Fabrizio Vallari
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Roncadin adotta 650.000 api. Nell'apiario aziendale produrranno il miele e proteggeranno la biodiversità
Nel terreno adiacente l’azienda di Meduno è stato allestito un apiario con 13 arnie realizzate con materiali di riciclo, in collaborazione con Apicoltura Val Meduna.
Il progetto prevede la produzione di miele e analisi della cera, bioindicatore della qualità dell’aria, e si sta valutando la possibilità di visite didattiche.
Roncadin si impegna per proteggere le api, fondamentali per gli ecosistemi naturali e per la sicurezza alimentare dell’umanità. Nei giorni scorsi 650.000 di questi insetti impollinatori hanno trovato casa in un terreno adiacente l’azienda di pizze surgelate, in via Monteli a Meduno (PN): la loro nuova dimora sono 13 arnie prodotte con legno certificato PEFG. Saranno gestite da Renzo Casali, dipendente di Roncadin nonché esperto apicoltore con la sua azienda di famiglia, Apicoltura Val Meduna, sempre di Meduno.
«Questo progetto ha numerose finalità – spiega l’amministratore delegato Dario Roncadin. La più importante è dare il nostro contributo nel proteggere la popolazione delle api, il cui declino è un problema mondiale. Ma questo è solo il punto di partenza: produrremo miele e cera, la cui analisi ci darà utili indicazioni sulla qualità dell’aria a Meduno, e stiamo pensando anche a come rendere in futuro il nostro apiario una risorsa didattica per le scuole».
La realizzazione dell’apiario di Roncadin, la sua gestione e la produzione del miele sono nelle mani di un dipendente dell’azienda che è anche apicoltore. Renzo Casali infatti, oltre a lavorare in Roncadin da 5 anni come addetto alle linee produttive, porta avanti assieme alla figlia una piccola società agricola, Apicoltura Val Meduna. Spiega Casali: «Con mia figlia Anastasia, laureata in biotecnologie all’Università di Udine, seguiamo l’attività di famiglia utilizzando metodi naturali per preservare il benessere delle api e produrre miele certificato biologico». Anche l’apiario è stato allestito seguendo criteri di ecosostenibilità: i blocchi e coppi sono stati recuperati dai lavori di ristrutturazione nuovo laboratorio dell’azienda di apicoltura, mentre i pali in cemento e in legno sono stati recuperati da un vecchio vigneto dismesso di famiglia. Il legname utilizzato per la costruzione delle arnie è certificato Pefc per la tutela delle foreste e tracciabilità dei materiali. Al momento, in ogni arnia sono presenti circa 50.000 api, per un totale di 650.000, che messe a dimora alla fine di maggio hanno iniziato a bottinare la grande fioritura dell’acacia. Nel parcheggio di Roncadin sono stati inoltre piantati alberi melliferi e, sempre allo scopo di sostenere le api nella loro attività, nei pressi dell’apiario verranno allestite delle aiuole con fiori spontanei graditi agli insetti.
Il progetto è aperto a ulteriori sviluppi. Per permettere alle persone interessate (non solo dipendenti e collaboratori di Roncadin, ma anche scolaresche in visita) di conoscere il mondo delle api, importante bioindicatore sull’inquinamento, Roncadin sta valutando la possibilità di costruire una struttura didattica in cui, in sicurezza e con l’intervento dell’apicoltore, si potrà vedere da vicino come sono fatte le arnie e com’è organizzata una famiglia di api, con la regina, i fuchi e le operaie alacremente impegnati nel loro lavoro essenziale per la sopravvivenza di numerose specie vegetali e animali, inclusa la nostra.