Redazione GreenRetail
Anno 2021
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Ministero della salute e Assobibe firmano un nuovo impegno per un uso corretto dello zucchero
L’accordo prevede un nuovo taglio del 10% dello zucchero immesso in consumo.
Proseguendo il percorso intrapreso con il protocollo siglato nel 2015, Assobibe, associazione di Confindustria che rappresenta le aziende produttrici di bevande analcoliche, sigla un nuovo impegno con il Ministero della salute per offrire sempre meno zuccheri e calorie nei soft drinks e fissare nuovi obiettivi di autoregolamentazione nelle attività di marketing, pubblicità e vendita, con particolare attenzione ai bambini e ragazzi.
L’accordo prevede un nuovo taglio del 10% dello zucchero immesso in consumo nel biennio 2020-2022.
Al fine di tutelare i consumatori più giovani, inoltre, l’accordo prevede l’astensione dalla vendita diretta di bevande zuccherate anche nelle scuole superiori. Un ulteriore impegno preso dalle aziende produttrici, che già oggi non vendono direttamente bevande analcoliche nelle scuole primarie e offrono solo versioni senza zuccheri aggiunti nelle scuole secondarie.
Non da ultimo, il protocollo eleva a 13 anni la soglia per l’astensione da attività di promozioni e marketing nei canali diretti ai bambini, contenuta nel codice di autoregolamentazione Assobibe in vigore dal 2006.
“Questo nuovo accordo è espressione della volontà delle aziende produttrici di impegnarsi a collaborare attivamente con il Ministero della salute per contrastare gli effetti di un consumo eccessivo di zuccheri, offrire soluzioni di consumo alternative nell’apporto calorico e diffondere stili di vita ancora più all’insegna dell’equilibrio nutrizionale – dichiara Giangiacomo Pierini (nella foto), Presidente Assobibe –. Il percorso intrapreso con il ministero ci ha portato negli ultimi dieci anni a ridurre del 27% lo zucchero immesso sul mercato. Le versioni senza calorie delle bevande analcoliche, prive di impatto nutrizionale, sono cresciute del 74%. Ma il nostro impegno va oltre le logiche di vendita: vogliamo aiutare i consumatori a essere sempre più consapevoli delle loro scelte nutrizionali. Per questo, oltre a offrire prodotti a ridotto impatto nutrizionale, raccogliamo la sfida di educare al bilancio calorico, alla moderazione e a stili di vita attivi anziché sedentari”.