio intelligente, queste impiegano 626 mila occupati e generano 130 miliardi di Euro di fatturato e 39 miliardi di Euro di valore aggiunto[1].
Una filiera che potrebbe avere un impatto importante in Italia, a livello sia economico sia occupazionale. Infatti, ad integrazione della ricostruzione del perimetro della filiera estesa dell’edificio intelligente, la Community ha calcolato il moltiplicatore sull’economia e sull’occupazione associato alle attività della filiera a livello nazionale.
Il moltiplicatore economico, che nel 2010 era pari a 2,59, è cresciuto dell’11% negli ultimi dieci anni, attestandosi a quota 2,87, a dimostrazione di una filiera dinamica, trainante e in solido sviluppo. Per ogni 100 euro di investimento diretto nella filiera estesa dell’Edificio Intelligente si attivano ulteriori 187 euro nella filiera collegata[2].
Il moltiplicatore sull’occupazione associato alle attività della filiera a livello nazionale è invece pari a 2,78. Ciò significa che per ogni 100 posti di lavoro creati nella filiera estesa dell’Edificio Intelligente, se ne attivano ulteriori 178 nella filiera collegata (157 a livello indiretto, 21 nell’indotto), per un totale di 278 occupati a tempo pieno.
Sono i dati che emergono dall’analisi condotta dalla Community Smart Building di The European House - Ambrosetti, nata proprio con l’obiettivo di mappare la base industriale, tecnologica e di servizio collegata in Italia allo Smart Building. Ad oggi, i partner della Community sono: ABB, ANCE Varese, APPLiA Italia, BTicino, Celli Group, Comoli Ferrari, KONE ed MCZ.
La Community Smart Building presenterà l’analisi completa sulla filiera dell’edificio intelligente e i suoi impatti dal punto di vista economico, ambientale e sociale, frutto del primo ciclo di lavoro, il 4 maggio in occasione del Forum Finale a Roma presso Palazzo Rospigliosi dalle 10.00 alle 13.00 che coinvolgerà le imprese del settore e i rappresentanti istituzionali di riferimento.
“La filiera dell’edificio intelligente coinvolge 35 settori e 180 sotto-settori industriali, tra tecnologie, prodotti, software e servizi di supporto. In Italia questa filiera è capillare e diffusa lungo tutto il territorio nazionale, con il 31% delle aziende operanti nel Nord Ovest, il 21,7% nel Nord Est, il 23,7% e il 23,6% rispettivamente al Centro e al Sud e nelle Isole”, analizza Lorenzo Tavazzi, partner di The European House Ambrosetti. “Il concetto di ‘Edificio Intelligente’ dimostra quindi di avere delle rilevanti ricadute a livello economico e occupazionale per il nostro Paese. A questo si aggiunge il ruolo trainante nel raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione che l’Europa e l’Italia hanno fissato al 2030 e al 2050. Oggi, infatti, il parco edilizio residenziale italiano è responsabile del 28% dei consumi energetici e del 18% delle emissioni di CO2 del Paese. Investire nel suo rinnovamento secondo criteri di sostenibilità di medio-lungo periodo degli interventi è quindi una priorità strategica”.
Note:
[1] Partendo dalla totalità delle aziende coinvolte, i valori di fatturato, Valore Aggiunto e occupati fanno riferimento al pro-quota delle attività economiche associate esclusivamente alla dimensione dell’Edificio Intelligente. Tale valore quota è stato calcolato attraverso la somministrazione di una survey agli operatori del settore.
[2] Si fa riferimento all’impatto diretto (derivante dal valore dell’investimento diretto effettuato nella filiera estesa dell’Edificio Intelligente), indiretto (derivante dall’attivazione delle filiere di fornitura e subfornitura (acquisti di beni e servizi) nazionali legate alle attività della filiera estesa) e indotto (derivante dai consumi generati dagli occupati della filiera estesa, delle filiere di fornitura e subfornitura grazie alle retribuzioni erogate).