Fabrizio Vallari
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Autoguidovie sceglie PoliHub per innovare il trasporto pubblico
Autoguidovie prosegue nel cammino verso l’innovazione nel nome della sostenibilità.
È in quest’ottica che l’azienda, fra i più importanti player del settore trasporto pubblico locale in Italia, ha scelto PoliHub, l’incubatore di startup del Politecnico di Milano, per continuare a coltivare rapporti con soggetti che esprimono innovazione e sostenibilità. Un’esperienza che diventerà valore per i territori coperti dal servizio, opportunità di crescita e una sempre migliore qualità del servizio erogato ai propri clienti.
Si rafforza così il rapporto tra la maggiore azienda a capitale privato italiano del tpl su gomma e l'Ateneo: Autoguidovie è infatti già partner del Politecnico per il Corso di Laurea Magistrale in Mobility Engineering e Stefano Rossi, amministratore delegato del Gruppo, ricopre il ruolo di docente a contratto presso l’università. Il Corso magistrale in Mobility Engineering, oltre a essere un unicum nel suo genere, risponde alle richieste di innovazione che vengono dalle imprese del settore e alla necessità di potenziare e riformare un settore strategico per lo sviluppo economico del Paese, oltre che rappresentare una parte integrante della strategia di sviluppo del Gruppo.
«Per Autoguidovie è un onere e un onore dare nuova linfa alla collaborazione con il Politecnico di Milano, eccellenza italiana in tutto il mondo: non a caso l’Ateneo è stato riconosciuto come una delle migliori università a livello globale. Quella di poter collaborare a stretto contatto con le competenze messe in campo dal PoliHub è una possibilità che apre interessanti scenari, con il fine ultimo di sviluppare innovazioni che possano generare non solo valore economico, ma anche sociale per il nostro mondo, quello della mobilità. Un settore che movimenta milioni di persone ogni giorno e che ricopre un ruolo cardine nella decisiva sfida della transizione energetica», ha dichiarato Stefano Rossi (nella foto), amministratore delegato di Autoguidovie.
PoliHub è l’Innovation Park & Startup Accelerator Politecnico di Milano, gestito dalla Fondazione dell’Ateneo: il suo obiettivo è favorire la crescita di nuove startup deep tech, capaci di sviluppare prodotti e servizi ad alto contenuto tecnologico e generare nuove opportunità per aziende, investitori e ricercatori. Inoltre, accompagna realtà nazionali e multinazionali nell’esplorazione di nuovi prodotti, servizi e modelli di business, attraverso la collaborazione con le startup dell’Innovation Park. Nel corso del 2021 sono stati ben 119 i progetti “incubati”. Grazie alle competenze dell’hub del Polimi, Autoguidovie sarà accompagnata in un percorso di open innovation.
La collaborazione con PoliHub si tradurrà in un percorso di sviluppo tecnologico mirato a stimolare l'azienda a più livelli. La collaborazione interesserà ambiti compatibili e complementari al core business di Autoguidovie, in ottica di evoluzione dello stesso. In particolare Switch2Product (S2P), fiore all’occhiello di PoliHub, attivo da più di un decennio, permette alle aziende partner di identificare le migliori idee e soluzioni innovative che emergono dall’intero dell’ecosistema del Politecnico di Milano, per avviare collaborazioni in ottica di open innovation. Sposando il programma S2P, Autoguidovie potrà partecipare attivamente alla selezione e identificazione di startup e progetti tecnologici di valore per il proprio business, quello della mobilità, da cui potrebbero nascere collaborazione di valore. Non meno importante E-ncubator, il programma di PoliHub, Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi e Politecnico di Milano, nato per individuare progetti tecnologici in ambito sostenibilità e valorizzare al massimo il loro potenziale, e a cui si accede se si ha attivo il programma Membership a S2P. Encubator si rivolge a ricercatori, scienziati e inventori che si impegnano a individuare nuove soluzioni per accelerare la transizione energetica verso un modello di sviluppo «carbon free», per rendere più sostenibili gli ambienti urbani e i trasporti, per ridurre gli sprechi verso un modello di economia circolare rispettosa della vita di piante, uomini e animali.
Photo credits: Domenico Lops.