Fabrizio Vallari
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Bip entra a far parte della Fondazione per la Sostenibilità Digitale
La multinazionale di consulenza diventa il nuovo partner strategico che si unisce alle 13 università e ai 20 più importanti enti pubblici e privati presenti in Italia che già fanno parte del network della Fondazione.
BIP è entrata a far parte del network della Fondazione per la Sostenibilità Digitale, la prima Fondazione riconosciuta di Ricerca in Italia per la sostenibilità digitale di cui fanno già parte 13 Università Italiane e diverse aziende – enti pubblici e privati - leader nei rispettivi settori di riferimento.
“Siamo molto felici che BIP abbia aderito alla Fondazione” – ha affermato Stefano Epifani, Presidente della Fondazione per la Sostenibilità Digitale. “Diventare Partner della Fondazione significa prima di tutto entrare a far parte del primo e più qualificato network italiano sulla Sostenibilità Digitale. Ogni Partner partecipa alle attività di ricerca e ha accesso prioritario a dati e risultati; può sponsorizzare convegni e seminari, promuovere attività di formazione e divulgazione e ha accesso privilegiato a tutti i servizi della Fondazione”.
“Alla luce della rivoluzione digitale di cui BIP è protagonista da anni, riteniamo che la creazione di una cultura condivisa per l’utilizzo sostenibile delle infrastrutture digitali non sia più procrastinabile se vogliamo garantire alle nostre aziende un futuro sostenibile” – ha commentato Danilo Perrucci (nella foto), Head of Sustainability & Energy Management Global Department di BIP – “e per questo vediamo la nostra partecipazione alla Fondazione come una straordinaria opportunità per essere un contributore di questo importante contesto evolutivo”
Negli ultimi tre anni, BIP ha portato a termine oltre 250 progetti di transizione ecologica per le più grandi aziende del Paese, molti dei quali riguardano proprio la valorizzazione delle tecnologie digitali più innovative a supporto della sostenibilità, e organizza, dal 2022, il Verde e il Blu Festival, l’evento nazionale di riferimento che promuove la cultura di una crescita economica sostenibile e inclusiva, capace di valorizzare le risorse del pianeta e creare consapevolezza per le generazioni future.
La multinazionale di consulenza diventa così il nuovo partner strategico per la Fondazione, costituita da esperti indipendenti, istituzioni, imprese e Università i cui esponenti fanno parte dei comitati di indirizzo e scientifico. Ai soci della Fondazione – imprese pubbliche e private - si affianca la rete delle Università che costituisce il sistema di competenze al quale fa riferimento la Fondazione per lo sviluppo dei suoi progetti e che rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni ed aziende.
La Fondazione si ispira e si riconosce nel Manifesto per la Sostenibilità Digitale, una visione sul ruolo delle tecnologie per un futuro sostenibile, che definisce i princìpi sulla base dei quali propone di orientare lo sviluppo tecnologico per contribuire al “soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri”.
“Attraverso iniziative di ricerca, di comunicazione, di formazione e di advocacy, la Fondazione mira a contribuire al raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Agenda 2030 in tema di sostenibilità, cercando di rendere la tecnologia uno strumento al servizio della sostenibilità, e a sviluppare una riflessione strutturata su come la digitalizzazione debba essere attuata sulla base di criteri di sostenibilità, anche con riferimento al ruolo delle piattaforme e dei fenomeni economici e sociali ad esse connessi, facendo quindi della tecnologia un oggetto di sostenibilità.” – ha concluso Epifani.