L'impegno di Federdistribuzione nella lotta allo spreco alimentare

Per incentivare le donazioni ridurre la tassa sui rifiuti per chi dona.

“Da tempo le imprese della Grande Distribuzione Organizzata associate a Federdistribuzione sono impegnate nella lotta allo spreco e nel recupero delle eccedenze alimentari attraverso donazioni alle persone bisognose” afferma Giovanni Cobolli Gigli, Presidente di Federdistribuzione. “Questo impegno diventa ancora più significativo se inserito in un contesto di filiera, nel quale ogni soggetto si coordina con gli altri per massimizzare i risultati”.

E’ questo lo spirito di LIFE-Food.Waste.StandUp, il primo progetto di filiera co-finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma per l’ambiente e l’azione per il clima (LIFE 2014-2020) che consiste in una grande campagna di comunicazione e sensibilizzazione contro lo spreco alimentare e in favore dell’aumento delle donazioni. Insieme a Federdistribuzione, sono partner del progetto anche Federalimentare (capofila), Unione Nazionale Consumatori e Fondazione Banco Alimentare Onlus. “La giornata nazionale del 5 febbraio contro lo spreco alimentare è una grande occasione per coinvolgere tutti i nostri clienti su questi temi così importanti” continua Cobolli Gigli.

Basti pensare che le eccedenze alimentari in Italia sono 5,6 milioni di tonnellate. Di queste solo l’8,6% viene recuperato con donazioni, il resto diventa spreco; uno spreco che vale 12,6 miliardi di euro, il 15,4% dei consumi alimentari annui. “Per questo abbiamo realizzato per questa ricorrenza, nell’ambito del progetto LIFE-Food.Waste.StandUp e insieme agli altri partner, una grande campagna social di informazione e educazione alla lotta allo spreco alimentare”. La campagna ha adottato come hashtag #iorecupero e si propone, attraverso i canali social delle imprese associate a Federdistribuzione di “ingaggiare” i consumatori a partecipare a un semplice e divertente quiz per capire qual è il proprio atteggiamento e comportamento nei confronti dello spreco alimentare, e a postare la foto di un piatto cucinato con prodotti che altrimenti sarebbero stati sprecati.

“Per quanto riguarda noi, posso dire che le imprese distributive continueremo a fare donazioni, anche alla luce delle semplificazioni introdotte dalla legge 166/2016 (cosiddetta Legge Gadda). Tuttavia ancora rimangono procedure burocratiche che rallentano un’attività che potrebbe essere più sostenuta. In questo senso un forte impulso positivo arriverebbe dall’introduzione di un concetto premiale per i soggetti economici che effettuano donazioni. Più donazioni significa meno rifiuti e meno costi per la collettività per il loro smaltimento. Se almeno una parte di questo “risparmio” venisse tramutato in vantaggi fiscali per i donatori, ad esempio con una riduzione della tassa dei rifiuti, si otterrebbe una forte crescita delle donazioni, con vantaggio per cittadini, ambiente e imprese” conclude il Presidente di Federdistribuzione.