Fabrizio Vallari
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Purina festeggia la Giornata del cane in ufficio con il progetto Pets at Work
L'iniziativa attiva in Italia dal 2014 per accogliere i cani dei dipendenti all’interno degli uffici, promuove i benefici del rapporto uomo-pet anche sul posto di lavoro, migliora le abitudini dei pet owner e incentiva più persone ad adottare un cane.
La Pets at Work Alliance, che conta più di 200 aziende in Europa, quest’anno ha dato il benvenuto all’italiana Fater, l’azienda dei brand Pampers, Lines, Lines Specialist e Ace.
Purina da sempre sostiene che quando i pet e le persone che li amano stanno insieme, la vita si arricchisce. Questo credo raggiunge la sua massima espressione nel progetto Pets at Work, l’iniziativa che permette ai dipendenti di vivere al massimo la relazione con i propri pet anche in ufficio e che verrà festeggiata il 23 giugno, la Giornata Mondiale del Cane in Ufficio.
I dati degli ultimi anni dimostrano che gli animali da compagnia sono sempre più presenti nelle nostre vite: 2 italiani su 5 [1] hanno scelto di accogliere almeno un pet in casa, dato che è in crescita rispetto agli anni precedenti anche per gli effetti della pandemia. I pet stanno diventando a tutti gli effetti membri della famiglia, e le nostre città si stanno adattando a questa tendenza rendendo pet-friendly sempre più luoghi pubblici. Anche le aziende si stanno muovendo in questa direzione, permettendo ai dipendenti di vivere la relazione uomo-pet anche negli spazi di lavoro con programmi di welfare aziendale come il progetto Pets at Work di Purina.
COSA NE PENSANO I PET LOVER DEL PROGRAMMA PETS AT WORK?
Gli amanti degli animali in Italia sono tantissimi e Purina ha deciso di intervistarli con l’aiuto di Wamiz, piattaforma digitale dedicata ai pet e ai loro owner. Dall’indagine [2] è emerso che più della metà dei proprietari di cani considera che lasciarlo a casa da solo per gran parte della giornata sia l’aspetto più difficile da gestire e l’87% dichiara che un progetto come Pets at Work sarebbe di grandissimo aiuto a livello organizzativo ed emotivo. Tra coloro che non hanno cani, quasi la metà dichiara che il motivo principale della propria scelta è proprio l’impossibilità nel conciliare le necessità del pet con gli impegni lavorativi e infatti il 56% degli intervistati prenderebbe in considerazione o adotterebbe un cane se avesse la possibilità di portarlo sul posto di lavoro. Ciò che mette d’accordo tutti è la consapevolezza dei benefici della presenza di cani in ufficio: tra le risposte più comuni sono state citate una migliore atmosfera in ufficio, livelli di stress ridotti e una migliore qualità di vita per i cani, che possono passare la giornata con i loro amati proprietari e con i colleghi. Un’iniziativa come Pets at Work può quindi migliorare l’equilibrio vita-lavoro dei proprietari, rendere i cani più felici e potrebbe spingere molte persone ad adottare un amico a quattro zampe.
QUAL E’ IL BILANCIO DI PURINA DOPO QUASI 10 ANNI DAL LANCIO NEGLI UFFICI ITALIANI?
Le sedi Purina di Assago, di Castiglione delle Stiviere e dello stabilimento produttivo di Portogruaro sono pet-friendly da quasi 10 anni e, grazie al programma Pets At Work, tutti i dipendenti possono lavorare quotidianamente in compagnia del proprio cane in un ambiente di lavoro più rilassato e collaborativo. Per verificare l’apprezzamento dell’iniziativa, Purina ha proposto una survey [3] ai dipendenti degli uffici di Assago, con risultati molto positivi: il 100% degli aderenti all’iniziativa Pets At Work si è infatti dichiarato soddisfatto, riconoscendo una migliore gestione del cane, meno sensi di colpa legati a lasciarlo a casa da solo e un migliore equilibrio lavoro/vita privata.
Anche chi non ha usufruito in prima persona dell’iniziativa si dice molto soddisfatto, infatti al 93% dei dipendenti piace avere pet in ufficio, perché mettono di buon umore, incoraggiano l’adozione e facilitano le interazioni con i colleghi. Oltre il 90% si dichiara orgoglioso di far parte di una realtà che sostiene ed implementa questa iniziativa e il 92% degli intervistati consiglierebbe ad amici che lavorano per altre aziende di inserire il programma Pets at Work nel loro programma di welfare.
“Siamo molto fieri di questa iniziativa, che concretizza il nostro credo: quando i pet e le persone che li amano stanno insieme, la vita si arricchisce. Anche i nostri dipendenti considerano l’iniziativa molto positiva e si reputano orgogliosi di appartenere a una realtà che incoraggia ed implementa progetti di questo tipo. Siamo inoltre felici di contribuire con la nostra esperienza ad aiutare altre aziende a intraprendere un percorso di trasformazione dell’ambiente lavorativo per accogliere i nostri amici a quattro zampe” - dichiara Rafael Lopez, Regional Director Italia e Sud Europa di Purina.
LA PETS AT WORK ALLIANCE DÀ IL BENVENUTO A FATER
Per aiutare le aziende che credono nell’iniziativa a inserirla nel proprio programma di welfare aziendale, dal 2017 Purina ha lanciato la Pets At Work Alliance, mettendo a disposizione le proprie conoscenze e la propria esperienza, realizzando un toolkit per rendere i propri uffici pet-friendly e fornire un supporto mirato più specifico per le singole realtà interessate. Sono sempre più numerose le aziende che hanno deciso di aderire alla Pets At Work Alliance, implementando la policy e il “credo” di Purina Pets At Work. E quest’anno, con l’ingresso di Fater, si contano nell’Alliance più di 10 realtà aziendali italiane e più di 200 a livello europeo.
"In Fater ci impegniamo ogni giorno per creare un clima di lavoro in cui le nostre persone possano essere felici e possano liberare al meglio il proprio talento in un ambiente rilassato e collaborativo – commenta Giulio Natali, Chief Human Resources Officer & F&A e ICT HR Business Partner. Abbiamo scelto con entusiasmo di entrare a far parte della Pets At Work Alliance perché siamo certi che la presenza degli amici a quattro zampe all'interno del nostro campus faciliti la relazione fra colleghi e migliori l'integrazione tra vita professionale e vita privata".
Note:
[1] Dati rapporto Assalco – Zoomark 2023.
[2] Sondaggio di Wamiz Italia su un campione di 115 intervistati.
[3] Sondaggio di Purina Italia Italia su un campione di 345 dipendenti del building di Assago.