Fabrizio Vallari
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Presentato il bilancio di missione del Muse - Museo delle Scienze
Si chiama “Bilancio di missione” ed è lo strumento che quest'anno il Muse ha adottato quale evoluzione del bilancio di sostenibilità.
Centotredici pagine, con dati aggiornati e interventi di importanti personalità del mondo della cultura e dei musei, tracciano la rotta per affrontare le sfide di un mondo in continua trasformazione.
Tra i dati più significativi, quello sui visitatori: dopo due anni di flessione a causa della pandemia (erano stati 139.369 nel 2020 e 128.007 nel 2021), tornano a crescere. Nel primo semestre del 2022 hanno varcato le porte del museo già 108.619 visitatori, sfiorando quota 4 milioni visitatori dal 2013 a oggi. Nel 2021 il MUSE ha restituito all’economia locale, in termini di impatto fiscale diretto e indiretto, una somma stimata di oltre 8 milioni di euro (+37,29% rispetto al 2020).
Al tempo dell’Antropocene, il ruolo dei musei nella società sta cambiando più rapidamente di quanto non sia avvenuto negli ultimi, già tumultuosi, decenni: da istituzioni storicamente statiche si sono tramutati in centri di cultura chiamati costantemente, e talvolta in modo violento, a re-inventarsi. Da questo scenario nasce il Bilancio di missione 2021 del MUSE, sia come mezzo strategico per tradurre e verificare la propria mission, confrontare obiettivi e risultati e individuare punti di forza e debolezza al fine di migliorare scelte organizzative, culturali, ambientali e comunicative; sia per dare contezza ai propri stakeholder del valore aggiunto creato. La nuova pubblicazione ripercorre le principali tappe del museo dal 2013 a oggi: un viaggio lungo 9 anni in cui il MUSE si è confermato come una delle realtà culturali più importanti nel panorama nazionale e internazionale. Un museo che sa raccontare, e sa avvicinare le persone alla conoscenza, e in modo semplice sa far apprezzare le meraviglie della scienza. All'interno del Bilancio di missione MUSE 2021 trovano spazio - oltre ai contributi dei componenti del CdA e della direzione - le voci di influenti personalità del mondo culturale e museale italiano, i dati più aggiornati su visitatori, servizi e sostenibilità economica e le nuove sfide che il Museo delle Scienze di Trento sta affrontando alla luce dei grandi cambiamenti in corso.
Tanti gli interventi di pregio, da quello del presidente di ICOM International Alberto Garlandini a quello dell’economista Paola Dubini, passando per l’evoluzionista Telmo Pievani, il professore Ludovico Sollima, l’esperta di sostenibilità e presidente di Koinètica Raffaella Sobrero e la direttrice dei Musei civici di Montebelluna Monica Celi. Il Bilancio da oggi è disponibile anche sul sito web del MUSE, arricchito da contenuti interattivi.
Mirko Bisesti, Assessore all’istruzione, università e cultura della Provincia autonoma di Trento afferma: "Mi riempie di orgoglio poter presentare i risultati che fanno del MUSE una delle eccellenze culturali della realtà trentina e non solo, nazionale e internazionale. Accanto alla pandemia, la situazione politica internazionale, l'aumento del costo della vita e molti altri fattori di instabilità, concorrono a rendere ancora più difficile il compito dei musei di creare valore per la comunità, essere accessibili e inclusivi. Il MUSE è un esempio virtuoso di reattività, innovazione e resilienza. Il numero di visitatori, ben assestato per la rete MUSE sui 200.000 visitatori nel 2021, nonostante un terzo dell'anno di chiusura, è solo uno dei parametri di facile lettura che, assieme a numerosi altri raccolti in questo bilancio, rincuorano rispetto alla dinamica attività culturale e alla partecipazione del pubblico”.
Alberto Garlandini, Presidente ICOM International, Presidente Comitato scientifico MUSE dichiara: "La capacità di produzione culturale del MUSE è un caso virtuoso e un bell’esempio per la comunità museale nazione e internazionale. Il nuovo Bilancio di missione raccoglie le migliori riflessioni del dibattito contemporaneo e si concentra in particolar modo sull’impatto delle attività museali nel contesto sociale. I musei, oggi, - forti dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU - sono in una posizione unica per sostenere efficaci politiche ambientali, promuovere conoscenza scientifica e pratiche sostenibili. L’impegno del MUSE nella ricerca e nella divulgazione dei temi dell’Antropocene è eccezionale: combattere la crisi climatica e la perdita di biodiversità è un imperativo etico”.
Laura Strada, Vicepresidente MUSE afferma: “Multidisciplinarietà e innovazione, incontri ravvicinati e interazione digitale sono le strategie adottate dai musei scientifici per raccontare il sapere ed essere luoghi sempre più accessibili a un vasto pubblico. Spesso passa in secondo piano ma il MUSE è un centro di ricerca specializzato in tematiche naturalistiche che riguardano gli ambienti di montagna, riconosciuto a livello internazionale: produce ricerche scientifiche che vengono poi elaborate sotto forma di tantissimi progetti di comunicazione, mostre, conferenze, laboratori, programmi educativi. Un’istituzione (non una cattedrale) che interagisce e dialoga con tutte le parti della società; un museo che sa raccontare, e sa avvicinare le persone alla conoscenza, in modo semplice, sa far apprezzare le meraviglie della scienza”.
Alberta Giovannini, Sostituta direttrice Ufficio Organizzazione risorse umane e servizi diversi di gestione MUSE sottolinea: "L’innovazione è l’elemento che permea tutta l'attività del museo, e questo Bilancio ne è un esempio. Non un mero report annuale, ma una bussola: queste pagine raccolgono il punto di vista di autorevoli esperti su aspetti che convergono verso la moderna concezione di "fare museo", esprimono come queste considerazioni possono tradursi in concretezza e danno conto di come il museo genera il valore aggiunto non solo in termini di impatti economici nella comunità locale e di successo verso il pubblico, ma anche come esternalità positive verso i diversi portatori di interesse. Un plauso va al grande lavoro di squadra che ha permesso la realizzazione”.