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Green Retail  - Verso una finanza sostenibile per l'Europa
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Anno 2018 A cura di: Redazione GreenRetail

Verso una finanza sostenibile per l'Europa

Il piano d'azione della Commissione Europea per un'economia più verde e pulita.

La Commissione europea ha presentato la  strategia per la realizzazione di un sistema finanziario che sostenga il programma dell'Unione per il clima e lo sviluppo sostenibile.

A fronte di un pianeta sempre più esposto alle conseguenze imprevedibili del cambiamento climatico e dell'esaurimento delle risorse, s'impone un'azione urgente per adeguarsi a un modello più sostenibile. Per conseguire gli obiettivi dell'UE per il 2030 concordati a Parigi, in particolare la riduzione del 40% delle emissioni di gas a effetto serra, occorrono investimenti supplementari dell'ordine di 180 miliardi di euro all'anno. Per questo motivo, partendo dalle raccomandazioni avanzate dal gruppo di esperti ad alto livello sulla finanza sostenibile, la Commissione definisce oggi una tabella di marcia per rafforzare il ruolo della finanza nella realizzazione di un'economia efficiente che consegua anche obiettivi ambientali e sociali.

Il piano d'azione odierno sulla finanza sostenibile fa parte degli sforzi messi in atto nell'ambito dell'Unione dei mercati dei capitali per collegare la finanza alle esigenze specifiche dell'economia europea, a vantaggio del pianeta e della nostra società. Si tratta inoltre di uno dei passi fondamentali verso l'attuazione dello storico accordo di Parigi e dell'agenda dell'UE per lo sviluppo sostenibile.

Il primo Vicepresidente Frans Timmermans ha dichiarato: “ La transizione verso un'economia più verde e sostenibile è benefica per la creazione di posti di lavoro, per le persone e per il pianeta. Oggi ci assicuriamo che il sistema finanziario operi in questa direzione. Le nostre proposte consentiranno agli investitori e ai singoli cittadini di effettuare una scelta chiara, di modo che il loro denaro sia utilizzato in maniera più responsabile e a beneficio della sostenibilità.”

Valdis Dombrovskis, Vicepresidente responsabile per la Stabilità finanziaria, i servizi finanziari e l'Unione dei mercati dei capitali, ha affermato: “Ispirandoci al lavoro svolto dal gruppo di esperti ad alto livello, oggi presentiamo i nostri piani per una riforma di ampio respiro che potrebbe rappresentare il parametro di riferimento mondiale per la finanza sostenibile. Soltanto con l'aiuto del settore finanziario possiamo soddisfare il fabbisogno di finanziamento di 180 miliardi di euro l'anno per conseguire i nostri obiettivi in termini di clima e di energia, contribuendo così ad un futuro sostenibile per le prossime generazioni.”

Jyrki Katainen, Vicepresidente responsabile per l'Occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività, ha dichiarato: "L'UE è già in prima linea negli investimenti nell'efficienza delle risorse e nelle infrastrutture sociali mediante il Fondo europeo per gli investimenti strategici.Almeno il 40% degli investimenti infrastrutturali del FEIS sarà destinato ai progetti che contribuiscono al conseguimento degli obiettivi di Parigi per contrastare i cambiamenti climatici. Al tempo stesso, creare le condizioni propizie agli investimenti sostenibili da parte degli investitori privati è fondamentale ai fini della transizione ad un'economia circolare più pulita e più efficiente sotto il profilo delle risorse.”

Miguel Arias Cañete, Commissario per l'Azione per il clima e l'Energia, ha dichiarato: “Gli investimenti globali sono la chiave per lottare contro i cambiamenti climatici e sono già in atto investimenti per migliaia di miliardi in soluzioni come le energie rinnovabili e l'efficienza energetica. L'accordo di Parigi costituisce una formidabile opportunità di investimento: dobbiamo chiederci come sfruttarla appieno. Il piano d'azione odierno contribuirà a fare del settore finanziario europeo una delle principali mete al mondo per gli investimenti nelle tecnologie verdi”.

