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Green Retail  - Pesto Barilla svela il viaggio del basilico grazie alla tracciabilità in blockchain
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Prodotti & Packaging A cura di: Fabrizio Vallari

Pesto Barilla svela il viaggio del basilico grazie alla tracciabilità in blockchain

Il Qr Code sul Pesto Barilla alla Genovese garantisce trasparenza al consumatore sulla filiera italiana del basilico.

Qualità, trasparenza, sostenibilità: sono queste le esigenze dei consumatori italiani, sempre più attenti e consapevoli. E a questi bisogni Barilla risponde con l’innovazione e la tracciabilità. A partire dal mese di giugno, infatti, i vasetti di Pesto Barilla alla Genovese venduti in Italia saranno progressivamente dotati di un QR code in etichetta che consentirà di ripercorrere il viaggio del basilico grazie al sistema di tracciabilità con blockchain.

Il Pesto Barilla alla Genovese, icona di uno dei condimenti più apprezzati della cucina italiana, acquisisce un nuovo livello di sicurezza e affidabilità, grazie al progetto in collaborazione con Connecting Food, la prima piattaforma per la tracciabilità e la trasparenza alimentare nata in Europa. Il QR code presente in etichetta aiuterà ad approfondire che cosa significa “Basilico da agricoltura sostenibile”, raccontando direttamente ai consumatori la filiera italiana del basilico, svelandone l’origine, il valore e la sostenibilità.

Attenta alla sostenibilità, la filiera del basilico Barilla è italiana, certificata e incontra le esigenze degli amanti del pesto, sempre più attenti all’impatto su territorio, pianeta e persone. Attraverso la Carta del Basilico, Barilla si impegna su tre fronti: l’approvvigionamento di basilico proveniente da agricoltura sostenibile, la protezione della biodiversità e la valorizzazione delle comunità di agricoltori.

Il viaggio del basilico dal campo alla tavola - Grazie alla tecnologia blockchain di Connecting Food, si potrà ripercorrere il viaggio del basilico “dal campo alla tavola”. Come? Basterà semplicemente scansionare il QR code presente in etichetta – senza scaricare alcuna applicazione – accedere ad una Web App e inserire il numero di lotto riportato sulla confezione. Da qui sarà possibile rivivere le diverse fasi del processo produttivo, acquisendo immediatamente tutte le informazioni – sicure e garantite – sugli agricoltori che hanno coltivato il basilico, il luogo di coltivazione e la data di raccolta, e ancora la data e il luogo di produzione di quel singolo vasetto di pesto.

Il progetto è stato reso possibile anche grazie al rapporto di fiducia instaurato con i fornitori, che hanno partecipato in maniera propositiva nel fornire le informazioni necessarie per la tracciabilità. Barilla ha identificato e mappato tutti gli attori della filiera del basilico: un processo che ha coinvolto 50 unità operative, 19 aziende agricole e 6 fornitori. Non solo, tra i protagonisti del progetto anche lo stabilimento di Barilla a Rubbiano (PR), che, grazie alla riduzione dei consumi di acqua e al suo riutilizzo nel processo produttivo, è il più grande e sostenibile impianto produttivo di sughi d’Europa.

Tutti i dati raccolti sono stati quindi autenticati in blockchain: le informazioni così acquisite e fruibili dal consumatore sono la prova del costante impegno di Barilla in ottica di trasparenza, per continuare a costruire un rapporto di fiducia con gli amanti del pesto.

«Il tema della tracciabilità è sempre più caro al consumatore consapevole ed è strettamente connesso a quello della sostenibilità – dichiara Matteo Gori, global marketing director Pesto Barilla. Il QR code in etichetta e la tracciabilità in blockchain ci consentono di essere ancora più vicini ai consumatori, comunicando in maniera trasparente tutta la qualità di una filiera eccellente come quella del basilico italiano, il nostro oro verde, offrendo informazioni sicure e garantite, raccontando chi l’ha raccolto, dove e molto altro».

Per il 2023 il QR code sarà presente sulle confezioni di Pesto Barilla alla Genovese in Italia, ma il sistema di tracciabilità in blockchain riguarderà presto anche altre referenze, non solo in Italia ma anche all’estero.

La Blockchain e la Distributed Ledger Technology (DLT) - Il sistema blockchain si basa sulla Distributed Ledger Technology che permette di raccogliere e tracciare tutti i dati riguardanti la filiera delle materie prime, restituendo al consumatore informazioni sicure e garantite. I dati, infatti, provengono da fonti autenticate e non possono essere manomessi.

Mentre in un database tradizionale i dati possono essere modificati o cancellati in modo relativamente semplice, in un database blockchain, grazie alla crittografia e alle relazioni tra i set di dati, le informazioni sono effettivamente permanenti. Ogni dato o insieme di dati rappresenta un blocco di dati. Ciascuno di questi blocchi è collegato a quello precedente per mezzo dell’inserimento di un hash crittografico, di un timestamp e dei metadati della transazione: i blocchi, collegati fra loro, formano una “catena” di blocchi in modo da ottenere registrazioni protette e inalterabili. Gli hash crittografici non possono essere modificati, perché se i dati vengono manomessi, la blockchain si spezza.

       
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