Fabrizio Vallari
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L'Università Europea di Roma-Uer ottiene un punteggio di 92 su 100 nel rapporto finale Eramus+
L’agenzia nazionale Indire premia UER per i percorsi personalizzati delle mobilità internazionali confermando l’attenzione dell’Ateneo romano nell’offerta formativa agli studenti.
Un risultato eccellente quello ottenuto dall’Università Europea di Roma – UER nel Rapporto finale relativo al Programma Erasmus+: con un punteggio di 92 su 100, valutazione a cura dell’Agenzia Nazionale INDIRE, l’Ateneo romano sito in via degli Aldobrandeschi conferma il proprio percorso di internazionalizzazione, accreditamento e crescita nell’offerta formativa agli studenti conseguendo un punteggio molto alto e una valutazione lusinghiera.
Dal rapporto finale emerge la particolare attenzione posta da UER alla qualità dei percorsi personalizzati delle mobilità internazionali, sia per gli studenti che per lo staff, oltre all’impegno profuso dall’Ateneo nei confronti dei partecipanti in entrata, come dimostrano i numeri in progressivo aumento e la crescente offerta didattica in inglese.
A commentare l’ottimo risultato conseguito dall’Università Europea di Roma è il Professore Aniello Merone, responsabile delle relazioni internazionali in UER che ha dichiarato: “Questa valutazione è il frutto della collaborazione di tutte le componenti dell’Università Europea di Roma, perché all’Internazionalizzazione si arriva solo se è percepita come obiettivo generale e strategico per l’Ateneo. Particolare la soddisfazione nel vedersi riconosciuta una valutazione così alta rispetto alla capacità mostrata da UER di gestire le mobilità degli studenti in un periodo complesso come la pandemia. Il prossimo obiettivo – continua Merone - è consolidare ulteriormente questi risultati al fine di assicurare ai nostri studenti la possibilità di studiare in un contesto fortemente internazionale già in UER, continuando ad accrescere il numero di studenti incoming e di corsi in lingua inglese, ed al contempo offrire le migliori opportunità di mobilità internazionale, meglio se volta ad acquisire un Doble Degree”.