Nicola Mamo
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Asiago DOP testimone di buone pratiche nella certificazione alla conferenza FAO
Il Consorzio Tutela Formaggio Asiago è stato invitato a portare la propria esperienza alla sessione plenaria della conferenza FAO “Prospettive globali delle Indicazioni Geografiche”, organizzata a Roma in collaborazione con il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF).
L’evento, che si terrà dal 18 al 21 febbraio, vedrà la partecipazione di oltre 350 esperti provenienti da 52 Paesi, chiamati a confrontarsi sul ruolo dell’innovazione per la sostenibilità nelle Indicazioni Geografiche. Il Consorzio Asiago interverrà il 19 febbraio per raccontare il proprio modello di sviluppo responsabile, avviato oltre vent’anni fa e oggi riconosciuto a livello internazionale.
Il Consorzio Tutela Formaggio Asiago ha intrapreso il proprio cammino verso la sostenibilità nel 2004, integrando progressivamente pratiche innovative volte a ridurre l’impatto ambientale, migliorare il benessere animale e garantire una produzione sempre più responsabile.
"Abbracciando la sostenibilità in un’ottica sistemica e di lungo periodo, in linea con gli obiettivi di Agenda 2030, le Indicazioni Geografiche possono trasformare la tradizione e il legame col territorio in un vantaggio competitivo e in un modello di sviluppo", spiega Flavio Innocenzi, Direttore del Consorzio Tutela Formaggio Asiago.
Nel 2020, il Consorzio ha introdotto nel disciplinare la possibilità di produrre Asiago DOP con caglio vegetale, un’innovazione che amplia le possibilità di consumo del formaggio. Nel 2022 ha lanciato il progetto Asiago Green Edge, un’iniziativa che punta a bilanciare sviluppo economico, sostenibilità sociale e tutela dell’ambiente. Un ulteriore passo avanti è stato compiuto con la certificazione Made Green in Italy, che riconosce il minore impatto ambientale della produzione di Asiago rispetto ad altri formaggi.