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Green Retail  - Ad AquaFarm le possibili soluzioni contro il caro-energia in acquacoltura
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Eventi A cura di: Fabrizio Vallari

Ad AquaFarm le possibili soluzioni contro il caro-energia in acquacoltura

Il caro-energia pone difficoltà anche all’acquacoltura, ad AquaFarm le possibili soluzioni a breve e medio termine.

I costi di produzione dell'acquacoltura hanno subito un notevole aumento dalla metà del 2021. Le materie prime sono diventate meno disponibili e con notevoli incrementi nei prezzi di acquisto. Questo è iniziato già prima dell’avvio della guerra in Ucraina che ha peggiorato tutti questi aspetti. Ad AquaFarm si  parlerà dei possibili rimedi, tra cui riforme e interventi normativi e amministrativi mirati che potrebbero agevolare le imprese d’acquacoltura. Appuntamento i prossimi 25, 26 e 27 maggio a Pordenone Fiere.

L’ aumento dei costi dell’energia elettrica mediamente superiore al 100% per le imprese del settore primario sta colpendo in particolare l’allevamento ittico, dove gli azionamenti elettrici sono diffusissimi. L’acquacoltura, principalmente quella d’acqua dolce e salmastra, è direttamente interessata. Gli effetti dei rincari, che si sommano a quelli delle altre forniture necessarie all’allevamento, a partire dai mangimi, spinge in alto i costi di produzione e, di conseguenza, quelli del prodotto finito; con gli attuali rincari, infatti, nessuna attività economica è in grado di assorbirli.

Il rischio è quello di un maggiore ricorso alle importazioni da Paesi dove i costi generali possono essere compressi e quindi gli aumenti energetici hanno minor rilievo sui prezzi in relazione a un quadro normativo più flessibile e meno stringente e con meno garanzie per il consumatore. Gli allevatori stanno applicando strategie diverse per ottimizzare e ridurre i consumi. AquaFarm dedica un’intera sessione del programma convegnistico a questi argomenti, ponendo l’attenzione sui rimedi sia a breve che a medio termine. Il costo dell’energia non è destinato a scendere in tempi prevedibili e la soluzione decisiva, ossia l’autoproduzione di energia elettrica utilizzando fonti rinnovabili non sottoposta a influenze di mercato oppure sottoprodotti della produzione ittica, trova oggi opportunità di finanziamento anche in alcune forme di aiuto e supporto agli investimenti da parte pubblica. Una tecnologia particolare di autoproduzione è quella del fotovoltaico galleggiante.

Nel corso della sessione SOS costi energetici della produzione alimentare, Maarten Van Cleef, Country Manager Italia di Lakectricity, una delle aziende che in Europa e in Italia si stanno concentrando in questo settore, spiegherà vantaggi e caratteristiche del fotovoltaico su superfici acquee.

Una fonte potenziale di energia per gli impianti di acquacoltura è quella derivante dal biogas prodotto dai reflui. La possibilità teorica si è sempre scontrata con il problema che i reflui sono molto diluiti, per cui il loro utilizzo esclusivo richiederebbe un processo di disidratazione e concentrazione costoso anche dal punto di vista energetico. Le ricerche condotte tra gli altri da Ciro Vismara del CREA, che verranno presentate nella stessa sessione, hanno messo in rilevo che, integrando i reflui ittici con altri componenti digestabili, quali scarti di lavorazione e colture non alimentari, il processo può essere conveniente. Tutti questi interventi hanno un costo; sono attualmente disponibili strumenti di sostegno finanziario. Di questo argomento parlerà Giorgio Venceslai, Responsabile Direzione Servizi alle Imprese di ISMEA. Le crisi, anche quelle relative ai rincari dei costi energetici, non vanno subite ma affrontate. Questo è il messaggio che AquaFarm e i suoi promotori vogliono trasmettere.

       
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