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Green Retail  - La gestione dei rifiuti sarà la sfida di questo millennio
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Anno 2018 A cura di: Redazione GreenRetail

La gestione dei rifiuti sarà la sfida di questo millennio

PolyCE, Scrreen, Collectors: l’Europa che si interroga ad alti livelli sui rifiuti. E cerca risposte concrete.

Se quella della gestione dei rifiuti sarà la sfida di questo millennio – sfida già entrata nel pieno della sua forza – l’Europa non si tira indietro: ultimamente ci sono state, e ancora ci saranno, diverse occasioni per interrogarsi ad alti livelli su questi temi, cercando delle risposte concrete e innovative.

Gli aggiornamenti che coinvolgono anche Ecodom sono relativi ai progetti PolyCE, SCRREEN e Collectors.

Per quanto riguarda PolyCE, il workshop organizzato da Ecodom in Germania, a Essen, con il supporto dell’Università delle Nazioni Unite è stato senza dubbio un momento di confronto importante e produttivo. “In questa occasione abbiamo avuto diverse conferme, ma anche critiche e suggerimenti da parte di chi opera nel riciclaggio della plastica – commenta Luca Campadello, responsabile del progetto per Ecodom – L’interesse è alto, perché si tratta di un tema molto sentito, e la discussione sul lavoro di analisi della filiera e del mercato ci ha dato modo di definire i prossimi passi della ricerca”.

Oggetto dell’incontro è stata la discussione dei risultati preliminari dell’analisi quantitativa sulla filiera della plastica (dalla produzione, alla raccolta, al riciclaggio) e dell’analisi del prezzo di mercato delle plastiche riciclate post-consumo. Si è preso in considerazione l’impatto dei miglioramenti apportabili dalle innovazioni introdotte dal progetto PolyCE lungo tutta la filiera. I riciclatori hanno confermato che le migliorie dovrebbero portare, da un lato, all’aumento della valorizzazione della plastica post-consumo da RAEE, dall’altro alla stabilizzazione dell’andamento dei prezzi, con la creazione di un mercato stabile e competitivo in quanto indipendente dalle frequenti oscillazioni di prezzo che caratterizzano invece il materiale vergine. 

Seconda occasione di riflessione è stata offerta dal progetto SCRREEN, dedicato alle Materie Prime Essenziali (in inglese CRM, Critical Raw Materials). Nell’ambito di questa iniziativa un importante workshop si è svolto nel mese di luglio 2018 a Roma: tema, l’Economia Circolare. I RAEE sono senza dubbio i grandi protagonisti, insieme a batterie e veicoli a fine vita, poiché è in questi rifiuti che si possono facilmente trovare questi materiali. Dalla discussione è emerso che Economia Circolare non può significare solo il mero riciclaggio del rifiuto. Lungi da una visione così parziale, l’impegno deve dunque coinvolgere tutta la filiera, da chi progetta – in quanto la progettazione è un passaggio fondamentale per una migliore gestione del fine vita – a chi utilizza (il cittadino) che deve acquisire conoscenza e responsabilizzarsi.

Ma non solo: “C’è anche una responsabilità politica – spiega Campadello – in quanto gran parte dei rifiuti prende canali non corretti, il che ha come diretta conseguenza che l’industria dei CRM fatichi a decollare per mancanza di quantitativi adeguati. A questo si aggiungono i problemi di sostenibilità economica che rendono sempre più pressante la necessità di ricercare processi più efficienti”. Per approfondire, potete leggere l’articolo “I superpoteri delle Nuove Materie Prime Essenziali” in cui avevamo presentato il progetto.

Ultimo, ma non per importanza, il progetto Collectors, che organizzerà a settembre 2018 una conferenza a Malta con un focus specifico sulla raccolta dei rifiuti nelle isole e nelle aree remote. Sarà una prima occasione per tirare le somme del lavoro fatto, che mira a identificare e mettere in luce buone pratiche di raccolta e smistamento dei rifiuti per armonizzare i diversi sistemi di raccolta, favorire la messa a disposizione di informazioni nonché dare supporto nella creazione di sistemi sempre più efficienti. I rifiuti analizzati da questo progetto sono tre categorie: Carta e Imballaggi, Rifiuti da Costruzione e Demolizione e, naturalmente, Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE).

Ecodom sta partecipando alla fase di Inventario, che prevede l’identificazione e l’armonizzazione delle informazioni esistenti sui sistemi di raccolta di questi rifiuti in Europa. Questa fase si concluderà con la presentazione dei dati raccolti su una piattaforma web per aiutare i responsabili decisionali a trovare sistemi che corrispondano ai loro bisogni. A seguito della conferenza di Malta si darà l’avvio alla seconda fase, che prevede appunto la Valutazione della performance complessiva dei sistemi di raccolta in diverse aree geografiche. La terza fase sarà quella di realizzazione vera e propria, che inizierà nel 2019 per concludersi nel giugno 2020: verrà allora stimolata l’attuazione di sistemi di raccolta più efficienti mettendo a disposizione strumenti concreti, con linee guida specifiche, raccomandazioni sull’allineamento dei diversi livelli politici coinvolti e schede dettagliate sui sistemi di raccolta dei rifiuti.

       
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