Fabrizio Vallari
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Salute mentale: le ragazze sono state lasciate indietro durante la pandemia?
La salute mentale delle ragazze è stata più colpita di quella dei ragazzi dalla pandemia di Covid-19 e dall'ondata di chiusure di scuole che l'ha accompagnata.
Che impatto ha avuto la pandemia sulla salute mentale di bambini e adolescenti? Il divario fra i generi è aumentato o si è ridotto? Scoprire se la pandemia abbia avuto un impatto diverso sulla salute mentale di bambini, bambine e adolescenti è importante per capire come preservarne il benessere psico-fisico nel futuro. Una nuova ricerca mette in luce le differenze di salute mentale fra genere maschile e femminile durante la pandemia di Covid-19 presso i bambini, le bambine e gli adolescenti (5-15 anni).
Condotto da università inglesi - tra cui la City University of London - e australiane, lo studio dimostra che la salute mentale delle ragazze è stata più colpita rispetto a quella dei ragazzi durante la pandemia e, durante il lockdown, dalle chiusure delle scuole.
Su una scala da 1 a 40, le difficoltà emotive e comportamentali delle ragazze sono aumentate, durante la pandemia, di 1,619 punti rispetto ai ragazzi (pari al 28% di una deviazione standard). Inoltre, queste differenze di genere sono state più evidenti nelle famiglie a basso reddito che hanno infatti registrato un aumento di 2,162 punti (37% di una deviazione standard) delle difficoltà emotive e comportamentali. Nelle famiglie a reddito più elevato, invece, le difficoltà delle ragazze rispetto ai ragazzi sono aumentate ma in maniera meno accentuata (1,306 punti, ovvero 22% di una deviazione standard).
È importante sottolineare che, prima della pandemia, non vi era alcuna differenza nelle difficoltà totali in base al genere. Mentre, durante la pandemia, le difficoltà totali sono aumentate tra le ragazze, ma non tra i ragazzi.
Lo studio - condotto da accademici della City University of London (Regno Unito), dell'University of Wollongong (Australia) e del Royal Melbourne Institute of Technology University (Australia) - si basa sui dati dello UK Household Longitudinal Study (UKHLS), noto come Understanding Society. L'UKHLS comprende le risposte di circa 40.000 famiglie.
Nell'aprile del 2020, tutti gli intervistati dell'UKHLS sono stati invitati a partecipare a una nuova indagine sul Covid-19, che comprendeva domande sull'impatto della pandemia.
I partecipanti che hanno accettato l'invito sono stati intervistati una volta al mese (ogni due mesi a partire dal luglio del 2020). I ricercatori hanno utilizzato tutte le indagini Covid-19 disponibili che includessero informazioni sul benessere mentale dei ragazzi (luglio, settembre e novembre 2020 e marzo 2021).
Per misurare il loro benessere mentale, lo studio ha utilizzato i punteggi dello Strengths and Difficulties Questionnaire (SDQ) dell’UKHLS. L'SDQ è un questionario di screening comportamentale, che comprende 25 domande che coprono cinque aree: iperattività/disattenzione; sintomi di emotività; problemi di condotta; problemi a relazionarsi con i propri pari; comportamento pro-sociale.
Le risposte a queste domande (esclusa l’area 5) sono state sommate per creare un punteggio di "difficoltà totali" che va da 0 a 40. A volte, i genitori compilavano il questionario per i bambini fra i 5 e i 10 anni. L'analisi dello studio si è concentrata principalmente sui bambini di 10-15 anni, che compilavano il questionario in autonomia e le cui risposte all'SDQ dovrebbero misurare con più precisione il loro benessere mentale.
La Dott.ssa Agne Suziedelyte, coautrice dello studio, docente di Economia presso la City University of London, ha dichiarato: "I risultati della ricerca evidenziano un forte impatto di genere: le difficoltà emotive e comportamentali sono aumentate di più tra le ragazze di 10-15 anni rispetto ai ragazzi durante la pandemia di Covid-19 rispetto agli anni pre-pandemia. Le differenze di genere nell'effetto della pandemia sul benessere mentale dei bambini sono state osservate in tutti i gruppi di reddito, anche se queste differenze sono più evidenti nelle famiglie a basso reddito." Lo studio mostra un aumento maggiore delle difficoltò nelle ragazze rispetto ai ragazzi nella maggior parte delle aree dell'SDQ (sintomi emotivi, iperattività, problemi comportamentali e problemi con i coetanei). Lo studio ha anche rilevato che i problemi comportamentali sono diminuiti tra i ragazzi durante la pandemia.
Note: Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Economics Letters. Gli autori sono la Dott.ssa Silvia Mendolia (University of Wollongong, Australia), la Dott.ssa Agne Suziedelyte (City University of London) e la Dott.ssa Anna Zhu (Royal Melbourne Institute of Technology University, Australia).