Fabrizio Vallari
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I rappresentanti di Cami - Consorzio Affumicatori Maestri Italiani, protagonisti di un incontro alla Camera dei Deputati
Gettate le basi di una possibile collaborazione con la filiera della semplificazione agricola.
Lo scorso 15 maggio i rappresentanti di CAMI - Consorzio Affumicatori Maestri Italiani sono stati accolti dalle istituzioni – su impulso dell’Onorevole Calogero Pisano - presso la Sala Tatarella della Camera dei Deputati per presentare gli obiettivi del proprio progetto teso a preservare e valorizzare la produzione di salmone affumicato lungo tutta la Penisola.
Per CAMI erano presenti oltre al presidente del Consorzio Gianpaolo Ghilardotti (patron dell’azienda parmense Foodlab) e al vicepresidente Riccardo Massetti (SQS Network sas), gli altri tre soci fondatori, ovvero Antonio Mancuso (Sicily Food), delegato a curare i rapporti istituzionali in Italia e in Europa, Davide Brebbia (Starlaks) e Luigi Paolo Mondini (Agroittica).
Queste le parole di Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, lette a suo nome da Giacomo Vigna, della Direzione generale del Mimit. “Rivolgo un plauso ai fondatori del Consorzio che hanno investito nella valorizzazione del salmone lavorato così da promuovere e difendere gli alti standard produttivi di un comparto in crescita a livello nazionale e internazionale. Grazie all'operato di CAMI, i consumatori oggi hanno la certezza di acquistare un prodotto autentico, tracciabile e di alta qualità che porta con sé l'eccellenza. Attraverso controlli costanti e trasparenti, il Consorzio assicura che il salmone Made in Italy mantenga le sue caratteristiche distintive e la sua identità unica, ora certificata a beneficio di ogni consumatore. Questa industria si sta sviluppando non solo grazie agli allevamenti particolarmente curati e innovativi, ma anche grazie alla capacità di trasformare la materia prima in una grande varietà di prodotti. L'arte dell'affumicatura nel nostro Paese viene eseguita con grande maestria, utilizzando legni pregiati e tecniche tradizionali così da portare sulle tavole un altro prodotto sano, dal sapore unico e raffinato. CAMI è un esempio della volontà di imprenditori illuminati che intendono condividere le loro esperienze così da valorizzare gli alimenti assicurando tracciabilità, sicurezza alimentare, sostenibilità e attenzione al benessere animale"
Parole che lasciano il segno e che hanno fatto da preludio all'invito dell’Onorevole Saverio Romano, presidente della Commissione Bicamerale per la Semplificazione, che ha invitato i rappresentanti del Consorzio a collaborare con la filiera della semplificazione agricola già collaudata e ben funzionante.
Il dottor Giacomo Vigna, nel riprendere parola, ha palesato la possibilità dell’inserimento dei rappresentanti di CAMI fra i componenti del tavolo dell'Agroindustria a supporto dei lavori del Ministero dell’Agricoltura, di quello delle Imprese e del Made in Italy e, auspicabilmente, dei ministeri per il Commercio con l’Estero e della Sanità con l’obiettivo comune di portare avanti una politica di sostegno alle imprese virtuose con regole uguali sia a livello nazionale che internazionale. Dalle parole ai fatti. Seguirà a breve un secondo appuntamento con i rappresentanti di CAMI, per concordare insieme un piano di lavoro da avviare al più presto.
Antonio Mancuso, delegato CAMI ai rapporti istituzionali in Italia e in Europa e primo sostenitore dell'iniziativa, ha così commentato: "CAMI si è attivato, a fianco dell'associazione europea ESSA, al fine di ottenere che a Bruxelles, in Commissione ENVI (Commissione Europea per l'ambiente, e la sicurezza alimentare) prima e in Parlamento poi venisse rigettato il tentativo, promosso dai deputati polacchi, di bloccare la proposta di atto delegato sulle norme di igiene alimentare per i prodotti di origine animale (che modifica gli allegati II e III al regolamento (CE) n. 853/2004 che integra il regolamento (CE) n. 178/2002). L' atto delegato, in vigore dal 9 maggio, permetterà di ulteriormente garantire la sicurezza dei consumatori, la trasparenza e la concorrenza leale, regolamentando i tempi e le temperature di congelamento del salmone affumicato, il nuovo regolamento di fatto impedirà ai produttori polacchi di indicare ‘prodotto fresco’ anziché ‘decongelato’ sulle confezioni vendute sul mercato italiano questo è stato il primo goal portato a segno. Nei prossimi mesi ce ne saranno altri. La mission del Consorzio è e portare chiarezza e trasparenza in questo settore. Un ringraziamento a tutti i membri del Governo per aver creduto nel nostro consorzio e per averci supportato nelle nostre azioni a Bruxelles ".