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Green Retail  - Danone Italia e la lotta allo spreco alimentare
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Persone & Imprese A cura di: Fabrizio Vallari

Danone Italia e la lotta allo spreco alimentare

Da maggio 2022 sulle confezioni dei suoi prodotti, l'azienda ha sostituito la dicitura “da consumarsi entro” con “da consumarsi preferibilmente entro”.

In occasione della 10a Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare Danone Italia, Società Benefit e certificata B Corp, fa il punto sul suo progetto Zero3 (Zero al cubo)* partito nel 2021 e attraverso il quale Danone vuole raggiungere l’obiettivo di zero sprechi alimentari, zero imballaggi in natura e zero emissioni.

In particolare, Danone da qualche anno sta cercando di ridurre lo spreco alimentare e lo ha fatto dandosi degli obiettivi raggiungibili, resi possibili da azioni programmate e misurabili. Tutto ciò è reso possibile anche grazie alla costruzione di una grande rete di collaborazione, da anni infatti Danone porta avanti un dialogo costruttivo con i partner e gli stakeholder. La filosofia di Zero3 nasce da un principio fondante: il cibo ha un valore da rispettare e proprio per questo è importante collaborare a tutti i livelli per ridurre gli sprechi lungo la filiera, dal campo alla tavola in un’ottica di contributo corale, fino al consumatore anche quest’ultimo tra i protagonisti essenziali della lotta allo spreco.

“Come Danone Italia ci sta molto a cuore la riduzione degli sprechi alimentari – dichiara Fabrizio Gavelli, amministratore delegato Danone Italia & Grecia -. Abbiamo anzi l’ambizione di arrivare allo ‘zero sprechi alimentari’ poiché il cibo è vita, e non solo un valore economico. Danone, come azienda e come persone che ne fanno parte, è impegnata con progetti misurabili in questo ambizioso obiettivo, coerentemente incorporato nei risultati di business”. Ogni anno in Italia si sprecano alimenti per un valore di 10 miliardi di euro, e in Europa 9 milioni di tonnellate di cibo che così finiscono nella spazzatura.

Danone da maggio 2022 sta procedendo alla quantificazione e monitoraggio dei benefici legati alla modifica delle date di scadenza in termini di impatti ambientali e riduzione degli sprechi alimentari, con rispetto della qualità e delle caratteristiche dei prodotti. Danone su questo fronte è impegnata anche in campagne informative ed educative per la consapevolezza dei cittadini.

L’indicazione della durata di un cibo confezionato deve, per legge, essere presente su tutti i prodotti confezionati con la dicitura «da consumarsi entro» o «da consumarsi preferibilmente entro». Da consumarsi “entro” indica che quella è la data ultima di scadenza oltre la quale il prodotto non può più essere consumato, mentre l’aggiunta del “preferibilmente” è un invito ad utilizzare il buon senso - e gli altri sensi come olfatto, vista, gusto - prima di buttare il prodotto; infatti, se correttamente conservato, il prodotto risponde ancora ai criteri di sicurezza alimentare e pertanto può essere tranquillamente consumato. Conoscere questa differenza consente di evitare di buttare via alimenti ancora buoni. Sicuramente un passaggio epocale è rappresentato da etichette più comprensibili, facilmente interpretabili. Danone Italia è consapevole che questo nuovo approccio deve coinvolgere l’intero comparto con il sostegno delle Istituzioni e dei principali attori della filiera ed è in prima linea come promotrice di questo cambiamento in atto. Deve essere infatti un impegno di squadra che include anche i consumatori.

(*) Il progetto Zero3 (Zero al Cubo) di Danone Italia vuole raggiungere l’obiettivo di zero sprechi alimentari, zero imballaggi in natura e zero emissioni. è un progetto di intelligenza collettiva che rivoluziona il modo di intendere e approcciare la sostenibilità: non più solo un ideale astratto ma un traguardo raggiungibile attraverso azioni precise, fattibili e misurabili. La promessa ambiziosa è di fatto diventata possibile grazie alla costruzione di una grande rete di collaborazione che ha visto l’azienda dialogare e co-creare con il mondo accademico, attraverso il contributo del Dipartimento di Innovazione e Sostenibilità dell’Università Roma Tre; i rappresentanti della tecnologia più avanzata, messa a disposizione da Life Cycle Engineering; la rete logistica e la filiera sul territorio italiano; il mondo della distribuzione moderna; le istituzioni e la società civile.

       
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