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Green Retail  - Altromercato: fatturato di oltre 33 milioni di euro, + 13% sull’anno precedente
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Anno 2021 A cura di: Redazione GreenRetail

Altromercato: fatturato di oltre 33 milioni di euro, + 13% sull’anno precedente

Le categorie più performanti sono i prodotti food confezionati, la linea benessere persona e le materie prime (soprattutto zucchero e cacao).

L’impresa sociale, la principale realtà di Commercio Equo e Solidale italiana e tra le più grandi al mondo, chiude l’esercizio 2020 - 2021 con un aumento della produzione netta superiore anche a quanto previsto a budget.

Per Altromercato, la principale realtà di Commercio Equo e Solidale italiana e tra le più grandi al mondo, l'anno in oggetto (da luglio 2020 a giugno di quest’anno) è stato il primo in cui è stato applicato il Piano Industriale 2020-2023, fortemente voluto per uscire da anni difficili e riprendere quell’energia nella spinta propulsiva culturale e di cambiamento che è la missione di sempre dell’organizzazione. L’esercizio 2020/2021 si è chiuso con una perdita di 779 mila euro, in linea con quanto previsto in sede di presentazione di budget - come necessità di investimenti iniziali per l’avvio del Piano Industriale stesso - ma il valore della produzione netta è cresciuto del 13% rispetto al 2020 passando dai 30,245 milioni di euro dell’anno precedente ai 34,258 dell’ultimo anno sociale. Una crescita che ha interessato la gran parte dei canali di vendita, con risultati particolarmente positivi nel canale delle Botteghe Altromercato (gestite dalle Cooperative socie) e dei partenariati industriali.

“Sono convinto che un approccio al tema dell'economia che tenga presenti istanze non prettamente economiche sia l’unica via possibile. Oggi pensare ad un'economia solo come puro profitto diventa svilente nei confronti di quello che l’economia può davvero fare a livello di cambiamento per la società e per l’ambiente. Per di più notiamo una crescente percezione di impotenza nella politica sia nazionale che sovranazionale mentre c’è una grande attenzione alle imprese private e al ruolo di poter effettivamente cambiare le regole del mercato e al consumatore come attori del cambiamento delle regole del mercato in chiave di maggiore sostenibilità - afferma Alessandro Franceschini (nella foto), Presidente di Altromercato. Questo Piano Industriale ha comportato un grande lavoro di razionalizzazione di proposta, di focalizzazione sul food e in particolare sulle filiere identitarie. Abbiamo creato una struttura centrale per gestire il retail che, sul lungo periodo, sta lavorando per rendere il canale delle botteghe ancora più rappresentativo dei valori della nostra marca. Questo è uno dei motivi per cui i partner industriali ci scelgono, oltre all’impegno nella creazione delle filiere etiche realizzate con e insieme ai i produttori secondo le regole del Commercio Equo e Solidale. Abbiamo investito in partenariati con i gruppi industriali per potenziare il protocollo “Made in Dignity” e in un processo di riposizionamento del messaggio culturale consortile grazie ad una precisa strategia di rilancio e valorizzazione del nostro marchio concepito in una logica di brand activism. Tutto questo ha portato ad un primo significativo effetto positivo della nuova impostazione: un’inversione di tendenza rispetto ai ricavi, cresciuti anche oltre le previsioni dopo diversi anni di costante calo dei fatturati.”

Le categorie che hanno conosciuto una maggiore crescita nelle vendite sono state: i prodotti food confezionati (+5%), le materie prime (soprattutto zucchero e cacao) con un aumento del 58% e la linea di cosmetica equa solidale (+19%). Il differente mix di vendite rispetto alle previsioni (dovuto soprattutto alle conseguenze dell’emergenza sanitaria sui vari canali) ha inciso sul primo margine, aumentato dello 0,3% rispetto all’anno precedente ma inferiore del 2,3% rispetto alle previsioni sugli oltre 33 milioni di fatturato la grande distribuzione ha pesato per il 25,3%, l’Industria per il 23,8% e le Botteghe Altromercato per il 22,8%.

“La grande sfida del nostro Piano Industriale si basa su due concetti: raggiungere una serenità economica di sistema, diventando nuovamente protagonisti nel mercato dell’economia sostenibile in Italia, e nel contempo lavorare anche per rendere le botteghe efficienti e integrate” afferma Franceschini.

Il canale di vendita delle Botteghe Altromercato, pur risentendo ancora degli effetti dei protocolli Covid in essere, tiene in tutte le categorie merceologiche che vengono offerte nella rete di punti vendita: i prodotti alimentari segnano una crescita dell’8% dimostrando come i clienti riconoscano la bottega come punto vendita di prossimità dove compare ma anche confrontarsi, dialogare, esercitare in modo critico e consapevole il proprio ruolo di consumatore.

Le vendite di Materie Prime principalmente a partnership di medio periodo con industrie di trasformazione e catene distributive, sono aumentate in modo significativo grazie all’avvio di nuovi accordi pluriennali segnando una crescita del 58% pari a circa 3 milioni di ricavi, a dimostrazione che l’Impresa Sociale è in grado di svolgere un ruolo di guida nella realizzazione e gestione di filiere ad impatto sociale e ambientale.

Anche il canale Ristorazione, che beneficia della riapertura delle scuole primarie segna un +13%.

Il bilancio è stato approvato senza nessun voto contrario all’Assemblea dei Soci che si è svolta a Verona il 27 novembre.

       
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