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Green Retail  - Agrifood Future 2024: luci e ombre del settore agroalimentare italiano
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Innovazione & Ricerca A cura di: Michele Pacillo

Agrifood Future 2024: luci e ombre del settore agroalimentare italiano

Prime evidenze da Agrifood Future: crescono le soluzioni digitali per la tracciabilità (+22%), ma il carbon farming si conferma una pratica ancora poco adottata in Italia (9%). Il cambiamento climatico impatta negativamente sul settore.

 A Salerno è in corso Agrifood Future 2024, la manifestazione organizzata da Unioncamere e Camera di Commercio di Salerno. Diversi gli spunti già emersi durante le prime giornate.

 

Osservatorio Smart AgriFood

Una ricerca dell’Osservatorio Smart AgriFood della School of Management del Politecnico di Milano e del Laboratorio RISE (Research & Innovation for Smart Enterprises) dell’Università degli Studi di Brescia ha evidenziato come nel 2023, il mercato dell'Agricoltura 4.0 in Italia abbia raggiunto un valore di 2,5 miliardi di euro, segnando un +19% rispetto all'anno precedente. Il settore continua a mostrare un interesse per le soluzioni digitali, con un aumento delle soluzioni innovative disponibili sul mercato (+10%) e dei provider tecnologici (+13%).

Secondo il report, i processi basati sull’intelligenza artificiale guideranno la trasformazione del settore agroalimentare. Rimane, tuttavia, centrale l’esigenza di fornire maggiore supporto alle piccole e medie imprese nei processi di transizione digitale. In particolare le aziende agricole si stanno focalizzando su soluzioni di software necessarie per l'integrazione dei dati e la gestione efficiente delle risorse.

Tuttavia se, come ha dichiarato il direttore scientifico dell’evento, Alex Giordano, “la combinazione di innovazione tecnologica e rispetto per l'ambiente può essere la chiave per un'agricoltura più resiliente e competitiva", il carbon farming - pratica agricola che mira a catturare e immagazzinare carbonio nel suolo per ridurre le emissioni di gas serra e preservare la biodiversità - resta ancora molto limitato in Italia, con solo il 22% delle aziende che dichiara di conoscerlo e solo il 9% che lo adotta effettivamente.

La tracciabilità digitale si conferma uno strumento chiave per garantire trasparenza lungo la filiera, con il mercato delle soluzioni digitali per la tracciabilità che registra un  +22% nel 2023. Il report sottolinea come le tecnologie come l'Internet of Things, il Cloud e la Blockchain stiano trasformando il modo in cui i dati vengono raccolti e condivisi, migliorando la visibilità e la sicurezza delle informazioni lungo la supply chain.

 

Rapporto annuale sull’agroalimentare italiano

Altre evidenze sono emerse dal Rapporto annuale sull’agroalimentare italiano presentato dall’Istituto Tagliacarne e Unioncamere.

Secondo il report, il cambiamento climatico impatta negativamente sul settore agricolo italiano, riducendo il valore aggiunto del -2,5% nel 2023. La produzione di vino è crollata del -17,4% e quella di frutta del -11,2%, mentre il comparto florovivaistico e quello dell'olio d'oliva hanno registrato cali rispettivamente del -3,9% e del -3%​. Tuttavia, alcune colture come quelle industriali (+10,2%) e i cereali (+6,6%), hanno registrato un'annata favorevole.

Il rapporto evidenzia come l’Agrifood continui ad essere una colonna portante dell'economia italiana: l'intera filiera rappresenta il 27% del fatturato delle imprese nazionali, con una quota che sale al 29% nel Mezzogiorno, nonostante l'apparente contenimento del peso economico del settore (il 4,2% del valore aggiunto totale, con il 2,2% per l'agricoltura e il 2,0% per l'alimentare).

Consapevoli che il cambiamento climatico rappresenti una minaccia sempre maggiore, oltre l'80% delle imprese agricole sul territorio nazionale e il 90% nel Mezzogiorno ha investito in tecnologie per ridurre o annullare l'impatto ambientale” ha dichiarato il presidente di Unioncamere, Andrea Prete.

Negli ultimi 40 anni, si è registrata una significativa riduzione del numero di imprese agricole (-66%), fenomeno che ha visto un’accelerazione negli ultimi due decenni a causa della difficoltà nel mantenere la sostenibilità economica delle piccole aziende. Tuttavia, si è assistito ad un aumento del 15,1% delle società di capitali nel settore agricolo, un segno di trasformazione e professionalizzazione del settore.

Il 64,5% ha investito nel miglioramento delle competenze tecnico-professionali del proprio personale, mentre il 44,9% ha puntato su nuove competenze, confermando l'importanza della formazione per affrontare le sfide del futuro.

L’indagine prevede una crescita del fatturato per il settore agroalimentare del Mezzogiorno nel 2024-2025. Circa il 40% delle imprese si aspetta un aumento entro il 2025, con una maggiore attenzione a digitalizzazione, tecnologie avanzate e responsabilità ambientale.

       
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