Fabrizio Vallari
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Presentata all’Università di Parma la Fondazione Onfoods, 26 eccellenze pubbliche e private per un nuovo modello alimentare sostenibile
Un network di diverse realtà, tra università, imprese e istituti di ricerca, per promuovere iniziative di ricerca e sviluppo a supporto del sistema agroalimentare.
Nato dal partenariato esteso tematica 10 del Pnrr, all’interno dei 14 partenariati previsti con un finanziamento nella misura di 114,5 milioni di euro, il progetto prevede ricerca fondamentale, industriale e sviluppo sperimentale.
È stata presentata oggi Onfoods, la Fondazione che si impegna concretamente a migliorare il futuro della comunità e della filiera attraverso un nuovo modello di alimentazione sostenibile. Questo ambizioso obiettivo sarà possibile grazie a una nuova ed inedita forma di collaborazione tra 26 realtà impegnate nel settore alimenti e nutrizione, con prestigiosi istituti universitari e di ricerca del nostro Paese affiancati da importanti società e cooperative nazionali - Barilla, Bolton Food, Sacco System, De’ Longhi, Cirfood, Tecnoalimenti e Confcooperative.
La nuova realtà si inserisce all’interno di uno dei 14 partenariati previsti dal PNRR, nell’area tematica “Modelli per un’alimentazione sostenibile”, e prevede un finanziamento agli enti aderenti nella misura di 114,5 milioni di euro destinati ad attività progettuali di ricerca fondamentale, industriale e di sviluppo sperimentale per portare valore alla filiera alimentare e alla comunità.
IL PNRR, IL NETWORK E IL RUOLO DELLA RICERCA COME ABILITATORE DEL SISTEMA PRODUTTIVO
La Fondazione rappresenta uno dei partenariati del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), predisposto dal Governo italiano nell’ambito del programma Next generation EU, nello specifico per i fondi previsti per i progetti green e digital. In un periodo di profondi cambiamenti, i progetti di investimento possono rappresentare un primo tassello per la creazione di valore e per l’agevolazione della competitività del futuro sistema produttivo e tecnologico nazionale e comunitario, attraverso un percorso che le realtà aderenti a ONFOODS hanno scelto di percorrere insieme.
Questo percorso vede un gruppo di 26 realtà, con l’Università di Parma come capofila ed ente proponente della progettualità, impegnate in ambito alimentare sotto il profilo della ricerca, della produzione e dell’innovazione e unite nel percorrere la stessa strada verso l’obiettivo comune di promuovere un nuovo modello di alimentazione sostenibile unico e distintivo. Una missione che mira a generare un impatto tangibile sul benessere e sulla salute delle comunità e a preservare il Pianeta, contribuendo all’esigenza di garantire l’accesso a una nutrizione adeguata per tutti. Da questa unione di intenti è quindi nata una proposta progettuale sulla tematica “Modelli per un’alimentazione sostenibile” indicata dal MUR all’interno di uno dei 14 partenariati previsti dal PNRR.
Questo approccio olistico prevede la forte sinergia di competenze multidisciplinari e una nuova forma di collaborazione virtuosa tra università e impresa, pubblico e privato, che consentirà di affrontare la sfida di trovare nuove soluzioni per il futuro in grado di generare cambiamenti sociali, economici, culturali e ambientali. Il progetto intende, inoltre, restituire valore alla qualità del cibo e all’alimentazione, come risorsa accessibile da preservare e funzionale al benessere delle persone e dell’ambiente. Non solo ricerca dunque: l’obiettivo finale sarà applicare concretamente questi progetti di ricerca nello scenario del sistema produttivo, rendendo la ricerca un abilitatore del progresso, funzionale allo sviluppo industriale e strumento di rilancio del Paese. Questo rappresenta, inoltre, un grande passo nel percorso di rilancio e di valorizzazione del ruolo della ricerca nel sistema generale italiano con il contributo di Università, centri di ricerca e imprese.
