Redazione GreenRetail
Anno 2018
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Al palazzo Bo di Padova tre storie di sostenibilità
Per la seconda edizione del Festival italiano dello Sviluppo Sostenibile l’Associazione Alumni di Padova organizza l’evento “Storie di sostenibilità”.
“Senza di te lo sviluppo sostenibile non c’è”. E' questo il claim che il Festival italiano dello Sviluppo Sostenibile ha scelto per la sua seconda edizione. Un’edizione che dal 22 maggio al 7 giugno porta sul territorio italiano oltre 600 eventi. E senza le idee, la passione e la determinazione di Ambra Fusaro, Tommaso Morbiato e Laura Stefani, di sicuro l’ambiente, e la società, avrebbero qualcosa di meno.
Sono loro, infatti, i tre Alumni padovani protagonisti dell’incontro “Storie di sostenibilità” – ingresso libero con registrazione su www.alumniunipd.it – organizzato e promosso dall’Associazione Alumni dell’Università di Padova. Dalla fabbricazione di arnie ecostenibili, passando per un brevetto per la costruzione di mini pale eoliche, fino alla creazione di gioielli con materiale completamente riciclato: tre percorsi diversi, tre storie uniche e originali che hanno in comune il punto di partenza: l’Università di Padova.
«Siamo orgogliosi – commenta Andrea Vinelli, Presidente dell’Associazione – di poter raccontare le storie umane e professionali di questi giovani ragazzi che hanno scelto di dare un contributo concreto per l’ambiente. Ed è ancora più significativo che scelgano Padova e la sua Università per testimoniare il loro legame culturale e scientifico con l’ateneo che li ha formati. È un segno importante che esprime la capacità del nostro ateneo di fornire competenze, ma anche di formare cittadini attenti al futuro del pianeta e al suo sviluppo sostenibile».
Ambra Fusaro dalla cooperazione internazionale all’apicoltura
È una storia con molti capitoli, quella di Ambra Fusaro. Dopo la laurea triennale in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali all’Università del Salento, Ambra si sposta a Padova per seguire la magistrale in Istituzioni e Politiche dei Diritti Umani e della Pace, poi vola in Africa, a Katmandu, per preparare la tesi. Terminata questa esperienza Ambra decide di fare un Master di due anni alla London School of Economics and Political Science (LSE). Argomento della tesi: la sostenibilità dei sistemi agricoli misti e delle pratiche di allevamento, come alternative all’agricoltura e all’allevamento intensivi nell’ambito di comunità locali. Ed è questo bagaglio di competenze che la porta a ritornare dopo molti anni nel Salento lavorando oggi nella comunicazione di progetti sostenibili, fra i quali BeeHouse che promuove un’idea di apicoltura moderna e completamente green.
Energia dal vento su ogni tetto, il brevetto di Tommaso Morbiato
Tommaso Morbiato, è Founder, CEO e Responsabile ricerca e sviluppo di Windcity srl, ha conseguito la Laurea Magistrale in Ingegneria Civile con una tesi sull’aeroelasticità delle strutture nel 2002, Dottorato di ricerca in Meccanica Strutturale nel 2008, responsabile di attività, responsabile R&S e coordinatore scientifico di progetti di energia eolica, è anche un docente a contratto presso l’Università IUAV di Venezia e alla Scuola Italiana Design del Galileo Visionary District di Padova e presiede un gruppo di azione di Cooperazione Europea nel settore della scienza e della tecnologia. Grazie al suo nuovo concetto di conversione dell’energia (pat.pend.) sui flussi invariabili ha recentemente ricevuto premi nazionali e internazionali (ad es. StartUp Europe Award dalla Commissione Europea, Edison Pulse dal Gruppo Energie de France, Progetto Marzotto, Unicredit Start Lab, ABB Ability).
I gioielli che fanno bene all’ambiente di Laura Stefani Designer o gioielliere?
Non c’è una definizione specifica da cucire addosso a Laura Stefani: classe 1964, padovana con una laurea in Linguistica Generale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia. Da sempre amante del lavoro manuale che le permette pienamente di esprimersi ed essere se stessa, nei primi anni 2000 scopre le potenzialità della plastica di riciclo e da lì comincia a definire il suo percorso professionale. Si susseguono negli anni mostre in Italia e all’estero arrivando fino a Tel Aviv. Il fil rouge che lega tutte le tappe è sempre il riciclo dei materiali, soprattutto della plastica, che ha scelto perché “è economica, facilmente reperibile, ha una vasta gamma di colori, è leggera, trasparente e, se surriscaldata, plasmabile. Così è diventata il minimo comune denominatore di tutti i miei lavori, da sola o unita a carta, stoffa, filo, legno o metallo».
PROGRAMMA
28 maggio 2018, dalle 17.30 alle 19.30 | Aula Nievo, Palazzo Bo
Sebastiano Leo e Ambra Fusaro| Fondatore e Responsabile comunicazione presso BeeHouse, Copertino, Lecce.
Tommaso Morbiato| Ceo, R&S e Fondatore Windcity, Rovereto.
Laura Stefani| Creativa, Jewelry Designer, Padova.
Per info scrivere a alumni@unipd.it o telefonare al numero 0498278951