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Green Retail  - Inclusion Impact Index Plus: come prepararsi alla certificazione di genere
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Norme & Convenzioni A cura di: Fabrizio Vallari

Inclusion Impact Index Plus: come prepararsi alla certificazione di genere

Valore D presenta il nuovo Inclusion Impact Index Plus, uno strumento utile che risponde alle richieste della certificazione Uni 125:2022.

Parità di genere e inclusività sono ingredienti fondamentali per il successo di un’azienda, ma come si fa a misurarli? Come promuovere un’occupazione inclusiva nelle organizzazioni e monitorare nel tempo i progressi fatti? Esaminare le politiche di Diversità, Equità e Inclusione (DEI) è importante per favorire un approccio strutturato e misurabile all’inclusione nelle aziende, ma è anche necessario per avviarsi verso il processo di certificazione della parità di genere introdotto con la legge 162/2021 in attuazione del Pnrr.

A 6 anni dal primo lancio Valore D, associazione di imprese pioniera nell’affrontare il tema dell’equilibrio di genere e la diffusione di una cultura dell’inclusione, presenta il nuovo Inclusion Impact Index Plus, la piattaforma digitale che analizza l'inclusione a 360° e a cui oggi si aggiungono nuove funzionalità.

Inclusion Impact Index Plus è stato sviluppato a partire dal GRI (Global Reporting Initiative), lo standard internazionale per il reporting delle informazioni di carattere non finanziario che risponde all’obbligo di comunicazione previsto dal d.lgs 30 dicembre 2016 n. 254. Inclusion Impact Index Plus restituisce una fotografia completa e personalizzata delle politiche di DEI in azienda evidenziando le aree di forza e le aree di miglioramento attraverso due report: uno quantitativo – sviluppato in collaborazione con il Politecnico di Milano – che si arricchisce della sezione Generation Mix sulle fasce d’età e raccoglie e analizza tutti numeri dell’organizzazione sugli equilibri di genere; il secondo qualitativo che traccia tutte le iniziative e le politiche relative alle sei tipologie di diversità presenti in azienda: genere, età, disabilità, cultura (religione, provenienza geografica, cittadinanza, lingua), background (accademico e professionale) e orientamento sessuale.

L’“autovalutazione” che si ottiene sintetizza in maniera chiara e semplice a che punto è un'azienda rispetto ai temi DEI e permette di confrontare la propria posizione con il benchmark di segmento o con il mercato totale e di visualizzare il cambiamento e il miglioramento avvenuto nel tempo per comprendere se si hanno i requisiti necessari per intraprendere il percorso di certificazione di genere.

“Il concetto di misurazione è il punto di partenza perché non si può migliorare ciò che non si misura - commenta Barbara Falcomer, direttrice generale Valore D. Inclusion Impact Index è già stato adottato da oltre la metà dei nostri associati che ne hanno riscontrato l’utilità per misurare quantitativamente la dimensione di genere in azienda. Oggi lo strumento si completa di una dimensione qualitativa, Inclusion Impact Index Plus, che ne amplia lo spettro di osservazione sui temi di Diversità, Equità e Inclusione rendendolo un passaggio fondamentale propedeutico alla certificazione di genere”.

Valore D mette gratuitamente a disposizione lo strumento a tutte le aziende, non solo a chi è parte del network. È quindi un contributo concreto che l’associazione dà nel suo impegno per l’innovazione sociale, promuovendo un approccio di misurazione con indicatori in linea con la Non Financial Reporting Directive (NFRD) recepita in Italia dal D.Lgs 254/2016 e che si evolve nella Corporate Social Reporting Directive (CSRD) che entrerà in vigore dal 1 Gennaio 2024.

L’Index Plus è stato testato da alcune aziende che hanno commentato:

“Il nuovo Inclusion Impact Index Plus ci consente di accostare alle più tradizionali analisi quantitative delle innovative analisi qualitative; per noi è infatti fondamentale che le diversità siano accolte e valorizzate per creare un ambiente di lavoro sano e inclusivo”, commenta Elena Avogadro, Responsabile Diversity & Inclusion e Gestione Dirigenti – Gruppo Intesa Sanpaolo.

“È uno strumento completo e di facile consultazione che ci ha permesso di focalizzarci e di migliorare dove necessario con azioni concrete, ad esempio aumentando la quota di giovani e donne nella nostra forza lavoro, con un'analisi attenta del Pay Equity per determinare e contrastare eventuali disparità retributive” - commenta Gianni Vittorio Armani, amministratore delegato Iren.

“Poter strutturare report secondo le proprie esigenze, l'immediatezza nella lettura dei dati e la semplicità d'uso di Inclusion Impact Index Plus ci consentono di lavorare con maggior consapevolezza e delineare un percorso più chiaro verso il raggiungimento della parità di genere e della sua certificazione” - dichiara Simona Comandè, Philips Health Systems Leader South Europe e Presidente Philips.

       
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