A Renate, in Brianza, Casati Flock & Fibers ha avviato il progetto Casati Green, un piano da 460.000 euro cofinanziato al 50% da Regione Lombardia attraverso il bando Ri.Circo.Lo. dedicato alla transizione circolare delle PMI tessili.
L’iniziativa punta a rendere il processo produttivo del flock più efficiente e sostenibile, grazie a tecnologie digitali e soluzioni per il risparmio energetico e idrico. La presidente Lorena Rossi Casati sottolinea come l’investimento non rappresenti solo un aggiornamento tecnico, ma una trasformazione culturale capace di proiettare l’azienda verso un modello industriale più innovativo e rispettoso dell’ambiente.
Il piano prevede interventi su più fronti: nuove valvole digitali per il riutilizzo dell’acqua nei bagni di tintura, impianti di aspirazione delle polveri, dosatori automatici per i prodotti chimici e software gestionali evoluti per ridurre sprechi e ottimizzare i cicli produttivi. Entro il 2027 verranno introdotte soluzioni per il recupero e il riuso dell’acqua colorata, con l’obiettivo di ridurre sensibilmente i consumi idrici nelle fasi di lavaggio, tintura e asciugatura.
Parallelamente è prevista l’integrazione di nuove professionalità tecniche, come ingegneri e ricercatori, e il miglioramento delle condizioni di lavoro grazie a sistemi più sicuri e automatizzati.
Con Casati Green l’azienda punta a un incremento del 40% dei materiali tessili recuperabili, che verranno sottratti all’incenerimento e reinseriti nel ciclo produttivo. L’obiettivo è portare da 350 a 500 tonnellate annue la quota di flock derivante da riciclo tessile, riducendo al contempo le emissioni di CO₂ legate sia ai consumi energetici sia allo smaltimento dei rifiuti.
Il progetto si inserisce nelle linee guida europee per la gestione dei rifiuti tessili, che promuovono il passaggio da un modello lineare a uno circolare. Grazie a un miglioramento della qualità del materiale riciclato, le applicazioni del flock si estenderanno oltre il tessile e la carta, includendo anche settori come plastica e materiali compositi.
Fondata oltre settant’anni fa, l’azienda familiare guidata oggi da Lorena Rossi Casati e dall’amministratrice delegata Beatrice Casati rinnova così la vocazione originaria di dare nuova vita agli scarti. Con certificazioni già ottenute come FSC, Oeko-Tex, ISO 14001 e GRS, Casati si conferma un esempio di know-how circolare applicato al tessile.