Fabrizio Vallari
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La Doria aderisce allo UN Global Compact
Un impegno che rappresenta un’ulteriore tappa nel percorso di crescita sostenibile dell’azienda per contribuire attivamente alle sfide globali.
La Doria, Gruppo leader nella produzione di derivati del pomodoro, sughi, legumi e succhi di frutta a marchio della grande distribuzione, controllata da società di investimento del fondo Investindustrial e partecipata da alcuni membri della famiglia Ferraioli, ha aderito allo United Nation Global Compact (UNGC), la più grande iniziativa di sostenibilità aziendale al mondo basata su dieci principi universali relativi ai diritti umani, al lavoro, all’ambiente e alla lotta alla corruzione. Con questa adesione, il Gruppo si aggiunge alle oltre 15.000 aziende e 3.000 firmatari non commerciali con sede in oltre 160 paesi e più di 70 reti locali.
“Siamo molto orgogliosi di unirci a migliaia di altre aziende a livello globale impegnate nello sviluppo di un’economia mondiale sana e sostenibile che garantisca a tutti un futuro migliore – ha dichiarato il CEO del Gruppo La Doria Antonio Ferraioli (nella foto). Consapevoli della nostra responsabilità nei confronti della Terra, della filiera, delle comunità e dei territori di riferimento, poniamo da sempre molta attenzione alle implicazioni sociali e ambientali, prima che economiche, della nostra attività al fine di conseguire una crescita sostenibile. Per questa ragione, aderiamo con entusiasmo all’appello delle Nazioni Unite che incoraggia le imprese di tutto il mondo ad allineare le proprie strategie con i Dieci Principi del Global Compact delle UN e in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) previsti dall’Agenda 2030”.
Lanciato nel 2000, il Global Compact delle Nazioni Unite è la più grande iniziativa volontaria di sostenibilità aziendale per lo sviluppo, l’attuazione e la divulgazione di pratiche responsabili. È un appello alle aziende di tutto il mondo a promuovere e rispettare i diritti umani e del lavoro, salvaguardare l'ambiente e lavorare contro la corruzione in tutte le sue forme. Le aziende firmatarie si impegnano a rendicontare annualmente le pratiche e le strategie aziendali adottate in un’ottica di sostenibilità nel lungo periodo attraverso la mappatura delle attività implementate e dei risultati raggiunti nell’arco temporale di riferimento.
L’adesione allo UN Global Compact rappresenta un ulteriore importante traguardo nel percorso di La Doria orientato all’armonizzazione degli obiettivi economici, sociali ed ambientali, un impegno che viene illustrato e rendicontato annualmente all’interno del Bilancio di Sostenibilità, di cui è stata recentemente pubblicata l’ultima edizione.
Da anni l’azienda mette in pratica azioni volte a promuovere il rispetto dei diritti umani e delle corrette condizioni di lavoro. Nel 2022 ha ottenuto la certificazione Social Footprint per la filiera del pomodoro, la prima certificazione che valuta l’impronta sociale di un prodotto attraverso l’analisi dell’organizzazione, delle persone e della filiera. Per ottenere la certificazione, il Gruppo ha mappato tutti i fornitori di pomodoro fresco, di packaging e di ingredienti e calcolato l’impronta sociale su alcuni aspetti relativi alla tutela dei lavoratori. Molto caro all’azienda è il tema relativo all’impatto ambientale delle proprie attività. Per questo motivo, il piano investimenti 2023, pari a 38 milioni di euro, prevede per l’anno in corso circa 7 milioni di euro destinati a progetti in attività Esg che permetteranno all’azienda di ridurre ulteriormente le emissioni annue di 1.000 ton Co2. La Doria si è, inoltre, impegnata con SBTi ad impostare obiettivi di breve-lungo termine di riduzione delle emissioni in linea con il net zero basato sulla scienza.