Fabrizio Vallari
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Le scienze del clima per un futuro resiliente: si è chiusa la conferenza annuale della Sisc a Milano
Tre giorni di dibattiti e confronti fra scienziati, economisti e decisori positivi sulle tematiche relative all’adattamento, la gestione del rischio e la costruzione di una società resiliente.
Il 24 novembre una tavola rotonda ha chiuso i lavori.
Dal 22 al 24 novembre si è tenuta a Milano la Conferenza annuale della Società Italiana per le Scienze del Clima (SISC) sui temi dell’impatto e dell’adattamento ai cambiamenti climatici. La conferenza è mirata quest’anno al confronto fra scienziati, economisti e decisori positivi sulle tematiche relative all’adattamento, la gestione del rischio e la costruzione di una società resiliente.
La conferenza, che si è svolta presso la sede di Regione Lombardia, è co-organizzato per la prima volta con Fondazione Lombardia per l’Ambiente e Regione Lombardia, insieme al Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici e con il supporto di EAERE (European Association of Environmental and Resource Economists). L'evento si è chiuso con una tavola rotonda aperta al pubblico con un confronto tra scienziati ed esponenti locali delle politiche ambientali.
“Il messaggio politico e quello scientifico dovrebbero viaggiare in sintonia per affrontare l’emergenza in corso e salvaguardare i cittadini dalle derive irreparabili causate da ulteriori emissioni climalteranti dovute ai combustibili fossili. Ognuno con le proprie competenze e responsabilità e nel rispetto reciproco dei differenti ruoli”, dice Maria Cristina Facchini, Presidente di SISC. “La responsabilità delle attività dell’uomo sul riscaldamento del clima e i rischi connessi risulta da migliaia di pagine di letteratura scientifica, oltre che dai Rapporti IPCC, l’organismo delle Nazioni Unite per la valutazione del cambiamento climatico, e non è l’espressione della opinione del singolo. Per invertire la rotta e preparare le nostre società e territori ai rischi climatici che già stiamo conoscendo dobbiamo agire compatti e tempestivamente, con il massimo di consapevolezza scientifica e tecnica sul da farsi”, conclude Facchini.
"Durante l'ultimo anno abbiamo vissuto nel nostro territorio alcuni degli impatti più severi del cambiamento climatico, come la siccità e le ondate di calore dell'estate scorsa e le tempeste dell'inizio autunno”, afferma Fabrizio Piccarolo, Direttore di Fondazione Lombardia per l’Ambiente. “La necessità di un'azione concreta, è più urgente che mai. Per poter individuare le soluzioni migliori per l'adattamento ai cambiamenti climatici abbiamo bisogno di collaborazione e scambio di conoscenza. Questa conferenza è una straordinaria opportunità per un confronto tra la scienza, la politica e la società”, conclude Piccarolo.