Fabrizio Vallari
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Apprendimento digitale: la situazione in Italia dopo la pandemia
La piattaforma di apprendimento digitale delle lingue Preply ha condotto uno studio per analizzare quali paesi offrono le migliori condizioni per l'e-learning.
In Italia nessun miglioramento per quanto riguarda la didattica a distanza. L'offerta di corsi universitari online cala del 24%. La Danimarca è il paese che offre le migliori condizioni per l'apprendimento digitale.
Per due anni consecutivi la piattaforma di apprendimento digitale Preply ha condotto uno studio che esamina l'ambiente della didattica a distanza di 32 paesi nel mondo al fine di scoprire non solo quali siano i paesi più efficienti per l'e-learning ma anche se i due anni di pandemia hanno portato ad un miglioramento nelle condizioni offerte dai vari paesi per l'apprendimento digitale.
I due anni di pandemia hanno reso necessaria la possibilità per gli alunni di frequentare le lezioni da casa. Sebbene ora sia finalmente possibile per gli studenti ricominciare a partecipare alle lezioni in presenza, ci si è resi conto di quanto sia necessario rinforzare la struttura dell'apprendimento digitale. Come si sono comportati i vari paesi in questo?
Mentre ad inizio pandemia l'Italia si trovava al 22° posto nel confronto internazionale, la classifica aggiornata rende chiaro che altri paesi hanno fatto un uso migliore dell'opportunità di promuovere l'istruzione digitale e l'e-learning: l'Italia è così scivolata al 27°, superata da Slovacchia, Spagna e Portogallo. Punto di forza dell'Italia è l'alta percentuale di abitazioni che dispongono di un computer (88%).
Discesa in classifica anche per Svizzera e Finlandia, prima nella top10 ed ora rispettivamente al 15° e 19° posto. Chiude la classifica l'Irlanda, sorpassata da Turchia e Messico, in coda alla classifica del 2020.
L'E-Learning Index esamina lo stato attuale delle infrastrutture digitali, la diffusione dell'istruzione online e il mercato dell'e-learning in 32 paesi del mondo. Un confronto tra i dati del 2020 e del 2021 permette di valutare i progressi e le regressioni dei paesi analizzati. I risultati dell'E-Learning Index rendono chiaro che praticamente tutti i paesi si sono orientati verso una migliore offerta educativa digitale, tuttavia, alcuni paesi hanno reagito in modo molto più rapido e flessibile.
"Da quando abbiamo pubblicato il primo E-Learning Index nel 2020, abbiamo seguito da vicino tutti gli sviluppi riguardanti l'espansione delle infrastrutture di didattica a distanza. Un anno dopo, è il momento di rivalutare lo stato attuale del fenomeno in tutto il mondo e documentare gli sviluppi su base continua", afferma Kirill Bigai, Ceo di Preply. "La domanda di offerte di apprendimento digitale continua ad essere enorme. Mentre Preply contava circa due milioni di lezioni offerte e 10.000 insegnanti all'inizio del 2020, un anno dopo contiamo oltre dieci milioni di lezioni e circa 40.000 insegnanti di 190 paesi".