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Green Retail  - Refurbed pianta il milionesimo albero grazie alla vendita del milionesimo dispositivo ricondizionato
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Anno 2021 A cura di: Redazione GreenRetail

Refurbed pianta il milionesimo albero grazie alla vendita del milionesimo dispositivo ricondizionato

Nel 2017, anno della sua fondazione, l'azienda stabilì che venisse piantato un albero per ogni prodotto venduto.

Refurbed vuole stimolare a ripensare i propri consumi quotidiani e esamina le abitudini che spesso mettono a rischio i polmoni verdi del Pianeta attraverso un sondaggio: - il 78% conosce i rischi derivanti dall’abbandono dei rifiuti in montagna - per il 42% il rumore ambientale non è una forma di inquinamento - il 57% viaggia verso le località montane più inflazionate - il 46% coglie volontariamente fiori e piante portando a casa souvenir naturali.

Refurbed, il marketplace online per l’elettronica completamente ricondizionata, mette a segno un ulteriore successo ecosostenibile piantando il milionesimo albero grazie alla vendita del suo milionesimo dispositivo.

Nel 2017, anno della sua fondazione, refurbed ha stabilito che venisse piantato un albero per ogni prodotto venduto, contribuendo alla riforestazione di Haiti, Indonesia, Kenya, Madagascar, Mozambico e Nepal. Un successo decisivo ed ecosostenibile ottenuto in collaborazione con Eden Reforestation Projects, per contrastare in modo efficace le emissioni di CO₂. Sono circa 33.000 le tonnellate di diossido di carbonio risparmiate insieme a più di 183 tonnellate di rifiuti elettronici.

Stando al Global Forest Watch, nel solo 2020 sono scomparsi 12,2 milioni di ettari di foreste tropicali, particolarmente fertili e preziose per l’intero ecosistema. Tra le attività che contribuiscono a questo enorme disboscamento, è certamente da annoverare l’estrazione di materiali come il tantalio, il cobalto e l’oro. Circa il 50% del tantalio utilizzato a livello mondiale, un quarto del cobalto e circa il 10% della produzione di oro sono destinati all’industria elettronica e vengono impiegati nella produzione di smartphone e tablet. Ma non finisce qui: per produrre un singolo smartphone, ad esempio un iPhone 11 di Apple, vengono generati 79 kg di CO₂ e consumati 13.000 litri d’acqua.

L’attività di refurbed permette di contrastare buona parte di questo spreco ma l’estinzione di così tante specie di alberi è dovuta a diversi fattori tra cui rischi naturali, clima, disboscamento, e soprattutto ai comportamenti sbagliati delle popolazioni di tutto il mondo che portano a incendi e all’alterazione di un intero ecosistema. A questo proposito, refurbed ha condotto un sondaggio su un target di consumatori tra i 21 e i 55 anni per valutare il loro grado di consapevolezza ambientale quando si trovano in località montane e per capire quanto essi siano davvero a conoscenza di cosa significhi agire a favore della tutela dell’ambiente.

Circa il 78% dei rispondenti ha dichiarato di conoscere i rischi derivanti dall’abbandono dei rifiuti in montagna e il 22% ha invece ammesso di sapere quali siano i rischi ma di non trovare percorsi montani ben attrezzati per contenere rifiuti di ogni genere. Eppure, bisogna sempre avere fiducia negli altri, il 44% dei rispondenti dichiara di raccogliere i rifiuti trovati a terra se c’è un cestino nelle vicinanze, il 39% non raccoglie i rifiuti prodotti da altre persone.