I SEI OBIETTIVI STRATEGICI IN LINEA CON PNRR E AGENDA 2030
La Fondazione lavorerà in modo sinergico per raggiungere sei obiettivi strategici in linea con quelli del Pnrr, del programma quadro della ricerca Horizon Europe e in linea con l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile (SDGs), operando su sette direttrici strategiche, ciascuna delle quali si rivolge proprio a uno o più di queste finalità:
- Global sustainability (Spoke Università di Parma), che propone una strategia che abbia un impatto positivo sulla sostenibilità socioeconomica e ambientale del food system che rispetti le scelte dei consumatori, promuova la stagionalità e l’alta qualità dei prodotti e riduca la diseguaglianza sociale.
- Smart and circular food system and distribution (Spoke Consiglio Nazionale delle Ricerche), che ambisce da una parte a migliorare la sostenibilità del sistema alimentare con un approccio circolare e a incrementare il valore dei sottoprodotti e degli scarti alimentari, dall’altra a sviluppare soluzioni smart e digitali per innovare il sistema di distribuzione.
- Food safety of traditional and novel foods (Spoke Università degli Studi di Bari Aldo Moro), che ambisce a garantire la sicurezza alimentare di cibi tradizionali e innovativi grazie a nuovi processi produttivi e a migliorati sistemi di controllo dei prodotti alimentari.
- Food quality and nutrition (Spoke Università degli Studi di Milano), che si focalizza sulle necessità e le aspettative del consumatore moderno attraverso il miglioramento della qualità di prodotti e modelli alimentari ottenuto mediante riformulazione, tecnologie innovative e sostenibili, anche nell’ottica di una nutrizione personalizzata.
- Lifelong nutrition (Spoke Università di Napoli Federico II), che si propone di sviluppare una mappatura dello stato nutrizionale della popolazione e di promuovere i principi della dieta mediterranea.
- Tackling malnutrition (Spoke Università degli Studi di Pavia), che ambisce a combattere la malnutrizione nelle categorie più vulnerabili, assicurando un’alimentazione adeguata che non aggravi queste condizioni di fragilità.
- Policy, behaviour and education (Spoke Alma Mater Studiorum Università di Bologna), per sviluppare modelli e strumenti capaci di osservare, analizzare e predire i comportamenti dei consumatori e delle aziende oltre che di promuovere percorsi educativi e campagne di comunicazione sulla salute e sul corretto consumo degli alimenti.
Attraverso l’attività di questi spoke saranno perseguiti i 6 obiettivi che la Fondazione si impegna a raggiungere nell’arco di 36 mesi: Promuovere una produzione alimentare sostenibile - Favorire una distribuzione alimentare sostenibile - Sviluppare tecnologie innovative per la produzione e il consumo di alimenti sostenibili - Aumentare l’adesione a modelli alimentari più sostenibili - Migliorare la qualità degli alimenti e delle diete - Garantire la sicurezza alimentare per la popolazione generale e per specifici target vulnerabili.
Ciascuna realtà si impegnerà nel conseguimento dei propri obiettivi in modo coerente con le proprie competenze correlate alla vocazione industriale o di studio, comunicando in modo trasparente i risultati parziali e finali.
“In primo luogo, sono orgoglioso del fatto che questo grande progetto di ricerca e sviluppo in ambito alimentare vede il suo punto di fuoco a Parma e nella sua Università, che da anni ormai ha conquistato grande credibilità internazionale in questo settore. Siamo fieri di aver raggiunto l’ambizioso obiettivo di riunire, sotto l’egida della fondazione ONFOODS, tutte le migliori competenze nazionali, pubbliche e private, per affrontare una tematica centrale ed estremamente multidisciplinare come la definizione dei modelli che renderanno l’alimentazione del futuro sostenibile da tutti i punti di vista. Siamo di fronte ad un’opportunità unica, che può essere affrontata solo con un grande lavoro di squadra e che può significare un netto miglioramento della qualità di vita delle future generazioni. Siate certi che non ce la faremo sfuggire”, ha dichiarato il Prof. Daniele Del Rio, coordinatore del progetto ONFOODS, Professore Ordinario di Nutrizione Umana dell’Università di Parma.
