Fabrizio Vallari
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Raben Group chiude il 2022 con un fatturato superiore ai 2 miliardi di euro
Anche nel 2022, sostenibilità ed espansione sono state al centro delle attività di Raben Sittam, business unit italiana del gruppo.
Nel corso dell'ultimo anno, le sfide che minacciano l'economia globale non sono scomparse, è cambiata solo la loro natura. Le difficoltà derivanti dalla pandemia Covid-19 sono state sostituite da una scarsità di materie prime, da aumenti record dei prezzi e da un'inflazione impetuosa, che ha colpito praticamente tutti: consumatori, fornitori di servizi e produttori di tutti i settori. Inoltre, l'industria del TFL sta affrontando da tempo una carenza di autisti. Ma soprattutto, l'Europa ha dovuto affrontare una grande tragedia umana causata dalla guerra in Ucraina, che ha scosso il mondo in molti modi diversi.
Nonostante le numerose sfide, il Gruppo ha registrato un fatturato superiore ai 2 miliardi di euro. I principali settori serviti dall'azienda sono stati: alimentare (26%), automotive (20%), tecnologie di consumo (19%), prodotti chimici (16%), vendita al dettaglio (11%), FMCG non alimentare (8%). Nella rete logistica europea, il Road Network ha rappresentato la maggior parte dei servizi forniti (65%), seguito dalla Contract Logistics (11%), FTL e intermodale (9%), Fresh Logistics (6%), Sea & Air (3%) e infine 4PL (3%).
“È stato senza dubbio un anno molto positivo per Raben Group il Gruppo Raben. L'Austria si è unita a noi nel primo trimestre e ora la famiglia Raben conta più di 11.000 collaboratori in 15 Paesi. Si tratta di una crescita molto soddisfacente, non solo in termini di aumento della portata delle nostre operazioni, ma anche di sviluppo e miglioramento dei nostri servizi. È stato possibile grazie ai nostri clienti, ai partner commerciali, ai fornitori e al nostro team di People with Drive: tutti hanno contribuito a questo successo. Allo stesso tempo, appena al di là del nostro confine, stiamo assistendo a una situazione che non dovrebbe verificarsi nell'Europa di oggi, eppure è diventata realtà. L'Ucraina fa parte del nostro business e stiamo cercando di sostenere i nostri dipendenti coinvolgendoli in varie iniziative di aiuto - ha dichiarato Ewald Raben, Ceo di Raben Group. In questi tempi difficili, come azienda ci preoccupiamo non solo delle persone, ma anche dell'ambiente. Per questo motivo l'anno scorso abbiamo realizzato diversi progetti di sostenibilità pensando alle generazioni future, spesso coinvolgendo i nostri clienti. Crediamo che insieme possiamo fare di più”.
“Proprio quando avevamo imparato a gestire la pandemia, è scoppiata la guerra in Ucraina e, inoltre, tutti noi abbiamo dovuto fare i conti con i prezzi elevati del carburante e, più recentemente, del gas e dell'elettricità. Abbiamo stimato che i costi di elettricità e gas insieme rappresentano circa il 25-30% dei costi di magazzino. La nostra attività è inoltre molto complicata ed è stata resa più costosa dalla necessità di conformarsi alle disposizioni del Pacchetto sulla Mobilità - afferma Rolando Bargigia, Ceo di Raben SITTAM. Riuscire ad adattarsi all'attuale instabilità economica e geopolitica è una delle maggiori sfide che tutte le aziende, non solo quelle del settore TFL, devono affrontare. Gli ultimi due anni, in particolare, hanno dimostrato che le esigenze dei nostri clienti, e quindi del mondo della logistica, sono cambiate in modo dinamico. La velocità di risposta nelle situazioni di emergenza, la collaborazione con i clienti e la flessibilità di tutti gli anelli della catena logistica sono diventati un banco di prova dell'efficienza aziendale".
Raben in Europa
Il 2022 si è confermato un altro anno di espansione per Raben Group. A febbraio è stata perfezionata l'acquisizione del 100% delle azioni dell'azienda austriaca Bexity, con cui Raben Group ha aggiunto più di 500 dipendenti e 16 sedi alla sua famiglia europea arrivando ad oggi ad avere sedi e filiali in 15 mercati europeei. Numerosi gli investimenti anche nelle infrastrutture che hanno visto la messa in funzione dei depot di Inzersdorf in Austria, Győr e Dunaharaszti in Ungheria, Etten-Leur e Hazerswoude-Dorp nei Paesi Bassi, dove è stata avviata anche la costruzione del primo magazzino emissioni zero su 15 mercati. L’azienda, inoltre, si è impegnata per compensare, almeno in parte, le difficoltà legate alla carenza di lavoratori nel settore investendo nell'automazione robotica dei processi (RPA) e permettendo ai dipendenti di utilizzare il proprio potenziale per progetti più evoluti.
Parallelamente allo sviluppo delle infrastrutture, il Gruppo ha proseguito il suo ampio progetto di espansione e riorganizzazione dei collegamenti nel Vecchio Continente: alla fine del 2022 Raben Group poteva già disporre di oltre 600 collegamenti internazionali in Europa - tra cui quasi 180 cosiddetti groupage linehaul che collegano Bulgaria, Romania, Ungheria, Slovacchia, Cechia, Polonia, Lituania, Lettonia ed Estonia - oltre ad aver lanciato più di 40 nuove rotte in questa regione europea estremamente importante per il Gruppo. Raben raggiungerà direttamente un maggior numero di località europee, un risultato reso possibile anche grazie ad importanti investimenti infrastrutturali quali l'apertura delle di filiali più piccole in ogni Paese per lo scambio diretto di volumi internazionali, in risposta alle aspettative del mercato e dei clienti in un clima economico in continua evoluzione e al cambiamento delle catene logistiche globali.
