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Green Retail  - Responsabilità e correttezza sono le condizioni per la durabilità della Doc Prosecco
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Persone & Imprese A cura di: Fabrizio Vallari

Responsabilità e correttezza sono le condizioni per la durabilità della Doc Prosecco

L’assemblea annuale dei soci della Doc Prosecco.

Sono passati tutti all’unanimità i punti all’ordine del giorno dell’Assemblea ordinaria dei soci del Consorzio di tutela della Doc Prosecco che si è svolta negli spazi della Fiera di Santa Lucia e che ha visto un’ampia partecipazione della base sociale.

Un risultato che non ha mancato di stupire anche il Presidente del Consorzio, Stefano Zanette, il quale ha commentato: “Penso che sia, al di là della portata delle proposte avanzate, un attestato di fiducia verso l’operato del Consorzio che, in questi anni, non si è mai sottratto allo studio e al confronto, per delineare una strategia capace di assicurare un futuro alla Denominazione ed individuare soluzioni coerenti con le attese del nostro sistema produttivo.”

Proprio il tema della valorizzazione è stato il baricentro di tutti gli interventi che si sono susseguiti, ovvero come dare valore alla Denominazione e, soprattutto, come mantenerlo nel tempo.

Così, accanto alla relazione sulle attività di promozione - che hanno fatto registrare investimenti per 9.5 milioni di euro - sull’attività tutela e vigilanza - con 700 mila euro dedicati a contrastare i fenomeni lesivi della Denominazione - si è parlato di ricerca. Gli investimenti su tale area, attestatisi ad oltre 800 mila euro, sono aumentati del 115% rispetto all’anno precedente, andando a consolidare lo sforzo di giungere alla certificazione di “Denominazione Sostenibile”, che attesterà la sostenibilità del sistema produttivo del Prosecco DOC sia dal punto di vista ambientale, che economico ed etico-sociale.

In questo senso si inserisce anche l’attività del Consorzio tesa a garantire una corretta gestione delle produzioni, che non guarda esclusivamente a soddisfare la domanda del mercato ma anche le esigenze che emergono dal territorio, in primis quelle legate al rispetto dell’ambiente e delle comunità.

Appare evidente che tale attività non può prescindere, purtroppo, dall’attuale contesto geopolitico ed economico. I concetti di prudenza, flessibilità e reversibilità, oggi, sono determinati per decretare il successo di una Denominazione e, questo, l’Assemblea ha dimostrato di averlo ben presente, tant’è che le misure proposte dal Consiglio di Amministrazione sono state approvate con il voto favorevole di tutti i presenti.

“Il messaggio più importante che è emerso dall’Assemblea - ha spiegato Zanette - è che il nostro sistema produttivo ha ben compreso la necessità di conciliare l’incremento delle vendite, con il miglioramento del percepito delle produzioni e, soprattutto, garantendo la sostenibilità ambientale ed etico-sociale delle stesse, evitando, in questo modo, la banalizzazione, l’indifferenziazione e lo svilimento del prodotto, fattori capaci di compromettere le prospettive future della Denominazione.”

Il richiamo al senso di responsabilità e alla correttezza nella determinazione delle scelte - a partire dal Consiglio d’amministrazione fino ad ogni singola realtà produttiva - è stato uno dei passaggi fondamentali nella relazione del presidente Zanette, nell’ottica della “durabilità”, infatti, oggi, a fronte dell’incremento dei costi di produzione, tutta la filiera deve mantenere gli equilibri raggiunti, al fine di garantire un’equa ripartizione del valore.

       
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