Fabrizio Vallari
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Fino a 1,8 miliardi di euro di resi durante le festività natalizie per l'e-commerce a causa di pacchi danneggiati
Secondo uno studio di DS Smith, gli imballaggi per l’e-commerce sono chiamati a sopportare forze anche nell’ordine dei 50G, causando danni notevoli per utenti e rivenditori.
Una rilevazione condotta da DS Smith, leader globale nel settore degli imballaggi sostenibili, ha mostrato come, a causa delle forti accelerazioni a cui sono sottoposti i pacchi provenienti da operatori del commercio elettronico, il Natale potrebbe portare a un conto di 1,8 miliardi di euro di resi dovuti al danneggiamento degli articoli.
Per aiutare a comprendere le condizioni che i pacchi devono sopportare per raggiungere i consumatori in perfette condizioni, l'azienda sta sperimentando gli "accelerometri", che tracciano la velocità di un pacco durante il suo viaggio e forniscono dati che possono spiegare i danni subiti.
La ricerca ha dimostrato che un tipico pacco online è sottoposto a forze G che raggiungono anche i 50G, un valore pari a 50 volte quello della forza di gravità. Si tratta di un livello quasi quattro volte superiore a quello che causerebbe la perdita di coscienza di un astronauta esperto (11G) e di un’accelerazione 10 volte superiore a quella che si prova sulle montagne russe (5G).
I dettagli dell'esperimento arrivano mentre il 53% degli acquirenti online dichiara di aver ricevuto articoli pesantemente danneggiati e il 72% ammette di essersi lamentato per aver ricevuto merce danneggiata già quest'anno, per un totale di 33 milioni di consegne danneggiate.
Coloro che hanno ricevuto un articolo danneggiato hanno dichiarato che in media l'articolo è costato 56,10 euro, per un valore potenziale di 1,8 miliardi di euro di merci danneggiate inviate ogni anno.
I consumatori sono meno tolleranti nei confronti dei pacchi danneggiati e l'aumento del costo della vita spinge sempre più persone a restituire articoli di valore inferiore. Secondo la ricerca, gli italiani hanno dichiarato che il valore medio di un articolo che decidono di restituire se danneggiato è di 21,70 euro.
Ad aggravare il problema per le aziende, e mentre un numero crescente di marchi prende in considerazione l'idea di far pagare il reso, il 56% degli acquirenti dichiara di aspettarsi il reso gratuito e il 39% la consegna gratuita.
"Sebbene faccia chiaramente parte della vita di tutti i giorni, l'e-commerce è ancora una forma di acquisto relativamente nuova e, grazie alla nostra ricerca, abbiamo scoperto che le condizioni a cui sono esposti i pacchi sono volatili. I pacchi devono essere pronti a viaggiare a velocità sorprendenti e questo significa che le aziende devono essere pronte a proteggere i prodotti durante il viaggio - ha commentato Stefano Rossi, Ceo di DS Smith Packaging. I nostri team di innovazione e progettazione verificano la velocità con cui i pacchi viaggiano e il loro impatto, e utilizzano queste informazioni per elaborare diversi progetti. Utilizziamo i principi del design circolare non solo per ridurre i danni, ma anche la quantità di materiale utilizzato, in modo che i pacchi proteggano il loro contenuto e siano il più possibile sostenibili. Vogliamo nuove idee, quindi cercheremo dei partner che collaborino con noi in questo senso".