Fabrizio Vallari
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“Approved by Conapi Bees”: nasce il “protocollo certificato” con standard e marchio di sostenibilità
Arriva il marchio certificato pensato dal Consorzio Nazionale Apicoltori come acceleratore dell’equilibrio ecosistemico, destinato alle aziende di ogni dimensione che adottano misure adeguate alla diffusione della cultura dell’impollinazione.
Presentato a Milano, in occasione della Giornata internazionale delle Api (sabato 20 maggio) e della Biodiversità (lunedì 22 maggio).
La “rivoluzione dolce” delle strategie ecologiche, che trasforma le aziende in agenti impollinatori di cultura della biodiversità e della collettività, arriva con tutta l’autorevolezza e il ground reputazionale di Conapi, Consorzio Nazionale Apicoltori italiani, unica e autentica filiera del miele in Italia e più grande cooperativa d’Europa con oltre 600 apicoltori, 110 mila alveari di proprietà (di cui il 50% bio) e 5 miliardi di api presenti sulla nostra penisola. In collaborazione con l’ente di ispezione e certificazione CCPB, ha avviato un nuovo protocollo volontario ambientale che mira a oggettivare e riconoscere, attraverso uno specifico marchio, l’impegno delle imprese – food e non food – per una maggiore attenzione alla tutela della biodiversità e alla sostenibilità ambientale, economica e sociale durante la gestione del proprio business.
Il protocollo nasce come strumento dedicato alle aziende di ogni settore, le quali potranno sviluppare un proprio modello di salvaguardia della biodiversità prefiggendosi nel tempo obiettivi strutturati e adeguati al proprio livello di consapevolezza e necessità.
Naturalmente l’adesione al protocollo è un percorso volontario: da un lato, l’azienda non è obbligata a norme cogenti, dall’altro, può vantare l’impegno di perseguire un obiettivo di sviluppo sostenibile quale elemento differenziante dai propri competitor e valorizzante per i propri stakeholder, clienti diretti e indiretti. Si rivela un esempio tangibile che evita l’autoreferenzialità dei risultati, sempre più sbandierata nelle pratiche di greenwashing; difatti la verifica della conformità al disciplinare di riferimento viene affidata totalmente a CCPB - Consorzio per il Controllo dei Prodotti Biologici, ente di certificazione autorizzato, preposto al controllo dei prodotti eco-sostenibili (agroalimentari e non). CCPB opererà conducendo un audit per raccogliere le evidenze sullo stato di attuazione e implementazione dei requisiti richiesti dal disciplinare e, in caso di mancato rispetto di tali requisiti, Conapi potrà revocare l’utilizzo del marchio.
Il “protocollo certificato” è redatto secondo il quadro di norme di riferimento riconosciute a livello nazionale (Reg. CE n. 848/18 e successive modifiche; IFOAM Basic Standard; Decreto del 22-01-2014 in applicazione della direttiva 2009/128/CE - Piano d’azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari; Legge del 24 dicembre 2004, n.313 - Disciplina dell'apicoltura; Decreto del Presidente della Repubblica del 12 marzo 2003, n. 120 - Regolamento recante modifiche e integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica dell’8 settembre 1997, n. 357, concernente l’attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche), integrandone i principi e la nuova struttura metodologica, offrendo vantaggi concreti, sia dal punto di vista dello sviluppo del modello e delle relative attività di implementazione, sia per ciò che riguarda le attività di audit.
Uno strumento fondamentale, dunque, nelle mani delle aziende per formalizzare i comportamenti etici verso l’ecosistema, operando secondo un’ottica che tenga conto di quattro principali aree di qualificazione: salvaguardia delle api e degli altri insetti impollinatori, nonché della biodiversità, tutela delle aree verdi, sensibilizzazione delle risorse umane facenti parte dell’organico e delle comunità locali e miglioramenti continui e costanti nel tempo, che siano quantificabili e monitorabili.
“Siamo di fronte ad una sfida fondamentale per il futuro delle attività economiche dove, non solo l’ambiente ma anche l’uomo con il suo lavoro e l’impresa con la sua motivata ricerca di profitto, devono ritrovare un nuovo equilibrio – ha commentato Nicoletta Maffini, direttore generale Coanpi. Il protocollo di certificazione Approved by CONAPI Bees, nasce in Italia e per la prima volta unisce tutti questi fattori, alzando l’asticella verso una definizione di sostenibilità come leva per innovare, essere più efficienti e quindi più competitivi e di fatto sigla un patto di fiducia fra imprese, api e consumatori” – prosegue Maffini, “Sappiamo che sarà un percorso complesso e molto lungo che potrà essere velocizzato solo se crescerà una nuova consapevolezza sia da parte delle imprese che del consumatore finale che potrà riconoscere e valorizzare la differenza di un’azienda o di un prodotto o servizio, quali propagatori di una cultura dell’impollinazione”.
L’adesione al protocollo rappresenterà una chiara oggettivazione del proprio impegno di sostenibilità: “Approved by CONAPI Bees” permette infatti all’impresa aderente di comunicare alla collettività il suo impegno per lo sviluppo sostenibile tramite l’utilizzo del marchio dedicato, che potrà essere esposto ufficialmente sui propri mezzi, asset, prodotti e su tutto il materiale promozionale. Un supporto che faciliterà tutti i portatori di interesse nella valutazione della coerenza tra quanto viene dichiarato e quanto viene effettivamente fatto nei confronti della salvaguardia della biodiversità da parte delle imprese. Nasce così una nuova opportunità per aiutare il consumatore finale a sviluppare una maggiore consapevolezza nelle scelte d’acquisto di prodotti che sostengono la funzione indispensabile delle api.
Nella foto: da sx Alberto Albertini, responsabile tecnico Ispezioni e Certificazioni di Prodotto CCPB, Nicoletta Maffini, direttore generale Conapi e Giorgio Baracani, Presidente Conapi.