Questa consapevolezza viene però a mancare quando si parla di altri fattori che mettono altamente a rischio l’ecosistema. Ad esempio, il 42% del cluster sostiene che il rumore ambientale non sia una forma di inquinamento e il 38% crede che possa essere fastidioso solo per le persone. Tutti gli animali hanno un ruolo preciso nell’equilibrio dell’ambiente in cui vivono; per questo è buona regola non solo non far loro del male ma non disturbare le loro vite e le loro abitudini. Molto spesso non si lascia “respirare” la natura. L’eccessiva presenza di persone altera l’equilibrio dell’habitat. Ne è la prova il 57% dei rispondenti che tende a viaggiare verso le località montane più inflazionate, contro un 32% che preferisce andare in località famose ma in bassa stagione.

In molti, il 45%, ammette di trovarsi a danneggiare fiori e piante quando cammina fuori dai percorsi tracciati e il 46% coglie volontariamente fiori e piante portando a casa elementi naturali come se fossero souvenir. Comportarsi con rispetto nei confronti di fiori, piante, nidi e tane vuol dire evitare di sconvolgere l’esistenza di un intero ecosistema, in bilico su equilibri fragili e delicati. Strappare piante, fiori, rami, foglie o incidere tronchi, ostacola i naturali processi di ricostruzione della vegetazione.

Inoltre raccogliere un fiore, una pianta o semplicemente spostarla, potrebbe privare un animale del suo cibo o della sua tana, ed è così che si innescano una serie di reazioni che portano inevitabilmente e lentamente alla distruzione di boschi e foreste. Inoltre, gli esperti dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) hanno determinato che circa un terzo delle oltre 58.000 specie di alberi nel mondo è attualmente a rischio di estinzione. La percentuale più elevata di specie minacciate si trova nelle regioni tropicali dell'Africa, in particolare nelle isole del Madagascar e nelle Mauritius, dove rispettivamente il 59% e il 57% di tutte le specie di alberi sono in pericolo e 142 specie di alberi sono già state classificate come estinte.

"Non esiste un pianeta B, scrive giustamente Mike Berners-Lee. Limitare lo spreco di risorse non rinnovabili e preservare l'ecosistema per il futuro delle prossime generazioni deve avere la priorità assoluta. L’unico modo per raggiungere questi obiettivi è quello di rivedere e ripensare le nostre abitudini di consumo. In questo le aziende di elettronica di consumo hanno una responsabilità enorme e devono impegnarsi per rendere i prodotti più facili da riparare", ha dichiarato Peter Windischhofer, co-fondatore e CEO di Refurbed.

Nel settore dell’elettronica di consumo, basterebbe aumentare il ciclo di vita di smartphone e tablet per contribuire alla tutela dell’ambiente. I dispositivi elettronici nel corso della loro vita consumano poca corrente elettrica, tuttavia la loro produzione divora ingenti quantità di energia e materie prime. “I dispositivi ricondizionati sono la migliore alternativa ai dispositivi di nuova produzione, poiché questi non hanno un impatto sull’ambiente“, continua Windischhofer. “La responsabilità di un'azienda tecnologica non ricade solo sugli azionisti. Coloro che si concentrano solo su un prezzo delle azioni in forte aumento perdono di vista qualcosa di più essenziale, vale a dire l'ambiente, le risorse e un pianeta degno di essere vissuto per i nostri figli e nipoti.”

Refurbed è l’e-commerce specializzato nella vendita di smartphone, portatili e tablet ricondizionati. I dispositivi, fino al 40% più convenienti e al 100% ecosostenibili, vengono sottoposti a test rigorosi e a un accurato processo di ricondizionamento che include fino a 40 fasi di lavorazione. Sono inoltre coperti da una garanzia minima di 12 mesi. Nel 2018 si è classificata tra le 3 startup tech più sostenibili d’Europa presso il Green Alley Award. Nello stesso anno, l’azienda ha ottenuto il secondo posto nella categoria "Climate Impact Battle 2018" durante lo Slush Festival di Helsinki, l’evento dedicato alle startup più importante del mondo. Refurbed è attiva in Italia, Austria, Germania, Polonia, Irlanda e Svezia, con un importante progetto di espansione su nuovi mercati in atto.

       
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