Raben in Italia
Anche nel 2022, sostenibilità ed espansione sono state al centro delle attività di Raben SITTAM, la business unit italiana del gruppo che negli ultimi dodici mesi ha visto un ulteriore sviluppo della sua rete di trasporto groupage internazionale, oltre alla nascita di nuovi collegamenti internazionali diretti. Tra questi il nuovo collegamento giornaliero tra Cornaredo (MI) e Innsbruck - attivo da maggio- e quelli verso i principali hub della Penisola Iberica (Barcellona, Madrid, Saragoza, Irun, Valencia, Lisbona e Porto); e ancora, da Bologna, due nuove linee dirette verso le città di Gliwice, in Polonia, e Fellbach, in Germania.
Numerosi sono stati anche gli investimenti volti a migliorare le infrastrutture sul territorio: dal restyling dei magazzini della Contract Logistics che, attraverso la modifica del layout e l’installazione di speciali scaffalature, hanno permesso all’operatore logistico di ricavare oltre 25.000 posti pallet e uno spazio di stoccaggio di 20.000mq (dei 50.000 totali), all’introduzione dei più recenti dispositivi di automazione - come il nuovo impianto di rilevamento pondo – volumetrico per la misurazione dei pallet in transito installato presso l’hub di Cornaredo - che consentono di ottimizzare ulteriormente la gestione del magazzino e la distribuzione delle merci, oltre a garantire un maggiore controllo dei carichi, delle linehaul e della distribuzione ultimo miglio.
Particolare attenzione ha ricevuto anche il servizio di trasporto intermodale: durante l’intero 2022, Raben SITTAM ha gestito oltre 1320 spedizioni di tipo intermodale pari a oltre 16.550kg e più 25.000 posti pallet e risparmiato 4519 t di Co2. Inoltre, è stata avviata anche un’operazione di modernizzazione e rebranding della propria flotta che ha già coinvolto circa 25 mezzi pesanti, con particolare attenzione ai veicoli più moderni appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6, un’ulteriore testimonianza dell’impegno di Raben SITTAM per ridurre la sua impronta di carbonio.
Sempre nell’ambito delle attività di CSR, Raben SITTAM ha dato il via a diverse iniziative virtuose. Vale la pena di citare quella a favore di Banco Alimentare Lombardia che, grazie all’impiego della flotta Raben, è stata supportata nella gestione della raccolta di prodotti alimentari da destinare alle oltre 1,100 strutture caritative convenzionate in Lombardia, ma anche l’iniziativa Drive to Bee, campagna di sensibilizzazione per la protezione della popolazione delle api e il miglioramento del loro fragile ecosistema.
Sostenibilità e investimenti
In termini di sostenibilità nel 2022, Raben Group ha aderito all'iniziativa internazionale Science Based Target (SBTi) e ha fissato obiettivi di decarbonizzazione più ambiziosi, che sono stati poi rivisti. I nuovi obiettivi del Gruppo prevedono una riduzione delle emissioni Scope 1 (flotta dell'operatore) e Scope 2 (manutenzione degli edifici e delle infrastrutture di magazzino) del 38,7% entro il 2030 rispetto alle emissioni del 2020. Inoltre, l'operatore si è impegnato a coinvolgere i vettori regolari, responsabili collettivamente del 77% delle emissioni Scope 3, nell'azione per il clima entro il 2026 e a incoraggiarli a fissare i propri obiettivi di riduzione in linea con le conoscenze scientifiche.
L'implementazione di soluzioni rispettose del clima nelle strutture esistenti e la costruzione di nuove strutture per soddisfare gli obiettivi di basse emissioni di carbonio hanno contribuito al raggiungimento degli obiettivi di Scope 2. Nell’ambito di miglioramento dello Scope 1, invece, ha firmato un accordo di collaborazione, insieme Volvo Trucks e IKEA Industry, per il trasporto pesante a zero emissioni in Polonia, grazie all’utilizzo di camion elettrici. Il primo camion elettrico è entrato in circolazione lo scorso autunno, mentre altre soluzioni elettriche sono in cantiere.
All'inizio di ottobre 2022, in Cechia, è ufficialmente iniziata la costruzione di un'oasi per le cicogne bianche vicino a Dvůr Králové nad Labem, progetto che ha vinto l'eco-voting in occasione del 90° anniversario di Raben Group nel 2021. I lavori hanno coinvolto anche un gruppo di volontari tra i dipendenti di Raben Logistics Czech e la comunità locale.
Come da tradizione, Raben Group si dedica anche alle persone in difficoltà: a dicembre, Il Convoglio di Natale composto da 45 camion è partito dai 13 depot Raben in Germania consegnando 132.606 ai bambini di Bulgaria, Moldavia, Romania, Polonia e Ucraina. In Polonia, invece, durante il Weekend dei Miracoli, Raben ha fornito per la quarta volta supporto al Dono Nobile, mentre, a giugno, è stata coinvolta in un'edizione speciale del progetto il Dono Solidale dedicato alle famiglie dell’Ucraina. Nell'ambito dell'assistenza, l'operatore ha messo a disposizione i propri veicoli, i propri autisti e i propri specialisti di logistica e si è avvalso della propria esperienza nel trasporto di spedizioni.