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Green Retail  - Angelini Industries: obiettivo riduzione della plastica e taglio alle emissioni di Co2
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Persone & Imprese A cura di: Fabrizio Vallari

Angelini Industries: obiettivo riduzione della plastica e taglio alle emissioni di Co2

La plastica vergine è già stata eliminata da alcuni prodotti e l’obiettivo è ridurla del 50% entro il 2025.

Pubblicato il bilancio di sostenibilità 2021 di Angelini Industries, che misura gli impatti delle attività del gruppo multi-business italiano operante nei settori salute, largo consumo, tecnologia industriale, profumeria e dermocosmesi e vitivinicolo, in relazione agli aspetti ambientali, sociali e di governance.

Riduzione dell’impiego di plastica e delle emissioni di CO2, riciclo e recupero del 64% dei rifiuti prodotti, 200.000 giga Joule di energia elettrica autoprodotta e 200.000 ore di formazione per i dipendenti: sono alcuni degli aspetti che emergono dal report 2021, che coinvolge per la prima volta anche le filiali estere del Gruppo, oggi presente in 21 Paesi, con un fatturato di 1,725 miliardi di euro e 5.800 dipendenti, di cui oltre 4.000 in Italia.

“Riteniamo che le aziende, anche in vista dei futuri traguardi tracciati dalla normativa europea sui criteri ESG, debbano dare la giusta importanza a tutti gli aspetti della sostenibilità - ambiente, società e governance - per poter puntare a uno sviluppo armonico, che includa i bisogni delle persone”. – osservano Sergio Marullo di Condojanni e Thea Paola Angelini, rispettivamente Ceo e Vicepresidente esecutiva di Angelini Industries – “Abbiamo quindi voluto descrivere in modo dettagliato il nostro impegno su questi tre fronti, certi che la crescita del nostro Gruppo industriale passi e passerà sempre di più dalla generazione di valore per tutti gli stakeholder.”

Sul piano sociale, attraverso la Fondazione Angelini, interamente finanziata dagli utili del Gruppo, è stato possibile nel 2021 sostenere 15 progetti. Tra questi il Casale Angelini di Ancona, la prima “care house” italiana, in cui sono accolti gratuitamente i pazienti oncologici in cura presso Ospedali Riuniti di Ancona. Fondazione Angelini, inoltre, ha contribuito alla creazione del più grande Centro di cure palliative pediatriche in Italia, realizzato dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, e ha sostenuto il Day Hospital Post-Covid della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, che si prende cura dei pazienti nella fase successiva alla guarigione dal virus.

In tema di governance, il report descrive il modello organizzativo di Angelini Industries, tra i più innovativi nel mondo delle aziende familiari, che coniuga la visione di lungo termine, tipica dei family business, con le migliori pratiche di mercato delle public companies.

In campo ambientale gli sforzi di Angelini Industries si concentrano nello sviluppo di nuovi imballaggi, confezioni e processi produttivi più sostenibili.

· Angelini Pharma è impegnata in un processo di sostituzione della plastica PVC con quella PET, che garantisce un migliore e maggiore riciclaggio del materiale e ha ridotto di 1.000 tonnellate le emissioni di CO2 grazie a un processo di efficientamento energetico dei suoi siti produttivi.

· Fameccanica, che progetta e sviluppa tecnologie, robotica e servizi per la produzione industriale, sta lavorando alla realizzazione di packaging ecosostenibili. La società, inoltre, da giugno 100% di proprietà di Angelini Industries, è stata inserita tra le 100 aziende italiane che più si sono distinte sul fronte dello sviluppo sostenibile nell’ambito del “Sustainability Award” promosso da Kon Group e Credit Suisse, in base al rating ESG di Altis Università Cattolica e Reprisk.

· Fater, joint venture di Angelini Industries e Procter & Gamble, ha lanciato Ace Green, la prima linea di prodotti Ace per la cura della casa con confezioni in cartone e plastica riciclata. L’obiettivo è ridurre del 50% l’utilizzo di plastica vergine nei packaging di tutti i prodotti entro il 2025.

· Angelini Beauty, società attiva nel settore profumeria e dermocosmesi, è stata la prima azienda italiana ad applicare il metodo LCA (Life Cycle Assessment) ad un profumo, al fine di valutarne l'impatto ambientale. È stato così possibile ridurre il peso del flacone in vetro e l’impiego di plastica e carta nella produzione della confezione dei profumi Mandarina Duck, tagliando dell’83% le emissioni di CO2.

· Angelini Wines & Estates è impegnata nella creazione, nelle sue sei cantine, di un sistema di risparmio dell’acqua nella gestione agronomica. Nella sola Tenuta Trerose, dove nel 2021 è stata realizzata la prima vendemmia interamente biologica, sono stati raccolti oltre 50.000 metri cubi di acqua meteorica per l’irrigazione dei vigneti.

Nella foto: lo stabilimento di Ancona.

       
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