Fabrizio Vallari
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Levissima è in plastica 100% riciclata anche nel formato 50 cl
Levissima si pone l’obiettivo di raggiungere il 50% di PET riciclato all’interno di tutta la gamma dei suoi prodotti entro il 2025.
Dopo l’introduzione nel 2021 della prima gamma in Italia in 100% plastica riciclata, Levissima continua il percorso intrapreso verso un portafoglio prodotti sempre più sostenibile estendendo la gamma 100% R-PET con due nuovi formati dedicati al canale fuori casa: 50cl Naturale e 50cl frizzante.
Quest’anno Levissima è pronta per approdare anche sul canale fuori casa con l’offerta 100% R-PET che sostituisce l’offerta 30% RPET. Innovazione e sostenibilità sono le due leve su cui il canale scommette per la ripartenza post covid-19 e rappresentano perfettamente l’essenza stessa del brand.
Il termine R-PET (Recycled polietilene tereftalato) indica un polimero ottenuto tramite processi di recupero e riciclaggio del comune PET vergine, il materiale utilizzato per la creazione di diversi contenitori soprattutto per gli alimenti. Si tratta di un materiale identico per qualità, sicurezza e resistenza al PET tradizionale, che è uno dei materiali più idonei a mantenere inalterate le caratteristiche uniche di purezza originaria dell’acqua minerale, garantendo che arrivi sulle tavole dei consumatori così come sgorga alla fonte. La plastica riciclata (R-PET), inoltre, come il PET vergine, può essere riciclata molteplici volte e, per questo, ogni bottiglia può rientrare nel ciclo produttivo come componente di valore per la tutela e il rispetto dell’ambiente.
Il PET riciclato, infatti, consente di abbassare i valori dell’impronta di CO2 legata alla produzione, aumentandone la sostenibilità ambientale. Un’altra ragione per cui ricorrere a questo materiale è la sua versatilità. Con il PET riciclato è possibile ottenere un’infinità di prodotti: oltre a bottiglie anche confezioni per alimenti, fibre sintetiche, oggetti per la casa e accessori vari.
Il Gruppo San Pellegrino punta ad avviare progetti innovativi e replicabili, capaci di essere ampliati ed estesi insieme ad altri soggetti della filiera, ecco perché è tra i fondatori di Coripet, il consorzio volontario, riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente - tra imbottigliatori, converter e riciclatori - che si occupa della raccolta e del riciclo delle bottiglie in PET in nuove bottiglie. Coripet si pone l’obiettivo di trasformare un potenziale rifiuto in una preziosa risorsa da immettere nuovamente nel ciclo produttivo attraverso un approccio di economia circolare “bottle to bottle”, ossia attraverso l’attivazione di una filiera italiana chiusa per il riciclo del PET.