Fabrizio Vallari
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I Vip tornano bambini per sostenere WeWorld
Chiudono le scuole e i Vip tornano bambini per riportare sui banchi insieme a WeWorld i 200 milioni di bambini e bambine che rischiano di abbandonare la scuola.
Nancy Brilli, Marialuisa Jacobelli, Michelangelo Tommaso, Elisa di Francisca, Fanny Cadeo, Antonella Ferrari (nella foto, da bambina), Antonella Questa, tornano bambini per riportare sui banchi insieme a WeWorld i bambini e bambine che abbandonano la scuola nel Mondo.
In occasione della chiusura delle scuole italiane, WeWorld, organizzazione che da 50 anni difende i diritti di bambini, bambine e donne in 27 Paesi del Mondo, lancia un’azione di comunicazione per sostenere la campagna 5x1000 #Riempiamoibanchi.
Sono oltre 200 milioni i bambini e le bambine che, nel mondo, stanno abbandonando la scuola, lasciando vuoto il proprio banco. Nel 2019 in Italia il tasso di abbandono scolastico è stato del 13,5%, con ampie differenze tra nord (9,6%) e sud (16,7%) e la spesa pubblica per l’istruzione è tra le più bassa dell’UE. La pandemia da Covid-19 ha acuito ed esteso l’emergenza educazione già in corso ed oggi più che mai è necessario lavorare ad attivarsi per far rientrare i più piccoli in classe, per garantire loro il futuro che meritano. #RiempiamoiBanchi non è solo uno slogan ma un impegno concreto che WeWorld può portare avanti anche grazie al 5x1000.
In occasione della chiusura delle scuole WeWorld chiede a Ambassador e sostenitori di tornare bambini e bambine, di ricordare l’emozione del primo giorno da cui tutto è iniziato e fare un gesto concreto per tutti quei bambini e bambine che non hanno lo stesso privilegio e rischiano di non poter tornare sui banchi di scuola. Sostenere la campagna è semplice, basta pubblicare una propria foto del primo giorno di scuola e ricordare che donando il 5x1000 a WeWorld si possono riempire quei banchi che rischiano di rimanere vuoti.
“Il diritto all’educazione è un diritto umano che non ammette discriminazioni o esclusioni – commenta Marco Chiesara, presidente di WeWorld - Educazione per tutti è anche l’obiettivo 4 dell’agenda 2030. Siamo convinti che un’educazione di qualità sia il mezzo per realizzare il potenziale di ognuno e il progresso della società, uno strumento per favorire la cittadinanza globale. Nel Mondo, Italia compresa, è in corso un’emergenza educativa senza precedenti che ha un enorme impatto sui bambini e sulle loro comunità oggi e avrà conseguenze devastanti sugli equilibri mondiali, sugli stessi bambini quando cresceranno, sulle generazioni future nei prossimi decenni. La pandemia globale ha acuito ed esteso l’emergenza educazione, ma questa era già in essere anche prima del Covid, e non solo nel “Sud del Mondo” o nei paesi in guerra come la Siria. Il 2020 ha fermato (quasi completamente) la scuola in molte aree del mondo, incluso il nostro Paese. Le conseguenze di questo mondo sospeso non per tutti sono le stesse. Al di là del ritardo generalizzato nell’educazione di cui pagheremo tutti le conseguenze, in alcuni contesti togliere i bambini da scuola per qualche mese significa toglierli per sempre con un’«esplosione» di matrimoni precoci e il moltiplicarsi di lavoro minorile (principalmente, ma non solo). Questo succederà, sta già succedendo, dal Mozambico al Burundi, dalla Siria alla Cambogia, ma anche in molte periferie d’Italia. Dove la scuola non è una priorità uno stop come quello provocato dal Covid significa un aumento drammatico della povertà educativa. Per questo è fondamentale intervenire ora, per garantire a tutti i bambini e le bambine il diritto all’educazione”.