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Eco-design: Conai premia i casi di eccellenza che riducono gli impatti sull’ambiente
A quattro aziende i premi più importanti: hanno reso più green i loro imballaggi con risparmi di CO2 ed acqua di almeno il 50%.
Box in polietilene espanso riutilizzabili al termine di ogni ciclo d’utilizzo, che sostituiscono il pluriball. Pack che permettono di ridurre peso e ingombro degli imballaggi secondari, consentendo anche di riempire meglio i camion per il trasporto. Film estensibili più sottili che usano almeno il 60% di materia riciclata. E imballaggi e-commerce dal volume ridotto al minimo, taylor-made per ogni singolo prodotto da spedire. Sono le quattro innovazioni sostenibili che hanno vinto l’edizione 2020 del Bando CONAI per l’eco-design, promosso dal Consorzio Nazionale Imballaggi per premiare le aziende che hanno rivisto i loro pack riducendone l’impatto ambientale.
A contendersi il montepremi di 500.000 euro un totale di 289 casi presentati e 160 ammessi, segnalati per la loro portata innovativa. In crescita rispetto ai 145 del 2019 nonostante lo scossone dell’emergenza sanitaria e del lockdown, a riprova del fatto che le aziende italiane hanno sempre più voglia di green, e che il loro sguardo di lungo periodo non rinuncia a essere sostenibile. Così quest’anno la “palma” per l’innovazione circolare è stata assegnata a quattro aziende che hanno brillato nell’utilizzo di quattro leve della sostenibilità: quella del riutilizzo, quella della facilitazione delle attività di riciclo, quella dell’uso di materia riciclata e quella delle nuove applicazioni per l’e-commerce. Quattro innovazioni eccellenti selezionate da un Comitato tecnico composto da esperti accademici del Politecnico di Milano, del Politecnico di Torino e dell’Università IUAV di Venezia, e ancora di Legambiente, di Altroconsumo e di PackMedia.
Luceconcept Srl vince il Premio innovazione circolare Riutilizzo per aver creato un nuovo imballaggio costituito da una box in polietilene espanso a bassa densità con cento fori per il posizionamento di cento moduli LED. Le box vengono inserite a due a due in una scatola di cartone ondulato. Anziché in sacchetti pluriball, i moduli LED vengono così imballati in queste box leggerissime, resistenti e sovrapponibili, e soprattutto riutilizzabili al termine di ogni ciclo di utilizzo. Un’innovazione che ha ridotto di oltre il 50% sia le emissioni di CO₂ eq sia il consumo di energia, e ha abbattuto del 30% i consumi idrici.
Duracell Italy Srl sale sul podio per la Facilitazione delle attività di riciclo. Ha modificato l'imballaggio primario delle pile Duracell Plus AA 6 count eliminando la valva in plastica per una soluzione 100% cartoncino: in questo modo sono stati ridotti ingombro e peso dell'imballaggio secondario ed è stato possibile impilare più prodotti su due pallet sovrapposti, saturando meglio i camion nella fase di traporto. Un intervento di ecodesign che ha dimezzato le emissioni di CO₂ eq e ridotto del 20% circa i consumi energetici.
HIPAC Spa trionfa invece nella categoria dell’Utilizzo di materiale riciclato grazie a un nuovo film estensibile tecnico e innovativo che usa almeno il 60% di materia prima seconda e che nonostante questo ne riduce lo spessore (di norma invece l’uso di materia riciclata nel film richiederebbe un aumento di peso). Eliminata anche l’anima in cartone dei rotoli. Abbattuti di oltre 60 punti percentuali le emissioni di CO₂ eq e il consumo di energia. Impressionante il risparmio di acqua, che sfiora l’80%.
È Geox Spa invece a ricevere il premio per le applicazioni E-commerce. L’azienda ha sviluppato un algoritmo che ottimizza la scelta degli imballaggi, permettendo di optare per quello più idoneo per ogni singolo prodotto che deve essere spedito. I volumi dei pack ne escono così ridotti al minimo: ogni scatola ha dimensioni adeguate al suo contenuto e un peso minore rispetto a quelle standard. Ovviamente a parità di prodotti spediti. I risparmi di CO₂ eq emessa, di energia consumata e di acqua sono tutti vicini al 50%.
«I modelli di business del futuro non possono non passare dalla prevenzione, se vogliono essere sostenibili» afferma il presidente CONAI Luca Ruini. «Nella fase di progettazione di un imballaggio si definisce infatti la maggior parte degli impatti che questo avrà sull’ambiente. Per questo continuiamo a promuovere l’eco-design degli imballaggi con il nostro Bando: l’innovazione green aumenta il valore dei pack nel ridurne gli effetti sull’ecosistema. Si tratta di una filosofia e di un modo di fare impresa che negli anni si rivelerà sempre più premiante e sempre più seguito. Non possiamo che esserne orgogliosi, anche nel vedere come, pur in un anno così difficile, le aziende italiane non si siano tirate indietro, candidando quasi il 20% dei casi in più rispetto al 2019».
Anche quest’anno tutte le candidature sono state analizzate attraverso uno strumento di Life Cycle Assessment semplificato, l’EcoTool CONAI: le azioni di prevenzione messe in campo dalle aziende partecipanti sono state valutate tramite una comparazione prima/dopo con particolare riferimento ad indicatori specifici quali GWP (global warming potential), GER (gross energy requirement) e “blue water” (componente dell’indicatore water footprint).