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Anno 2018 A cura di: Redazione GreenRetail

Benessere animale: Camst sale nel benchmark globale

Presentato a Londra il sesto rapporto del benchmark globale sul benessere degli animali d’allevamento.

Il benchmark BBFAW prende in esame 110 aziende dell’industria alimentare a livello globale e rappresenta uno strumento utilizzato soprattutto dagli investitori e dagli stakeholder di settore per valutare non solo le pratiche e le performance delle aziende in tema di benessere animale, ma anche la conoscenza e la trasparenza delle filiere.

Camst, azienda di punta nel settore della ristorazione in Italia, è salita a livello 4 della classifica posizionandosi tra le aziende che mostrano di voler fare progressi nell’ambito del benessere animale, registrando così un avanzamento ulteriore nella classifica rispetto all’anno precedente.

Camst considera il confinamento in gabbia delle galline una pratica negativa per il benessere degli animali e, per questo si è posta l’obiettivo di eliminare da tutte le proprie filiere uova e ovoprodotti provenienti da galline allevate in gabbia in tutte le attività dell'azienda entro il 2025. Con la collaborazione di CIWF (Compassion in World Farming), nel 2017 Camst si è impegnata ulteriormente per raggiungere entro il 2022 l’obiettivo di eliminare l’acquisto di uova provenienti da galline allevate in gabbia.

Come dichiara Francesco Malaguti, Direttore Acquisti di Camst - “siamo orgogliosi di essere migliorati nella valutazione del benchmark, salendo al livello 4 nel report di BBFAW 2017. Continueremo a lavorare per migliorare il benessere degli animali allevati nelle nostre filiere anche in futuro. Come Camst crediamo fortemente che accelerare questo percorso di miglioramento sia ormai diventata una priorità in tutta l’industria italiana.”

Per Camst la politica di rispetto del benessere animale si inserisce all’interno di un percorso più ampio, orientato alla qualità, trasparenza e sostenibilità ambientale, consapevole che sia un valore aggiunto per l’azienda e un beneficio concreto per la comunità. L’azienda di ristorazione è stata inserita insieme ad altre 6 aziende italiane che fanno parte dell’industria alimentare, in una classifica che va da un livello 1 (nel quale appaiono le aziende con i risultati migliori) a un livello 6 (dove si trovano le aziende che non inseriscono il benessere animale in agenda).

Riflettendo sui risultati di quest’anno, Elisa Bianco, responsabile del Settore Alimentare di CIWF ha commentato - “vedere 6 aziende su 7 che riconoscono il benessere animale come un aspetto importante da affrontare nelle loro politiche aziendali è un segnale importante di come anche le aziende alimentari italiane stiano ormai iniziando a considerare il benessere animale come parte integrante delle loro strategie d’impresa. Ci congratuliamo con le aziende che hanno dimostrato una posizione di leadership anche in Italia e – continua Elisa Bianco – ci auguriamo che seguano tutte la stessa strada di miglioramento, a vantaggio di una sempre migliore conoscenza delle proprie filiere e trasparenza nelle comunicazioni a investitori e consumatori.”

Il benchmark BBFAW è stato lanciato nel 2012, realizzato in collaborazione con due organizzazioni di spicco in tema di benessere animale, Compassion in World Farming (CIWF) e World Animal Protection. Nel 2014 anche la società di investimento Coller Capital si è unito come partner di questo progetto.

       
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