“Il progetto ONFOODS risponde a un bisogno reale di innovazione virtuosa del sistema alimentare anche promuovendo l’implementazione dei processi tecnologici per la trasformazione, la rivisitazione dei sistemi di ristorazione, la riformulazione o l’ideazione di nuovi prodotti alimentari che contribuiscano a rendere possibile lo sviluppo di modelli di alimentazione sana e sostenibile. Alimenti e modelli alimentari che siano in grado di rispondere ai bisogni nutrizionali di tutti gli individui considerando anche le peculiarità di ciascun target della popolazione e ottimizzando tutti gli aspetti di qualità, sicurezza e sostenibilità non solo ambientale. Sono estremamente onorata di coordinare uno degli spoke che è centrale per queste attività e di collaborare con tutti i partner coinvolti, inclusi quelli industriali, al fine di raggiungere un obiettivo così ambizioso come quello di rendere più adeguato, sano, sostenibile e resiliente il sistema e l’ambiente alimentare a livello nazionale.” ha commentato la Professoressa Patrizia Riso dell’Università degli Studi di Milano, coordinatrice dello Spoke “Food quality and nutrition”.
“Per Barilla produrre e offrire prodotti alimentari significa prima di tutto continuare un impegno verso le persone e verso la terra che abitiamo. Un impegno che si concretizza tutti i giorni con prodotti buoni e di qualità, grazie all’innovazione continua e alla selezione di materie prime provenienti da filiere gestite con modelli di agricoltura sostenibile: il piacere, la gioia del cibo oggi significa progettare il futuro per una vita migliore. ONFOODS, grazie al partenariato esteso guidato dall’Università di Parma e incluso nel PNRR, costituisce per noi una rilevante opportunità di sviluppo di conoscenze e di future applicazioni derivanti dalla straordinaria rete di collaborazioni fra diverse Università e Centri di Ricerca nazionali, messi a sistema insieme a varie realtà imprenditoriali. Conoscenze e applicazioni che contribuiranno a progettare e realizzare prodotti che rappresentino occasioni di gioia e di condivisione all’interno di modelli alimentazione realmente sostenibili, per il benessere delle persone e dell’ambiente in cui viviamo” - sostiene Roberto Ciati, Scientific & Government Relations Vice President di Barilla Group.
“Per Bolton Food, Business Unit di Bolton Group, essere tra le realtà aderenti a questo partenariato industriale rappresenta un elemento di grande orgoglio e rafforza la nostra focalizzazione sull’asset Health and Nutrition, fondamentale per la nostra strategia di sviluppo sostenibile” ha dichiarato Luciano Pirovano, Global Sustainable Director di Bolton Food. “Da anni, in un’ottica di approccio evidence-based alla sostenibilità, collaboriamo con partner di valore per raggiungere risultati concreti e tangibili a supporto della comunità e del Pianeta. In qualità di leader del nostro mercato di riferimento, abbiamo la responsabilità di offrire un prodotto, come Rio Mare, che rispetti alti standard qualitativi e nutrizionali per il benessere dei consumatori, la salvaguardia dell’ambiente ed il rispetto delle persone lungo la filiera. Una qualità a 360 gradi quindi, ma anche l’ambizione di sviluppare prodotti innovativi, healthy e sostenibili. Un obiettivo che siamo certi di poter raggiungere anche attraverso il lavoro che svolgeremo all’interno della Fondazione ONFOODS”.
Nel percorso dei 36 mesi del progetto, la Fondazione porterà avanti e metterà a terra numerosi progetti operativi nel contesto dei suoi 7 spoke e coinvolgerà nelle attività molti altri gruppi di ricerca, spin-off, startup e piccole medie imprese nel settore alimentare.
Il primo aggiornamento sarà indicativamente prima dell'estate 2023, un appuntamento durante il quale potrà condividere i principali progetti avviati, le competenze coinvolte e le regole di ingaggio delle nuove realtà imprenditoriali che potranno collaborare a far crescere il partenariato.