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Green Retail  - Presentata la 2° edizione della ricerca Agos Insights 2023, l’indagine sulle abitudini green nei consumi degli italiani
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Innovazione & Ricerca A cura di: Fabrizio Vallari

Presentata la 2° edizione della ricerca Agos Insights 2023, l’indagine sulle abitudini green nei consumi degli italiani

L’indagine, realizzata con Eumetra, evidenzia il crescente interesse delle declinazioni sociale e di governance nei temi di sostenibilità tra i giovani.

Sono stati presentati presso la sede Agos Green Life i risultati della 2° edizione dell’Osservatorio “Agos Insights 2023. I nuovi consumi sostenibili”, l’indagine, realizzata in collaborazione con Eumetra, che ha l’obiettivo di illustrate le abitudini green degli italiani.

Numerosi gli esperti riuniti da Agos - società leader nel credito al consumo partecipata per il 61% dal Gruppo Crédit Agricole attraverso Crédit Agricole Consumer Finance (CACF) e per il 39% da Banco BPM - per promuovere la ricerca a tema sostenibilità che analizza lo scenario macroeconomico dell’anno in corso, prendendo in considerazione i principali trend che hanno influenzato le scelte di spesa delle famiglie.

In un contesto di incertezza economica ed instabilità geopolitica, emerge un lieve e diffuso calo nell’attenzione rivolta a questioni di sostenibilità da parte degli intervistati, sebbene le nuove generazioni continuino a perseguire le loro abitudini green nel quotidiano. In particolare, la Generazione Z risulta molto attenta alle tematiche legate alla sfera della sostenibilità sociale e di governance (+ 5% rispetto al 2022), mostrando particolare sensibilità verso questi ambiti, rispetto alla tradizionale declinazione ambientale della materia.

Sulle scelte di acquisto, torna ad affermarsi anche in questa edizione l’importanza del fattore economico. In uno scenario caratterizzato da trend inflazionistici al rialzo che condizionano il potere d’acquisto delle famiglie, si evidenzia – nonostante il consumatore si ritrovi spesso a scegliere prodotti più convenienti indipendentemente dalle sue caratteristiche green (1) - un miglioramento nell’adozione di comportamenti sostenibili, sia in termini di abitudini di acquisto sia riguardo a consuetudini quotidiane che comportino un vantaggio di tipo economico, soprattutto con riferimento a comparti quali la mobilità sostenibile (+10% rispetto al 2022), l’uso di energia da fonti rinnovabili (+9 % rispetto al 2022) e la circular economy, con l’acquisto di vestiti usati (+5% rispetto al 2022) (2).

In termini di mobilità poi, gli intervistati dimostrano grande consapevolezza rispetto all’impatto dei mezzi a combustione sull’ambiente circostante, seppur risparmio personale in termini di tempo e denaro, mancanza di alternative valide e comodità siano i principali driver che di fatto influenzano queste scelte, tanto che l’automobile privata si conferma il mezzo più utilizzato (63%), seguito dagli spostamenti a piedi (35%) e dall’uso della bicicletta (19%) (3). Non solo, dalla ricerca emerge anche il desiderio dei partecipanti di essere maggiormente green nelle loro scelte di sostenibilità, con un conseguente minor potenziale utilizzo dell’automobile (dal 63% al 32%).

Infine, con riferimento al comparto edilizio, la stragrande maggioranza degli intervistati si conferma interessata all’efficientamento energetico dei propri edifici (86%) (4) , sia per i vantaggi economici derivanti dal risparmio sulle bollette per gli stabili appartenenti a classi energetiche elevate (61%) sia – in misura minore - per convinzioni ambientali (5). Allo stesso tempo, gli italiani dimostrano indecisione nell’affrontare le scelte di ristrutturazione degli immobili per varie ragioni. Tra queste l’impegno economico e la poca conoscenza delle normative in tema - solo il 7% dei rispondenti ritiene che la messa a norma dell’edificio possa rappresentare la motivazione per cui migliorarne l’efficienza e solo un italiano su quattro conosce la recente Direttiva Europea Case Green.

Note:

(1) Quest’anno i consumatori risultano meno propensi a scegliere prodotti green notoriamente più cari (-3%), rinunciando a prodotti locali se il costo è superiore a quello di merce analoga (-6%).

(2) Al contrario, si denota un calo di attenzione rispetto alle caratteristiche sostenibili dei prodotti per la categoria degli elettrodomestici (diminuzione del 4% rispetto al 2022) e in ambito trasporti (diminuzione del 9% rispetto al 2022).

(3) Quest’ultima, insieme ai monopattini, occupa le prime posizioni nella classifica dei mezzi ritenuti più sostenibili.

(4) La percentuale, pur mantenendosi alta, è in calo rispetto alla passata edizione che evidenziava una propensione pari al 90%.

(5) Un intervistato su tre è spinto dalla consapevolezza che il settore dell’edilizia ha un grande impatto sull’ambiente, in quanto l’industria delle costruzioni causa emissioni di anidride carbonica e consuma molta della domanda di energia a livello globale.

       
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