Fabrizio Vallari
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Brooks e sostenibilità: quando la corsa può fare la differenza
Brooks Running conduce una ricerca sulle pratiche sostenibili legate al running e lancia una sfida: correre 100 giri intorno al pianeta per contribuire a piantare alberi.
Brooks Running, azienda leader nel settore delle calzature da corsa, all’interno del suo piano di Running Responsability People&Planet, rivolto alla salvaguardia delle persone e del pianeta, ha condotto una ricerca sulle pratiche sostenibili legate al running.
Coinvolgendo oltre 3.600 runner in Europa e negli Strati Uniti, è emerso che il 92% degli intervistati fa qualcosa per rendere la propria corsa più sostenibile ed è disposto ad impegnarsi a correre un maggior numero di km se si piantassero alberi per ogni km percorso. Alla luce di quanto emerso, dal 18 al 24 aprile, settimana della giornata internazionale della Terra, Brooks lancia una sfida su Strava: “Brooks X Earth Runs” in cui tutti i runner del mondo saranno chiamati a correre il maggior numero di km possibili. Lo scopo è davvero ambizioso: correre in totale 4 milioni di km che corrispondono a 100 giri intorno al pianeta. Al raggiungimento dell’obiettivo, Brooks s’impegna a piantare 30.000 alberi in collaborazione a Earth Runs.
I dati della ricerca
Il 97% degli italiani afferma di fare regolarmente qualcosa in più verso l’ambiente durante la propria corsa, come usare una borraccia riutilizzabile o non buttare per strada gli imballaggi dei gel da corsa. Per il 78% dei runner è importante che le aziende running si impegnino a ridurre le emissioni di CO2, il 64% possiede e usa prodotti ecocompatibili e quasi la metà degli intervistati controlla, prima dell’acquisto, che tali prodotti siano stati realizzati rispettando determinati standard ambientali. Cresce la popolarità del plogging: dai dati emerge che il 22% dei runner raccoglie regolarmente i rifiuti che incontra lungo il proprio percorso e l’81% afferma di essere disposto a impegnarsi a raccogliere fino a tre rifiuti e a gettarli nel cestino per avere un impatto sull’ambiente.
“Brooks si impegna a raggiungere zero emissioni di CO2 entro il 2040 - afferma Matthew Dodge, amministratore delegato di Brooks Running EMEA. La nostra calzatura Ghost 14, solo per fare un esempio, è a impatto zero. Ed entro il 2023 passeremo al poliestere riciclato al 100% per tutti gli altri modelli. La sfida Strava, in collaborazione con Earth Runs, è un altro modo per fare la differenza, un passo alla volta, insieme alla nostra community globale di runner”.
Strava Challenge: Brooks X Earth Runs
Dal 18 al 24 aprile, ogni runner potrà aggiungere chilometri alla sfida di Brooks su Strava con lo scopo di correre 100 giri intorno al mondo e fare il proprio gesto verso il pianeta tramite la propria corsa. Brooks pianterà 30.000 alberi in collaborazione con l’associazione Earth Runs al raggiungimento dell’obiettivo.
Partecipare è semplice, basta iscriversi al link: https://www.strava.com/challenges/brooks-earth-week-challenge e correre la propria distanza, che si tratti di 5 oppure 10 km o perfino di una maratona non importa, l’importante è dare il proprio contributo per il pianeta. In questo modo la corsa di ognuno può fare davvero la differenza per l’ambiente.
La ricerca è stata condotta da EM Research su 3.639 runner (52% uomini e 48% donne) in 7 Paesi: Regno Unito, Francia, Spagna, Italia, Germania, Paesi Bassi e Stati Uniti.