Fabrizio Vallari
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La situazione internazionale non ferma la visione sostenibile di Siropack
Inserita nel mercato globale, l'azienda affronta le crisi internazionali confermando il proprio modello di business sostenibile e consolidando gli investimenti nella formazione.
Non dividere, condividere
Siropack Italia, azienda specializzata nella produzione di macchine industriali per il packaging, è nota per il proprio approccio sostenibile al mercato e per la registrazione di brevetti, come ad esempio la tecnologia RESPECT, che risolve definitivamente il problema della sigillatura dei contenitori alimentari in PET per permetterne il completo riciclo. Proprio sul piano dei brevetti l’azienda è stata vittima, come tante altre, delle ripercussioni del conflitto russo-ucraino: il Governo russo ha stabilito che, per lo sfruttamento di alcuni titoli di proprietà industriale i cui titolari siano aziende di origine, o con sede principale, negli Stati che hanno compiuto atti ostili nei confronti della Russia (tra i quali rientra anche l’Italia) non sia più riconosciuto alcun compenso, a partire dal 7 marzo 2022. La situazione internazionale ha confermato all’azienda che la strada per incidere nella realtà attuale rimane quella di proseguire negli investimenti per la formazione: si delinea così la RESPECT culture di Siropack, un network di iniziative e ispirazioni per lo sviluppo condiviso.
Il modello Siropack: dal mercato alla comunità
Da anni Siropack porta avanti una politica di sostenibilità che dal settore del packaging si estende sul territorio: dal 1° giugno 2019 l’azienda in collaborazione con l’Università di Bologna ospita all’interno del proprio stabilimento TAILOR (Technology and Automation for Industry LabORatory), uno spazio per far dialogare proficuamente il mondo dell’Impresa e l’Università. Il laboratorio è incentrato sulla ricerca e la formazione, sede di tirocini e tesi sperimentali per il Dipartimento di Ingegneria Industriale nei settori di Impianti industriali meccanici (Prof. Augusto Bianchini), Meccanica applicata alle macchine (Prof. Marco Troncossi) e Progettazione meccanica e costruzione di macchine (Prof. Giangiacomo Minak). TAILOR è un centro su misura in cui nuovi talenti hanno la possibilità di sviluppare e applicare eccellenza scientifica. Gli ambiti di ricerca del laboratorio sono plurimi e indipendenti dal core business di Siropack Italia: l’azienda ha messo a disposizione della comunità scientifica e delle aziende locali un hub di open local innovation, i cui studi sono accomunati dal motto circularity is our playground .
RESPECT culture: la cultura che promuove la sostenibilità
La prospettiva delle ricerche comprende i tre pilastri della sostenibilità (ambientale, economica e sociale), ma Siropack li implementa integrando l’aspetto culturale per promuovere una cultura legata alla sostenibilità e garantire ad ogni cittadino accesso alla formazione e allo sviluppo delle proprie risorse culturali personali. L’azienda, forte della propria esperienza innovativa nel settore del packaging alimentare, investe dunque per creare e diffondere una visione condivisa di rispetto ambientale dalla filiera al consumatore, dall’istruzione al mondo del lavoro, dalle istituzioni al territorio: la sostenibilità è un traguardo comune che non può prescindere da un approccio totalizzante.
TURTLE: analisi dei dati per un’economia sostenibile
I tre professori sopracitati e Jessica Rossi, ricercatrice direttrice del laboratorio TAILOR, fanno parte con l’Università di Bologna della start-up innovativa TURTLE (Technology, aUtomation and smaRt daTa for peopLE): l’obiettivo di questo spin-off universitario è quello di creare e vendere un software di gestione dei dati che permetta alle aziende di misurare oggettivamente il proprio livello di sostenibilità. TURTLE diventa uno strumento di intervento diretto e concreto nel mondo della produzione e dell’industria, permettendo di reperire analiticamente informazioni sull’entrata di risorse nelle aziende e la loro trasformazione in prodotto, impronta CO2, scarto e conversione energetica implementando l’utilizzo del software ViVACE, messo a punto in questi anni proprio dal team di TAILOR. L’analisi non si limita a focalizzarsi, infatti, sul processo di produzione (from gate to gate ), ma è uno studio che consente la misurazione della sostenibilità di tutti i processi di un’intera filiera che portano alla conversione di prodotto, il che rappresenta il vero vantaggio competitivo.
Un progetto attuale e necessario
La prima azienda a pubblicare i dati di questa verifica è stata Siropack: “Pensavamo di essere molto avanti sulla strada della sostenibilità”, ha affermato il presidente Rocco De Lucia, “ma l’analisi ci ha mostrato quanto ancora possiamo migliorarci e come sia fondamentale possedere dei dati oggettivi per programmare interventi mirati. Quando abbiamo avviato il progetto non potevamo immaginare l’urgenza determinata oggi dai costi dell’energia e delle materie prime, invitiamo pertanto i nostri colleghi imprenditori a misurarsi con questo strumento per prendere consapevolezza dell’effettiva gestione delle risorse e dei consumi nelle proprie aziende, propedeutica al risparmio energetico, all’ottimizzazione e alla riconversione dei processi produttivi”.
Nella foto: Barbara Burioli e Rocco De Lucia, titolari di Siropack, all'interno del laboratorio TAILOR.