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Green Retail  - Parte il Sustainable Transition, il programma di transizione ecologica ed equa della filiera agro-zootecnica di Granarolo
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Successi & Strategie A cura di: Redazione GreenRetail

Parte il Sustainable Transition, il programma di transizione ecologica ed equa della filiera agro-zootecnica di Granarolo

La presentazione del Bilancio di Sostenibilità è avvenuta presso il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano.

Creato un Comitato Scientifico in sinergia con l’Università di Brescia, il Politecnico di Milano e l’Università di Bologna.

In occasione della presentazione del Bilancio di Sostenibilità Granarolo S.p.A. annuncia l’avvio di Granarolo Sustainable Transition, un programma di transizione ecologica ed equa della filiera dei 633 soci della cooperativa che controlla la S.p.A. Con 8,5 milioni di quintali di latte lavorato, Granarolo rappresenta oggi la più importante azienda lattiero casearia italiana e anche la filiera dalla quale può arrivare il maggiore contributo in termini di riduzione dell’impatto ambientale.

Granarolo Sustainable Transition si articola su tre assi:

1) Benessere animale e uso razionale dei farmaci alla stalla

2) Alimentazione degli animali

3) Riduzione dell’impatto ambientale legato alla produzione di latte

Agli indicatori qualitativi e relativi al benessere animale, che da anni vengono misurati e sono oggetto di un progetto di miglioramento continuo rendicontato annualmente nel Bilancio di Sostenibilità, si aggiungeranno azioni orientate a ridurre l’impatto ambientale generato dalla stalla lavorando in particolare sull’alimentazione delle bovine da latte, sul benessere animale e la riduzione dei farmaci, sull’agricoltura 4.0, sulla gestione delle fonti energetiche e idriche in allevamento, sull’economia circolare dell’allevamento, facendo leva su un approccio sistemico che coniuga innovazione tecnologica e tecniche di valutazione avanzate.

Gli indicatori, le metodologie e il percorso che Granarolo seguirà vengono dal lavoro avviato da un Comitato Scientifico guidato dal Prof. Gianni Gilioli, Presidente del Corso di Laurea in Sistemi Agricoli Sostenibili dell’Università di Brescia ed esperto in valutazione e gestione della sostenibilità e della qualità delle filiere agroalimentari, cui si affiancano il Prof. Alfonso Zecconi, Coordinatore del Corso di Perfezionamento sui Nuovi Approcci Gestionali per un Allevamento di bovini da latte sostenibile del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Milano e il Prof. Andrea Formigoni, Professore di Nutrizione e Alimentazione Animale del Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie dell’Università di Bologna. Contestualmente il Gruppo ha confermato l’adesione al Dairy Sustainability Framework, una piattaforma internazionale che coinvolge associazioni internazionali e alcune delle più importanti aziende di latte e derivati del mondo, unite nel trovare soluzioni e condividere azioni in tutto il settore lattiero-caseario atte ad accelerare l'azione contro il cambiamento climatico, partendo dalla riduzione della produzione di gas serra (in primo luogo il metano). A tal fine sono in corso ricerche per identificare e sviluppare metodologie, strumenti e percorsi in tutti i sistemi e le regioni di produzione lattiero-casearia del mondo.

“Il nostro settore è chiamato a dare una risposta forte all’urlo del nostro Pianeta”, commenta Gianpiero Calzolari (nella foto), Presidente di Granarolo S.p.A. “Non basta più lavorare solo sul fronte della trasformazione e della distribuzione, come abbiamo fatto, impegnandoci, fino ad oggi. Granarolo ha una filiera italiana fatta di 633 soci allevatori tutti certificati sul benessere animale che, guidati da un Comitato Scientifico importante e da metodologie e percorsi innovativi sperimentati anche all’estero, hanno avviato una transizione ecologica ed equa delle loro stalle che consentirà di rinsaldare un nuovo e solido rapporto fra chi produce e chi consuma. Le dimensioni della filiera e la capacità di innovazione espressa da molti dei nostri soci ci fanno sperare di poter raggiungere l’obiettivo che ci siamo dati, ridurre del 30% le emissioni di gas a effetto serra per ogni kg di latte prodotto entro il 2030”.

Il Gruppo Granarolo comprende due realtà diverse e sinergiche: una cooperativa di produttori di latte - Granlatte - che opera nel settore agricolo e raccoglie la materia prima - e una società per azioni - Granarolo S.p.A. - che trasforma e commercializza il prodotto finito e conta 12 siti produttivi dislocati sul territorio nazionale, 2 siti produttivi in Francia, 3 in Brasile, 1 in Nuova Zelanda, 1 nel Regno Unito ed 1 in Germania. Il Gruppo Granarolo rappresenta la più importante filiera italiana del latte direttamente partecipata da produttori associati in forma cooperativa. Riunisce infatti oltre 600 allevatori produttori di latte, un’organizzazione di raccolta della materia prima alla stalla con 70 mezzi, 720 automezzi per la distribuzione, che movimentano 850 mila tonnellate/anno e servono quotidianamente circa 50 mila punti vendita presso i quali 20 milioni di famiglie italiane acquistano prodotti Granarolo. La missione del Gruppo all’estero è di esportare la tradizione di prodotti Made in Italy.

Il Gruppo si avvale di controlli qualità esterni svolti da enti di certificazione internazionale qualificati e garantiti dall’International Food Standard (IFS), dal British Retail Consortium (BRC) e dall’EU Organic Food Certification (CCPB). Dal 2002, il processo produttivo è certificato dal sistema di gestione qualità ISO 9001. Il Gruppo Granarolo conta 2.454 dipendenti al 31/12/2020. Il 77,48% del Gruppo è controllato dal Consorzio Granlatte, il 19,78% da Intesa Sanpaolo, il restante 2,74% da Cooperlat. Nel 2020 il Gruppo ha realizzato un fatturato di 1.280 milioni di Euro.

       
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