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Green Retail  - Creatività e Innovazione nella Supply Chain
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Anno 2019 A cura di: Redazione GreenRetail

Creatività e Innovazione nella Supply Chain

Number1 sceglie di investire nel futuro.

Cambiare paradigma è l’unico modo per poter creare valore per tutti i portatori di interesse di un’azienda: azionisti, dipendenti, clienti e comunità in cui operano.

Si è concluso a Milano l’incontro “Genio, creatività e innovazione nella Supply Chain”. Nel meraviglioso scenario de La Vigna di Leonardo, luogo incantato in cui visse Leonardo Da Vinci, Number1 ha voluto raccontare il percorso affrontato in questo ultimo anno e mezzo durante il quale si è investito tantissimo nel reengineering aziendale.

Renzo Sartori, Presidente di Number1 (nella foto), ha spiegato il significato di un evento così particolare, a partire dalla location d’eccezione: “Abbiamo scelto un luogo di Cultura, l’elemento che permette alle persone di relazionarsi con la realtà. E anche perché l’economia e il lavoro sono strettamente collegate alla Cultura. Abbiamo individuato questa location per regalare un momento esclusivo ai nostri Clienti, che hanno risposto con interesse al nostro invito. Questo, con l’intento di caratterizzare fortemente la serata con la figura di Leonardo, uno dei simboli del Rinascimento italiano ed europeo: genio, creatività e innovazione infatti sono tre parole che sintetizzano un personaggio unico come Leonardo, ma allo stesso tempo sono tre parole che devono essere impresse nel DNA di un’azienda come Number1. Per continuare ad essere leader nel nostro settore dobbiamo vincere le sfide che il mercato ci pone di fronte ogni giorno, e per farlo abbiamo bisogno di genio, creatività e innovazione. Mi piace infine sottolineare il valore altamente simbolico del luogo in cui ci siamo trovati, questo luogo che è stato la casa di Leonardo: la casa è il luogo in cui ci si ritrova, ci si confronta, si discute tutti insieme. Anche per questo motivo oggi siamo qui”.

UN PERCORSO INIZIATO NEL 2018

Davide Villani, Direttore Generale di Number1, ha invece illustrato il processo iniziato nei primi mesi del 2018 che ha permesso a Number1 Logistics Group di riuscire ad investire nell’innovazione, nonostante le criticità di un mercato ultra competitivo come quello della logistica: “Nell’ultimo anno e mezzo abbiamo messo in atto un programma straordinario di investimenti per il reengineering della nostra azienda. Del resto nel mondo attuale le persone corrono sempre più veloci e tutti sono concordi nel credere che continueremo a vivere una fase di cambiamenti continui nei modelli di distribuzione. Il nostro settore attraversa una crisi epocale e, proprio per questo, diventa sempre più difficile reperire risorse da dedicare agli investimenti. Ad inizio 2018 abbiamo deciso di andare in controtendenza: eravamo sicuri che facendo economie di scala saremmo riusciti a liberare risorse per investire sul futuro, e così è stato. Oggi, dopo 18 mesi, questi sforzi e questi progetti stanno entrando nel quotidiano della vita aziendale. Siamo sicuri che, se vogliamo continuare ad essere leader nel nostro settore (il fatturato del 2018 ha superato i 280 milioni di euro), questa sia la via da seguire. Alzare i prezzi o ridurre i servizi sono vicoli ciechi in cui non vogliamo assolutamente entrare”.

Il mondo della supply chain in questi anni ha vissuto una rivoluzione profonda, come ha ben sottolineato anche il Professor Alessandro Perego, Direttore del Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano: “L’aspettativa di servizio dei consumatori è sempre più alta e le aziende devono adeguarsi. Per farlo è indispensabile conoscere e utilizzare la tecnologia, sfruttando al meglio potenzialità e strumenti che fino a poco tempo fa non esistevano. L’agilità deve essere un tratto determinante per un’azienda che voglia continuare ad essere leader nel suo mercato di riferimento, così come la capacità di intercettare sul nascere le nuove tendenze di mercato.” Ecco spiegato il senso degli investimenti fatti da Number1 per essere in grado di rispondere alle nuove esigenze del mercato nel minor tempo possibile, riuscendo allo stesso tempo a fornire un servizio elevato. “È vero, la complessità aumenta giorno dopo giorno” ha concluso Perego, “ma questo problema può essere compensato dall’attento utilizzo di reattività, visibilità, flessibilità e capacità di gestire il rischio”. Perché questo sia possibile diventa fondamentale la conoscenza interna dei processi da parte di tutto lo staff, e una visione di medio-lungo periodo per gli azionisti. In quest’ottica dunque, la sostenibilità diventa un asset fondamentale, come dimostra il recentissimo ampliamento in chiave tutta green dell’hub Number1 di Isola Rizza (Verona).

CAMBIO DI PARADIGMA

Eric Ezechieli, Co-Founder Evolution Officer di Nativa, ha concluso illustrando come sarà il business del futuro, un business che dovrà necessariamente passare per nuovi modelli di sostenibilità: “Le B Corp, le Benefit Corporations, sono una realtà concreta in tutto il mondo. Un’azienda oggi non può permettersi di creare valore soltanto per gli azionisti, ma deve farlo per tutti i portatori di interesse vicini all’azienda. Noi siamo convinti che questo sia lo sviluppo fondamentale per la logistica ma anche per tutti i tipi di azienda che vogliano essere davvero sostenibili. Oggi i cambiamenti viaggiano con ritmi di accelerazione esponenziali, non possiamo più permetterci di applicare vecchi schemi e modi di pensare figli di un mondo che non esiste più. Bisogna cambiare paradigma, come ha fatto Number1 con il processo iniziato ormai più di un anno fa e che si è rivelato vincente”.

       
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