Fabrizio Vallari
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Primo semestre 2022: Acqua Sant’Anna è prima per crescita nella top 25 del largo consumo confezionato
Il gruppo conferma il suo trend di crescita nella classifica delle aziende del largo consumo.
Sant’Anna si conferma leader del settore acque minerali, unica marca nella distribuzione moderna con una quota sia a valore che a volume superiore a 10 (14.6 a valore e 12 a volume). Inoltre secondo una recente ricerca IRI (Iper+Super+Lsp+Discount) al 30/06/2022 sui top 25 attori del largo consumo confezionato, Acqua Sant’Anna è il primo brand per percentuale di crescita con un +11,8% (rispetto al primo semestre 2021) e oltre 180 milioni di euro di sell out nel primo semestre.
Il Gruppo di Vinadio, forte di una crescita consolidata nel 2021 che si è chiuso con un fatturato che supera i 300 milioni di euro, conferma il suo trend vincente anche nei primi mesi del 2022. Acqua naturale e frizzante, tè freddo e bevande, tutti accomunati dal brand Sant’Anna che è sempre più sinonimo di qualità. Un cocktail vincente di nuovi gusti e nuovi formati nati ai piedi della Valle Stura, che sempre più consumatori scelgono.
Il successo controtendenza di Acqua Sant’Anna si deve certamente alle qualità intrinseche del prodotto che ormai i consumatori di tutta Italia e nel mondo hanno conosciuto: è un’acqua buona e leggera, che garantisce una qualità assoluta a un prezzo decisamente competitivo. Sgorga da fonti tra le più alte in Italia, dopo aver attraversato rocce granitiche che cedono poco residuo fisso e pochi minerali (solo 1,5 mg/l di sodio). Intorno alla sorgente c’è solo la natura incontaminata: l’acqua giunge all’imbottigliamento seguendo severissimi standard di produzione, priva di qualsiasi agente inquinante e batteriologico. Vanta un residuo fisso di 22,0 mg/l, uno dei valori più bassi del mondo. Al resto pensa la distribuzione, organizzata per ridurre al minimo il tempo fra produzione e consumo. Proprio queste qualità hanno generato una profonda fedeltà alla marca, che oggi continua a dominare la classifica del mercato, anche grazie alla strategia aziendale che negli anni ha ampliato il portfolio prodotti, sia in termini di referenze che in termini di formati.
“La capacità di ascoltare e interpretare i segnali del mercato – dichiara Alberto Bertone (nella foto), Presidente e Amministratore Delegato - è da sempre la nostra mission e vogliamo continuare ad investire nello sviluppo di nuovi prodotti e formati per rispondere alle esigenze di consumo in continua evoluzione. La società è cambiata, le famiglie sono cambiate e le abitudini sono diverse. La nostra strategia sarà di continuare a soddisfare la crescente domanda di referenze per il consumo a casa e fuori casa di acqua minerale e bevande, con prodotti diversi per presidiare i diversi canali, con la qualità che da sempre garantisce il marchio e l’Acqua Sant’Anna.”
La scalata del Gruppo Sant'Anna è avvenuta anche grazie alla recente strategia di diversificazione, che ha visto il debutto sul mercato di thè freddo e bevande, fino ai più recenti lanci della gamma di acque aromatizzate Fruity Touch e della linea Sant’Anna Beauty. La sfida del futuro per consolidare il percorso di crescita passa attraverso alcuni asset fondamentali: rafforzare la presenza dei prodotti Sant’Anna nei canali in cui oggi il gruppo ha più opportunità di crescita , in primis l’horeca, continuare ad investire nell’ampliamento della gamma di acqua minerale introducendo nuovi formati e intercettando nuove opportunità di consumo, sostenere la strategia di internazionalizzazione (proprio in queste settimane Acqua Sant’Anna ha debuttato sul mercato francese).
Per sostenere questo piano strategico Alberto Bertone continuerà nel percorso di investimenti, puntando su tecnologia, automazione, innovazione. Due nuove linee verranno implementate nei prossimi mesi nello stabilimento di Vinadio, potenziando ulteriormente l’efficienza produttiva dello stabilimento: 60 mila mq dove l’attività è incessante, dove in poche ore l’acqua arriva dalla sorgente alla tavola. Questo lo si ottiene grazie ad una costante evoluzione tecnologica e a soluzioni robotizzate d’avanguardia che hanno consentito di sviluppare velocità di produzione e controlli sulla qualità di elevatissimo standing, raggiungendo importati volumi di produzione (l’intera capacità produttiva dello stabilimento ha un potenziale di circa 3,5 miliardi di bottiglie/anno).