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Green Retail  - Italiani e bucato: l’efficienza energetica vince sul design
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Innovazione & Ricerca A cura di: Fabrizio Vallari

Italiani e bucato: l’efficienza energetica vince sul design

Una ricerca Electrolux Group svela che il 94% delle famiglie si impegna a ridurre i consumi: oltre 320.000 le tonnellate di Co2 risparmiate.

Oculati, responsabili e, a sorpresa, più attenti ai consumi che al design degli elettrodomestici nonostante la proverbiale attenzione al bello: è questo il ritratto degli italiani che emerge da The Truth About Laundry, un corposo studio sulle abitudini di lavaggio condotto da Electrolux Group. I risultati evidenziano una evoluzione significativa e positiva e mostrano un Paese virtuoso, che, rivoluzionando i propri comportamenti domestici è riuscito a risparmiare oltre 320.000 tonnellate di Co2 (**). Quasi 12 milioni di famiglie, in Italia, preferisce adesso lavare i capi a 30°.

L’edizione di quest’anno dello studio si è concentrata, infatti, sulla salvaguardia delle risorse, e in particolare sulla riduzione del dispendio energetico: dimostrando che l’88% degli intervistati afferma di pensare maggiormente ai consumi dei propri elettrodomestici e che il 94% (*) si è impegnato per ridurli. Non solo: il 40% degli intervistati ha iniziato a lavare più spesso di notte, mentre il 39% ha ridotto la temperatura di lavaggio. Il 36% ha limitato il numero di volte in cui fa il bucato e lavato con maggiore frequenza a pieno carico, mentre il 31% ha utilizzato la modalità ecologica.

A differenza degli abitanti di altri Paesi europei, i nostri connazionali non vogliono adottare determinate abitudini: per prolungare la vita degli abiti solo il 18% ha indossato i capi più a lungo fra un lavaggio e l’altro e quasi nessuno (5%), purtroppo, ha compreso le potenzialità del vapore per rinfrescare i capi ed evitare un ciclo completo. Il motivo di questa diffidenza risiede in timori ancora radicati: come quelli di non ottenere un bucato pulito (30%), senza macchie (28%), germi (27%) o odori (22%). Questi “falsi miti” vengono però smentiti da chi ha provato il lavaggio a 30°, visto che il 45% degli intervistati si ritiene soddisfatto dei risultati ottenuti. La crisi energetica potrebbe essere, tuttavia, la leva verso un ulteriore cambiamento: il 49% e il 35% degli interpellati, infatti, laverebbe a temperature più basse se questo significasse ridurre i consumi o se gli facesse risparmiare denaro.

Un ulteriore e sorprendente dato che emerge dalla ricerca riguarda il nuovo criterio di scelta che guida gli italiani nell’acquisto dei grandi elettrodomestici: ora, più che al design, importante solo per il 6% degli intervistati, si guarda all’efficienza energetica, determinante per il 66%. Solo dopo si guarda al prezzo (55%) e alle prestazioni tecnologiche (36%).

* Fonte: The Truth About Laundry, the Resource Efficiency Edition 2023.

** Il calcolo si basa su: il numero totale di famiglie che hanno ridotto la temperatura di lavaggio da 40°C a 30°C in Europa dal 2020 è di 35.015.308 (ovvero il 10% di 350.153.081, il numero totale di famiglie) moltiplicato per un risparmio annuale di CO2-eq fino a 27,2 kg per famiglia all'anno, diviso per 1000, per arrivare a 952.416 tonnellate di CO2-eq risparmiate. Un risparmio di CO2-eq fino a 27,2 kg all'anno per famiglia, derivante dalla riduzione della temperatura di lavaggio da 40°C a 30°C, si basa sulla riduzione della temperatura di lavaggio dal ciclo Cotone 40°C al ciclo Cotone 30°C, usando un detergente in polvere, una lavatrice con capacità di 8 kg e con un impatto sul Potenziale di Riscaldamento Globale (GWP) della fase di utilizzo inferiore del ~ 25%. In termini reali, riduce l’equivalente di CO2 da 1436 Kg CO2-eq a 1164Kg CO2-eq in dieci anni o fino a 27,2Kg di CO2-eq ogni anno per famiglia, sulla base di una famiglia con una media di una lavatrice. Per maggiori informazioni: Electrolux The Truth About Laundry 2021

Metodologia - I risultati della ricerca si basano su dati quantitativi raccolti da 14.000 persone in quattordici mercati europei. OnePoll, una società di ricerche di mercato basata su sondaggi, ha gestito lo studio in collaborazione con Electrolux e i suoi partner. Il sondaggio è stato condotto tra il 20 dicembre 2022 e il 16 gennaio 2023 e i dati sono stati raccolti tra la popolazione generale dei seguenti Paesi: Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito. I dati sono stati ponderati per ogni Paese al fine di garantire un'accurata rappresentazione per età, stato civile, reddito/classe sociale, etnia e regione. Per una statistica del 50%, il margine di errore del campionamento su 1.000 intervistati è di ±3,1%. Per statistiche minori o maggiori, il margine di errore diminuisce e scende all'1,9% per una statistica del 10% o del 90%. Ciò si basa sul fatto che tutti i Paesi hanno 1.000 intervistati per mercato. Questo margine di errore è ridotto e rende i dati altamente affidabili.

       
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