Elementi principali del piano d'azione

Un anno fa la Commissione ha incaricato il gruppo di esperti ad alto livello sulla finanza sostenibile di predisporre un pacchetto di raccomandazioni rivolte al settore finanziario per sostenere la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio. Prendendo le mosse dalla relazione finale del gruppo, la Commissione propone oggi una strategia dell'Unione in materia di finanza sostenibile, con una tabella di marcia che delinea i lavori e le iniziative future in cui saranno coinvolti tutti i soggetti interessati del sistema finanziario, Tra le azioni proposte:

Creare un linguaggio comune per la finanza sostenibile, ovvero un sistema unificato di classificazione dell'UE o “tassonomia” per definire ciò che è sostenibile e identificare gli ambiti in cui gli investimenti sostenibili possono incidere maggiormente.

Creare marchi UE per i prodotti finanziari verdi sulla base di questo sistema di classificazione dell'UE, permettendo così agli investitori di individuare agevolmente gli investimenti che rispettano i criteri ambientali o di basse emissioni di carbonio.

Chiarire l'obbligo, per i gestori di attività e gli investitori istituzionali, di tenere conto dei fattori di sostenibilità nel processo di investimento e di rendere più stringenti gli obblighi di comunicazione. Imporre alle imprese di assicurazione e di investimento di consigliare i clienti in base alle loro preferenze in materia di sostenibilità.

Integrare la sostenibilità nei requisiti prudenziali: le banche e le imprese di assicurazione sono una fonte importante di finanziamento esterno per l'economia europea. La Commissione esaminerà la fattibilità di una ricalibrazione dei requisiti patrimoniali delle banche (il cosiddetto “fattore di sostegno verde”) per gli investimenti sostenibili, quando si giustifica sotto il profilo del rischio, al tempo stesso assicurando la tenuta della stabilità finanziaria.

Migliorare la trasparenza per quanto riguarda le comunicazioni societarie: si propone di rivedere le linee guida sulle informazioni non finanziarie per allinearle maggiormente alle raccomandazioni della task force del Consiglio per la stabilità finanziaria sull'informativa finanziaria collegata al clima.

Contesto

Adottando l'accordo di Parigi sul cambiamento climatico e l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile, l'UE e i governi del mondo si sono impegnati a favore dell'obiettivo di un'economia e una società più sostenibili. L'UE si sta già rivelando determinante grazie al quadro dell'UE in materia di energia e clima, all'Unione dell'energia, al piano d'azione per l'economia circolare, all'attuazione dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile da parte dell'UE

Per conseguire una crescita più sostenibile, occorre che ciascun attore della società faccia la sua parte e il sistema finanziario non fa eccezione. Riorientare i capitali privati verso investimenti più sostenibili comporta un riesame globale del funzionamento del nostro sistema finanziario. Si tratta di un passo necessario per consentire all'UE di rendere più sostenibile la crescita economica, garantire la stabilità del sistema finanziario e promuovere maggiore trasparenza e una visione a lungo termine nell'economia. Questa impostazione è alla base anche del progetto per l'Unione dei mercati dei capitali.

Nel 2016 la Commissione ha istituito un gruppo di esperti ad alto livello sulla finanza sostenibile. Esso è composto da 20 esperti ad alto livello della società civile, del settore finanziario, del mondo accademico e da osservatori delle istituzioni europee e internazionali. Nel giugno 2018 il gruppo ha pubblicazione la sua relazione finale, nella quale presentava otto azioni prioritarie identificate come gli elementi costitutivi fondamentali per realizzare un'azione significativa in materia di finanza sostenibile. Il piano d'azione odierno si fonda sulle raccomandazioni del gruppo di alto livello.

I lavori su una serie di raccomandazioni chiave della relazione sono stati esaminati nella relazione intermedia del 13 luglio 2017. Da parte sua, la Commissione ha già proposto di includere fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) nei mandati delle autorità europee di vigilanza. Inoltre ha condotto una consultazione pubblica sugli obblighi degli investitori istituzionali e dei gestori di attività per quanto riguarda la sostenibilità.

       
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