Fabrizio Vallari
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Nuovi uffici per Polyedra, con un look all’insegna del “green”
L'azienda si è trasferita nei nuovi uffici ad Assago, su un’area di 1.000 mq. suddivisa in due grandi open space dedicati alle funzioni di servizio e da uffici singoli delimitati da pareti in vetro.
Tutto il perimetro è percorso da ampie vetrate che rendono gli ambienti molto luminosi, mentre nel corpo centrale, che non gode di luce naturale, sono state ricavate tre sale riunioni di diversa grandezza per ospitare meeting dalle 6 alle 25 persone.
Il bianco dei muri, le molte superfici vetrate e il grigio chiaro dei pavimenti ne fanno un luogo raffinato in cui è stato stimolante creare, in collaborazione con il partner Espositiva - azienda leader negli allestimenti e nella progettazione di interior - un progetto di interior decoration, sperimentando direttamente i nuovi decorativi che Polyedra propone ad architetti e designer.
Tema dominante è il verde, il colore dell’armonia, dell’equilibrio e della freschezza, declinato in tutte le sue tonalità per dare contrasto al bianco minimal e creare un ambiente all’interno del quale favorire la creazione di energia positiva. Il progetto è partito dal lungo corridoio che da accesso agli uffici, dove è stato posizionato un primo grande pannello di verde verticale con al centro una lastra in plexi con serigrafato il logo Polyedra. Su una base di lichene sono state inserite delle piante a effetto tridimensionale, con foglie di diverse screziature, decorate nei minimi dettagli.
Un pannello analogo, ma con piante differenti, è stato posizionato all’ingresso. Alla sua destra si apre un’area reception dove gli arredi sono stati oggetto di restyling grazie al film ad alto tack Arlon DPF 8200X, che ha rivestito il desk e un’intera parete con una stampa effetto corten di grande suggestione.
Applicando infatti una spatolatura di cemento sul muro si è creato un effetto 3D su cui è stata applicata la pellicola precedentemente stampata con una colorazione che va dal grigio lava al ruggine: il movimento della luce sulla superficie modifica la tonalità, che passa dal grigio all’arancio infuocato.
Nell’ingresso, protetto da due pareti perpendicolari, è stato posizionato un magnifico acero giapponese. L’albero, che è stato letteralmente “piantato” nel pavimento e successivamente fissato con sassi di fiume, è frutto di un lavoro artigianale complesso che prevede il recupero di tronchi originali su cui sono innestati i rami dell’albero. Le foglie sono realizzate in stoffa e dipinte a mano una per una.
La sala riunioni più piccola è stata decorata con l’illustrazione di un bosco, che arreda l’intera parete di fondo creando un ambiente raccolto ma arioso, grazie anche alla parete in vetro che occupa tutta la parte antistante l’illustrazione. Nella sala riunioni media è stata utilizzata la parete più lunga per creare una sorta di trompe l’oeil: le tonalità calde di un rigoglioso giardino tropicale si scorgono attraverso delle losanghe verticali bianche, posizionate a distanza di circa un metro l’una dall’altra, come fossero delle finestre aperte sul paesaggio. Per finire, nella sala che ospita le riunioni plenarie è stata sfruttata una nicchia di 30 cm di profondità per circa 10 metri di lunghezza per allestire un giardino verticale chiuso da vetrate opaline, dietro le quali si cela un’illuminazione che dona all’ambiente un’atmosfera rilassante. Entrambe le decorazioni su parete sono state realizzate con Arlon DPF 8200 con laminazione opaca, mentre l’effetto opalino, che aveva lo scopo di svelare il verde retrostante senza evidenziarne il sistema di illuminazione, è stato ottenuto con la pellicola Aslan EBL.