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Green Retail  - Clai a Marca 2022: responsabilità sociale, carni italiane ed expertise
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Persone & Imprese A cura di: Fabrizio Vallari

Clai a Marca 2022: responsabilità sociale, carni italiane ed expertise

Alla richiesta di “tipicità”, si affiancano però anche i trend più moderni che richiedono salumi naturali e light.

Marca by BolognaFiere, il Salone internazionale sui prodotti a Marca del Distributore è stato il primo grande appuntamento post compleanno per Clai, che il 19 marzo ha raggiunto il traguardo importante dei 60 anni, celebrato donando un’ambulanza al Servizio UOC 118 di Pronto Soccorso ed Emergenza AUSL di Imola come segno tangibile del legame con il territorio e dell’attenzione ai bisogni delle persone.

 

Un’altra iniziativa che si inserisce nel percorso di sistematica attenzione sociale che aveva già dato “prova di sé” con la donazione di 400mila pasti distribuiti alle persone in difficoltà, grazie alla rete del Banco Alimentare, il sostegno agli ospedali di Imola e Parma durante il periodo dell’emergenza pandemica, la collaborazione con la Fondazione Ant, che ha permesso di effettuare visite mediche di prevenzione ai dipendenti Clai e l’accordo stipulato con il Fai per supportare la tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico del nostro Paese.

Qualità dei prodotti e carni italiane al 100 per cento a cui Clai (insieme a Zuarina e Faggiola, gli altri due brand che fanno parte della food company) aggiunge un elevato livello di expertise, assieme all’attenzione alla sicurezza, alla capacità di innovare e alla cura nella gestione della filiera. Senza dimenticare la forza generata dall’integrazione con il mondo della carne – in particolare il settore delle carni suine e bovine – e dei formaggi, che contribuiscono a completare ulteriormente l’offerta. Ma a Bologna, tra i protagonisti della proposta Clai, ci sono stati anche i salami che vengono proposti interpretando al meglio le esigenze di un mercato sempre in evoluzione. Assecondando per esempio la richiesta di “tipicità” e interpretando in chiave moderna le ricette della tradizione regionale. Non solo i prodotti del territorio d’origine emiliano-romagnoli come il Salame Contadino, il Campagnolo o la famosa Salsiccia Passita, dunque ma anche salami come la Ventricina e la Spianata, che hanno radici prettamente meridionali, o la Soppressa e il Padano che si collocano invece più a Nord.

Alla richiesta di “localismo” e “tipicità”, si affiancano però anche i trend più moderni che richiedono salumi naturali e light, in cui prevale la logica del “senza”.

Imola 1962 è la proposta di Clai alla richiesta di prodotti più naturali. È un salame senza conservanti e con una lista ingredienti cortissima. Si tratta di un prodotto che ha richiesto un percorso di ricerca di oltre due anni. È un salame unico nel suo genere, ha infatti le stesse caratteristiche di quello “fatto in casa”, come da tradizione, ma con una differenza sostanziale: l’investimento realizzato da parte di una grande realtà agroalimentare ha consentito di raggiungere, nonostante la mancanza di conservanti, uno straordinario risultato sul piano della sicurezza del prodotto. L’assenza di nitriti e nitrati, inoltre, esalta la genuinità di caratteristiche come consistenza, colore e sapore. Per soddisfare invece le richieste legate ai temi del benessere e della leggerezza, Clai ha creato il salame Bella Festa Light, che ha il 50% in meno di grassi rispetto ad un tradizionale salame Milano. Il particolare processo di stagionatura permette inoltre di ridurre la percentuale di grasso, che raggiunge al massimo il 15%, mantenendo inalterato il sapore, del tutto simile a quello dei salami tradizionali.

       
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